martedì 2 aprile 2019

Concorsi nel pubblico, percorsi istituzionali e attività legale: la carriera di Carlo Malinconico

Carlo Malinconico è un legale che in quattro decenni è arrivato a ricoprire le più alte e importanti cariche repubblicane nell'àmbito della Giurisprudenza.
Carlo Malinconico

Carlo Malinconico e i primi decenni di carriera legale all'interno delle istituzioni

Carlo Malinconico nasce a Roma. Compie tutto il percorso scolastico a Trieste, dove consegue la maturità classica e una formazione che lo influenzerà profondamente. Frequenta, poi, l'Università degli studi di Milano, iscrivendosi alla facoltà di giurisprudenza; si laurea discutendo una tesi in diritto penale sulla responsabilità del direttore di periodico per i reati commessi col mezzo della stampa. Dopo aver prestato il servizio militare come Sottotenente dell'Esercito, nel 1976 supera l'esame di Stato per l'accesso alla professione di avvocato presso la Corte d'Appello di Milano. Subito dopo risulta vincitore del concorso pubblico per l'avvocatura dello Stato e per Uditore Giudiziario. È avvocato dello Stato per nove anni, a Milano, anni nei quali difende lo Stato e la Regione Lombardia; importante anche il suo ruolo di parte civile per la presidenza del Consiglio dei Ministri nel processo penale per l'uccisione del giornalista Tobagi. Nel 1984 partecipa al concorso Consigliere di Stato, risultando primo in graduatoria. Riveste tale carica per 17 anni fino al 2002, quando lascia la magistratura per l'Accademia; e Professore di diritto dell'unione europea nella Scuola superiore dell'economia e delle finanze "Vanoni" e poi nell'Università degli Studi di Udine e di Roma - Tor vergata. Numerosi anche gli incarichi istituzionali. Nel periodo compreso tra il 1986 e il 1990 Carlo Malinconico fa parte degli staff giuridici di vari uffici legislativi: della Marina Mercantile, del Tesoro, e dei Trasporti. A partire dal mese di luglio del 1990 e fino alla cancellazione del dicastero tramite referendum è Capo Ufficio Legislativo del Ministero delle Partecipazioni Statali, e, successivamente, dal 1992 è Consigliere Giuridico presso l'Autorità garante della concorrenza e del mercato, incarico che lascia per diventare capo dell'ufficio legislativo del Ministero del Tesoro fino al 1996 (governo Dini).

Carlo Malinconico e gli anni più recenti tra politica e riconoscimenti pubblici

Di particolare rilevanza giuridica e istituzionale nella carriera di Carlo Malinconico e la carica di capo del Dipartimento degli Affari Giuridici e Legislativi della Presidenza del Consiglio negli anni che intercorrono tra il 1996 e il 2001. Successivamente negli anni di governo del Prodi Bis, ovvero tra il 17 maggio 2006 e il 7 maggio 2008, è Segretario Generale del Presidente del Consiglio. Nel governo tecnico di Mario Monti è Sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri con deleghe all'Editoria, agli Affari Regionali e al Coordinamento Amministrativo. Nel 2003, lasciata la magistratura, fonda lo Studio Legale che porta il suo nome e che negli anni consolida la propria esperienza nei campi del Diritto Amministrativo, dell'Unione Europea, degli appalti pubblici, dei servizi pubblici, della responsabilità per danno erariale, e nel diritto Civile dei Contratti e dei Danni. Difende davanti al Tar, al Consiglio di Stato, alla Corte di Cassazione, alla Corte costituzionale, alla Corte dei Conti e alla Corte di giustizia dell'Unione Europea. In più di 40 anni di carriera Carlo Malinconico ha affinato una particolare competenza nei settori del Diritto Amministrativo, di quello Pubblico dell'Economia. In ambito scientifico, è autore di varie pubblicazioni di carattere giuridico e politico e di numerosi interventi a seminari e conferenze. Per meriti nei confronti delle Istituzioni, il 21 marzo 2005 è stato insignito dell'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Si è distinto particolarmente anche nell'attività professionale, come testimoniano i premi "Le fonti" come "avvocato dell'anno in diritto amministrativo" negli anni 2016 è 2018.