venerdì 30 agosto 2019

Andrea Giraudo - “Chi sarai mai” è il nuovo singolo estratto dall’album “Stare bene”

Una canzone di condivisione.

Chi sarai mai è un brano da spiaggia, chitarra intorno a un falò, senso di amicizia, condivisione. L’intento è quello di arrivare a tutti, chiunque nella vita si trova intorno ad un falò con una chitarra. 

“Stare bene” (album in uscita a gennaio 2019) rappresenta il diritto di essere qui adesso. Attraverso questo progetto, Andrea Giraudo vuole parlare di musica universale, quella che non si assoggetta a target, etichette o alla moda del momento. La musica è, appunto, un linguaggio universale, primordiale, non traducibile. La musica unisce, perché cancella differenze altrimenti insormontabili, dà risposte semplici con strumenti semplici.
“Stare bene” arriva a chiunque, è un’esperienza diretta, semplice, fluisce libera come una metafora di colori, odori, sensazioni, sentimenti.

DICONO DI “STARE BENE”

“Stare bene è un lavoro dotato di una scrittura arguta, confezionato in maniera semplice ma non per questo demodè, in cui questo simpatico cantautore si diverte ora a giogioneggiare, ora a indossare i panni dell’elegante chansonnier”. Rumore  

“Stare bene è un disco di tante forme e stili diversi, è la faccia sorridente di un artista che ci sa fare tanto comunque lontano dai clichè”. Raro Più

“Malinconica allegria”. Rockerilla

“Andrea Giraudo è un artigiano della musica non omologato agli stilemi del mainstream, ma piuttosto delle radici ben piantate nella migliore canzone d’autore italiana”. Blogfolk

“Questo album è una miscela di rock, pop, blues e tango argentino colorato da una voce potente, graffiante, sapientemente controllata che permette di spaziare tra i diversi generi senza difficoltà alcuna”. Music Mag

Radio date: 30 agosto 2019
Pubblicazione album: 18 gennaio 2019
Etichetta: Rossodisera

BIO

Non omologato all'interno di un filone stantio o troppo nuovo. Proiettato dal pianoforte verso il pubblico. Confermato dal labiale e dal piedino di chi ascolta, restituisce sonorità con il calore di una voce roca che rimanda a suoni profondi. La musica e le parole di Andrea Giraudo sanno catturare e avvolgere lo spettatore nella rete magica dell’emozione.
Negli anni di attività i suoi spettacoli hanno alternato esecuzioni altisonanti come quella del 2007 al palazzo reale di Aqaba in occasione del compleanno della principessa Bashma Hussein di Giordania a intime sonorità in locali di nicchia. Nato nel 1971 Andrea Giraudo ascolta la collezione musicale di famiglia, si appassiona al pianoforte, delizia già a 10 anni i genitori con La Patetica di Beethoven. Dura poco il rigore di allievo. La sonorità è nelle sue vene, nei profondi anfratti della sua mente e per questo abbandona gli studi musicali e lascia scorrere il suo talento.
Il pianoforte diventa la partenza per una rete di sentieri che si diramano dal tango argentino al pop melodico, al rock‘n’roll e tocca il suo vertice più elevato con l'amato Blues.
Coofondatore nel 1995 dei "Madai", formazione Rock-Blues che vince l'Heineken Tour nel 1996.
Il percorso musicale di Andrea Giraudo tende a esser più produttivo che interpretativo. Questo non impedisce di partecipare a Festival e Kermesse come "Pavese Festival, La Luna e i Falò" ad agosto 2016 a Santo Stefano Belbo. Dal mese di Ottobre 2016 collabora come ospite musicista al Teatro "CAB 41" di Torino, diretto da Gianpiero Perone.


Contatti e social

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Luca Marino “Non va più via” in radio dal 30 agosto il secondo singolo del cantautore errante

Il brano che inscena un intricato giallo amoroso precede l’album di prossima uscita “Vivere non è di moda”.


Chitarre classiche e sintetizzatori, surrealismo, atmosfere noire pop radio friendly, fanno da scenografia e da sottofondo alle parole di "Non va più via", l'ultimo singolo del cantautore errante Luca Marino.

«Parlare d'amore...lo faccio spesso. Questa volta per farlo ho messo in piedi un giallo. Il brano racconta di un'estate passata tra un’intensa passione e la sua totale assenza. Offre diverse chiavi di lettura: chi è la donna della canzone? È una donna o è qualcosa? Racconta forse di un amore clandestino o non è che una metafora dell'esistenza? Da cosa sta fuggendo la voce narrante della canzone?» Queste le domande con cui Luca Marino stuzzica il suo pubblico.

Il singolo, scritto prodotto e arrangiato dallo stesso cantautore, anticipa l'album di imminente uscita intitolato "Vivere non è di moda".

Radio date: 30 agosto 2019
Autoproduzione

BIO

Luca Marino. Cantautore Errante. Nel 2010 vede il suo esordio al "Festival di Sanremo" con il brano "Non mi dai pace" a cui segue il suo primo album "Con la giacca di mio padre" (Warner Music).  Nel 2011 inizia la sua carriera come autore scrivendo il brano, finalista ad X-Factor e divenuto poi disco d'oro, "Cuore Scoppiato” (Sony Music). Nel 2015 pubblica il suo secondo album “Guernica", nel 2018, dopo tre anni passati come busker girando le strade delle metropoli da nord a sud, pubblica il suo terzo album dal titolo omonimo "Luca Marino”. 
Il suo eclettismo innato e la sua scrittura, così fortemente caratterizzata dai contrasti e dagli estremi, rendono Luca Marino riconoscibile al primo ascolto. Animale da palcoscenico, autentico ed estemporaneo, che sia sopra un palco insieme ad una grande orchestra o da solo per le strade di una cittàà, trova nell’esibizione dal vivo il suo habitat naturale. Chitarra e voce gli bastano per creare un contatto, coinvolgere e trasportare chi lo ascolta nel suo immaginario musicale, fatto delle sue storie e delle storie di chi lo ha ispirato.
Sin da bambino Luca Marino ha quattro grandi passioni. A 6 anni ascolta i Depeche Mode, a 12 dipinge i suoi primi quadri seguendo le orme degli impressionisti, a 14 frequenta gli studi artistici per diventare un fumettista e a 15 compone le sue prime canzoni musicando, in chiave punk/grunge, poesie di T.S.Eliot, Oscar Wilde e William Blake. Raggiunta la maggiore età è stato dapprima batterista di una band metal, poi chitarrista in un’orchestra di liscio fino a quando, scoperta l’opera di Lucio Battisti, comincia ufficialmente la sua carriera da cantautore. 


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Meeting di Rimini: l’intervento di Maria Elisabetta Alberti Casellati al convegno inaugurale

Maria Elisabetta Alberti Casellati apre i lavori della quarantesima edizione del Meeting di Rimini: politiche a sostegno della famiglia, piena attuazione del diritto all'istruzione, lavoro e terzo settore sono alcuni dei temi su cui si è espresso il Presidente del Senato.

Maria Elisabetta Alberti Casellati Sostegno istituzionale e politico alla famiglia: Maria Elisabetta Alberti Casellati al Meeting di Rimini

"Le istituzioni e la politica devono sostenere la famiglia con interventi di varia natura che siano strutturali e di lungo periodo"Maria Elisabetta Alberti Casellati lo ha ribadito nel corso del suo intervento al Meeting di Rimini. È stato il Presidente del Senato ad aprire lo scorso 18 agosto i lavori della quarantesima edizione. "La famiglia sta vivendo oggi una stagione segnata da un vero e proprio dramma epocale: l'inverno demografico. Una prospettiva che impone un cambiamento culturale che sottolinei con forza il valore sociale della scelta genitoriale" ha osservato il Presidente del Senato. "Fare figli è un investimento a carico delle famiglie ma con effetti benefici a favore dell'intera collettività" ha quindi sottolineato Maria Elisabetta Alberti Casellati invitando a riflettere sulla necessità di "misure economiche e fiscali, ma anche di ordine organizzativo, per rendere concretamente compatibile il ruolo di genitore e quello di lavoratore". Non solo: "All'Italia serve un intervento legislativo capace di trovare un equilibrio moderno e virtuoso tra la vita privata e professionale delle donne".

Istruzione e lavoro: il pensiero del Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati

Nel suo intervento al Meeting di Rimini Maria Elisabetta Alberti Casellati si è soffermata inoltre sul valore della formazione: "Sostenere la famiglia significa inoltre riconoscere e valorizzare il suo ruolo imprescindibile nel percorso educativo della persona al fianco degli istituti scolastici di ogni ordine e grado. Famiglia e scuola devono infatti essere protagoniste di una nuova centralità dei percorsi formativi umani, culturali e professionali dei nostri giovani da contrapporre ai preoccupanti segnali di un'emergenza educativa sempre più diffusa". In merito il Presidente del Senato ha evidenziato come non ci sia vera libertà senza la libertà di educare: "Il diritto di istruzione, sancito dagli articoli 33 e 34 della Costituzione, deve infatti qualificarsi come diritto a un insegnamento libero e, allo stesso tempo, come libero diritto di insegnare". In quest'ottica scuole e Università devono potersi qualificare come "luoghi di libero sapere, di libero insegnamento e di libero apprendimento"Maria Elisabetta Alberti Casellati ha osservato infine come la libera iniziativa economica e imprenditoriale "intesa come fonte di lavoro e di opportunità, soprattutto, come vero motore di un sistema sussidiario" debba essere considerata "irrinunciabile". Per il Presidente del Senato "ne discende quindi l'esigenza di una nuova concezione del lavoro e dell'impresa che sappia essere sintesi tra i valori più solidi della nostra tradizione cristiana e la spinta innovativa dei processi di cambiamento globale in atto".

giovedì 29 agosto 2019

Nicolò Zanon: il curriculum del docente e giurista, esperto in Diritto Costituzionale

Dopo la laurea in Giurisprudenza, Nicolò Zanon ha conseguito il Dottorato di ricerca presso l'Università di Firenze. Nato a Torino nel 1961, ha percorso un'importante carriera in ambito accademico e istituzionale. Dopo aver maturato esperienze significative, insegnando in alcuni tra i più prestigiosi atenei italiani, diventa Professore Ordinario di Diritto costituzionale (attualmente è collocato fuori ruolo in ragione dell'incarico di Giudice della Corte Costituzionale).
Nicolò Zanon

Nicolò Zanon: percorso formativo e impegno accademico

Torinese, classe 1961, Nicolò Zanon si laurea in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi della città con una tesi in Diritto pubblico comparato. In seguito, completa il suo percorso formativo presso l'Università di Firenze conseguendo il Dottorato di ricerca in Diritto Comparato. Negli anni compresi tra il 1991 e il 1996, Nicolò Zanon è Ricercatore in Diritto costituzionale comparato presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università degli Studi di Torino. Al fine di migliorare la propria formazione, svolge soggiorni di studio all'estero, prima in Francia, presso il Groupe de recherches et études sur la justice constitutionnelle di Aix-en-Provence, e successivamente in Germania, presso l'Università di Bayreut. Attualmente è Professore Ordinario, fuori ruolo, di Diritto costituzionale presso la facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Milano, dopo aver maturato significative esperienze in alcuni tra i più prestigiosi atenei italiani.

Nicolò Zanon: onorificenze e incarichi di rilievo istituzionale

Parallelamente alla carriera accademica, Nicolò Zanon ha intrapreso un percorso in ambito istituzionale, segnato da traguardi e importanti onorificenze. In particolare, tra il 1996 e 1997 è Assistente di Studio del giudice costituzionale Prof. Valerio Onida. Da menzionare anche il suo operato all'interno del Comitato Legislativo della Regione Lombardia per dieci anni e la sua attività di consulenza alla Commissione parlamentare per le questioni regionali, quella in qualità di membro del board "Riforme e Garanzie" della Fondazione Magna Carta. Già Presidente della seconda Commissione permanente del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa, nel 2010 Nicolò Zanon è eletto dal Parlamento in seduta comune componente laico del Consiglio superiore della magistratura. Nel 2013 fa parte della Commissione dei cosiddetti "saggi", impegnati nella revisione della parte seconda della Costituzione. Un anno più tardi, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lo nomina giudice della Corte costituzionale. Nel 2017 viene insignito dello stimato titolo di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana.

Luigi Ferraris: l’intervista all’AD e DG di Terna

Irrobustire ancor di più la rete elettrica italiana: l'AD e DG Luigi Ferraris parla del Piano 2019-2023 di Terna in un'intervista rilasciata a "Il Sole 24 Ore".
Luigi Ferraris, AD e DG di Terna

L'intervista a Luigi Ferraris, AD e DG di Terna

"Il nostro ruolo sarà ancora più cruciale nell'assicurare la piena integrazione delle fonti verdi garantendo, al tempo stesso, l'adeguatezza e la sicurezza del sistema": così Luigi Ferraris ha voluto precisare in un'intervista rilasciata a "Il Sole 24 Ore" quali saranno le strategie di Terna per il 2019-2023. Oltre 6 miliardi di euro per irrobustire ancora di più la rete elettrica italiana nei prossimi cinque anni e per supportare la Penisola nel raggiungimento di un obiettivo chiave, arrivare al 60% di produzione coperta da rinnovabili entro il 2030. L'Italia si candida, infatti, a diventare "l'hub elettrico" dell'Europa e in un contesto di questo tipo Terna mantiene il focus sulla rete con "questa consistente mole di investimenti, con un impegno annuo di 1,2 miliardi, che si traducono in 15mila nuovi posti di lavoro tra diretti e indiretti per l'economia nazionale". È in atto una trasformazione che ha portato da "un sistema elettrico imperniato principalmente sulle grandi centrali" a un assetto in cui si è assistito a una crescita sempre più impetuosa delle rinnovabili e a un progressivo calo della capacità termoelettrica.

I numeri e le strategie di Terna nelle parole di Luigi Ferraris

In che modo avverrà la transizione energetica? Luigi Ferraris parte dall'importanza di una rete sempre più intelligente per rispondere a questa domanda. Terna ha scelto di "investire su questo fronte 700 milioni dei 6,2 miliardi individuati dal piano per sviluppare e testare nuove idee al servizio della rete elettrica". Proprio per questo motivo diventa cruciale il legame con il territorio e il confronto con le comunità locali. Non a caso, si è passati dalle 330 interazioni del 2018 alle 200 dei primi sei mesi del 2019, con trend notevolmente in crescita. Se l'attenzione all'Italia non manca, il piano prevede anche "300 milioni di investimenti per ulteriori iniziative oltreconfine che sono sostanzialmente focalizzate sull'America Latina, ma se ci saranno occasioni di sviluppo altrove, a cominciare dall'Africa, magari in partnership con altri player". Non a caso, nel passaggio dal 2018 al 2019, tutte le voci del Gruppo (ricavi, EBITDA, utile netto, investimenti) hanno segnato un netto incremento rispetto ai primi sei mesi dell'anno precedente. La trasformazione è in atto e Terna svolge un ruolo da protagonista.

Viaggiare in sicurezza: la campagna di Autostrade per l’Italia insieme alla Polizia di Stato

Autostrade per l'Italia e Polizia di Stato lanciano #seisicuro: la nuova campagna punta a informare e far riflettere sui comportamenti scorretti al volante, anche in occasione dell'esodo estivo.
Autostrade per l'Italia

Autostrade per l'Italia e Polizia di Stato insieme per la sicurezza stradale

Un progetto trasversale, nato per sensibilizzare ulteriormente gli automobilisti sull'importanza di una guida sicura, anche in vista dell'esodo estivo 2019. '#seisicuro' vede Autostrade per l'Italia affiancare la Polizia di Stato in una campagna strutturata su più fronti. Innanzitutto il lancio di video istruttivi e ironici, interpretati dal comico Dario Vegassola e incentrati sui comportamenti scorretti e pericolosi che, secondo le più recenti statistiche, sono le principali cause di incidentalità tra strade e autostrade: l'utilizzo improprio dello smartphone, eccesso di velocità, mancato uso delle cinture di sicurezza, consumo di alcol e droghe al volante. Trasmessi dalle principali emittenti televisive e radiofoniche, riprese dalla stampa e condivise in rete e sui social, puntano a far riflettere su temi particolarmente importanti per la sicurezza. Ma '#seisicuro' consiste anche nella realizzazione di una serie di iniziative che avranno luogo fino alla prima settimana di settembre in 19 aree di servizio lungo la rete gestita da Autostrade per l'Italia.

#seisicuro: la 'carovana' di Autostrade per l'Italia e Polizia di Stato

Con #seisicuro Autostrade per l'Italia e Polizia di Stato si propongono inoltre di incontrare direttamente gli automobilisti in viaggio. Il tour toccherà 19 aree di servizio, dove sarà possibile incontrare agenti e personale Aspi, impegnati a fornire una serie di servizi di caring per gli automobilisti: dall'assistenza sanitaria di primo livello - praticata dalla Croce Rossa - a informazioni sul traffico in tempo reale, da notizie e consigli per una guida sicura alla distribuzione di materiale informativo viaggiare senza rischi. Una vera e propria "carovana" viaggiante: presso il Pullman Azzurro della Polizia di Stato e il Camper di Autostrade per l'Italia adulti e bambini potranno compilare un quiz digitale sulla guida sicura, ricevendo anche in dono un etilometro e una borraccia termica. In alcune aree di servizio sarà inoltre offerto gratuitamente un servizio di lavaggio dei cristalli e dei fanali, tra i primi requisiti per guidare in sicurezza.

Terna, la Strategy 2019-2023 nell’intervista a “Il Sole 24 Ore” dell’AD e DG Luigi Ferraris

Luigi Ferraris Investimenti per oltre 6 miliardi nei prossimi cinque anni per sostenere la rete elettrica e agevolare la transizione energetica: Terna è pronta a diventare «l'hub elettrico» dell'Europa, come spiega l'AD e DG Luigi Ferraris a "Il Sole 24 Ore".

Terna, l'intervista de "Il Sole 24 Ore" all'AD e DG Luigi Ferraris

Terna darà vita all'hub dell'elettricità in Europa: intervistato da "Il Sole 24 Ore", l'Amministratore Delegato e Direttore Generale Luigi Ferraris spiega come il gruppo sia pronto a ricoprire "un ruolo ancora più cruciale" nell'accompagnare la transizione energetica in atto. Un impegno definito concretamente nel Piano Strategico 2019-2023 che è stato presentato lo scorso marzo: investimenti per oltre sei miliardi nella rete elettrica italiana, con l'obiettivo di "assicurare la piena integrazione delle fonti verdi garantendo, al tempo stesso, l'adeguatezza e la sicurezza del sistema". Come spiega l'AD Luigi Ferraris nell'intervista, il sistema negli ultimi anni è profondamente cambiato, anche a seguito della crisi economica del 2008 e del correlato calo della domanda di energia. Per fronteggiare le attuali criticità e scongiurare i pericolosi effetti del climate change, Terna ha individuato cinque linee di intervento: "Rafforzare progressivamente l'impegno sulla rete e sulle interconnessioni con l'estero per rafforzare la magliatura della rete e ridurre le congestioni in modo da sfruttare tutta la produzione da rinnovabili concentrata prevalentemente al Sud; disporre di strumenti, come il mercato delle capacità (il "capacity market" con le prime aste che lanceremo entro novembre) e i contratti di acquisto a lungo termine (i cosiddetti "Ppa"), che consentano a chi produce energia con le centrali termoelettriche e le rinnovabili di avere corretti segnali di prezzo nel lungo periodo; sviluppare ulteriore capacità di accumulo (pompaggi, batterie e elettrochimiche, power to gas che permette di produrre idrogeno per via elettrochimica sfruttando l'energia elettrica generata da impianti rinnovabili, etc); e, infine, investire in digitalizzazione perché dobbiamo passare dalla logica dei watt a quella dei byte".

Luigi Ferraris a "Il Sole 24 Ore": il ruolo cruciale di Terna a supporto della transizione energetica

"Questa consistente mole di investimenti, con un impegno annuo di 1,2 miliardi, che si traducono in 15mila nuovi posti di lavoro tra diretti e indiretti per l'economia nazionale, è guidata dalla trasformazione in atto" evidenzia l'AD e DG Luigi Ferraris a "Il Sole 24 Ore", spiegando come le trasformazioni del sistema impongano oggi "una rete sempre più intelligente in cui la velocità e l'esecuzione diventano un elemento chiave". Rientrano in questa ottica anche i circa 700 milioni dei 6,2 miliardi previsti nel Piano per "la realizzazione e l'apertura di 8 Innovation Hub nei siti in cui siamo già presenti" dove sviluppare e testare nuove idee al servizio della rete elettrica. "Un modo per rafforzare ulteriormente il nostro legame con il territorio che per noi è cruciale" aggiunge l'AD Luigi Ferraris, sottolineando come il confronto con le comunità locali sia diventato "un driver strategico per Terna e ci ha spinti ad adottare il modello della progettazione partecipata". Ma il Gruppo continua a guardare anche all'estero, a "tutte le opportunità che possono presentarsi e che comportino bassi profili di rischio ed esborsi contenuti".

venerdì 2 agosto 2019

AdR, Fiumicino miglior scalo europeo: l’AD di Atlantia Giovanni Castellucci commenta la vittoria

Record per il Leonardo da Vinci di Fiumicino, riconosciuto miglior aeroporto d'Europa per il secondo anno consecutivo nella classifica Airport Council International: la soddisfazione dell'AD di Atlantia Giovanni Castellucci.
Giovanni Castellucci, amministratore delegato Atlantia

AdR, Fiumicino miglior aeroporto europeo: la vittoria nelle parole dell'AD di Atlantia Giovanni Castellucci

Un primato, per riprendere le parole dell'AD di Atlantia Giovanni Castellucci, che è "frutto dell'impegno quotidiano e appassionato dei nostri collaboratori e di tutti i nostri partners". Per il secondo anno consecutivo l'aeroporto di Fiumicino è al primo posto nella classifica ufficiale di "Airport Council International", associazione istituzionale che in modo indipendente rileva il gradimento dei passeggeri nei principali aeroporti del mondo. Ma non si tratta solamente del mantenimento di un primato: è un vero e proprio record perché, come si legge nella nota diffusa da Aeroporti di Roma, è la prima volta nella storia delle rilevazioni che a occuparne il vertice è lo stesso aeroporto. "Siamo orgogliosi di questo rinnovato primato" ha dichiarato in merito Giovanni Castellucci. In soli quattro anni, da quando AdR è entrata nell'orbita di Atlantia, lo scalo romano è stato premiato nelle classifiche internazionali di Skytrax ed Aci World per il miglioramento e la qualità dei servizi offerti ai passeggeri.

Giovanni Castellucci: gli effetti della cura "Atlantia" su Aeroporti di Roma

"Siamo determinati a rendere l'aeroporto sempre migliore per aiutare le compagnie aeree che vi operano ad essere sempre più competitive, nell'affrontare le crescenti sfide globali" ha sottolineato l'AD Giovanni Castellucci commentando la vittoria del riconoscimento. La classifica Aci (Airport Council International) prende in considerazione 20 scali europei, dove gravitano oltre 25 milioni di passeggeri. Sono stati valutati in base all'innovazione tecnologica, all'efficienza delle infrastrutture e alla qualità dei servizi. In finale, il Leonardo da Vinci ha superato gli scali di Monaco di Baviera, Copenaghen, Dublino, Istanbul Sabiha Gökçen, Londra Gatwick, Mosca Sheremetyevo e Vienna. La "cura Atlantia", come l'ha definita lo scorso maggio l'AD Giovanni Castellucci nel corso di un evento a Fiumicino, è alla base dei risultati conseguiti in questi anni da Aeroporti di Roma nell'innovazione tecnologica e gestionale a supporto dell'efficienza delle operazioni e della qualità dei servizi. Tra le motivazioni che hanno portato la giuria a decidere di assegnare il riconoscimento allo scalo romano rientrano anche la comprovata efficienza dei terminal, la forte attenzione riservata a sicurezza e monitoraggio continuo delle prestazioni, la capacità di sviluppare collaborazioni con le compagnie aeree, la definizione di chiari obiettivi ambientali.