martedì 28 agosto 2018

Acquisti online e negozi fisici: gli ultimi dati secondo la ricerca di Community Group

L'avanzare di internet e delle piattaforme d'acquisto online sta influenzando le abitudini degli italiani, che fanno sempre più spese attraverso il web: l'indagine di Community Group , guidata da Auro Palomba, analizza gli ultimi trend.
Community Group

Community Group: i risultati dell'indagine sulle abitudini d'acquisto degli italiani

L'avvento delle grandi piattaforme distributive e di vendita online sta inevitabilmente cambiando le preferenze d'acquisto degli Italiani, che apprezzano sempre più la rapidità e la convenienza di fare spese attraverso il web. Community Group, attualmente guidata dall'esperto in comunicazione Auro Palomba, ha di recente indagato sulle nuove preferenze degli italiani, confermando che sempre più persone utilizzano i siti online nonostante non disdegnino l'esperienza nei negozi fisici. Il web ha il vantaggio di essere rapido e spesso meno costoso: questo intercetta perfettamente i bisogni delle famiglie, che hanno sempre meno capacità di spesa. Attraverso internet si compra di tutto e si hanno a portata di mano home banking, biglietti del treno, di aerei e vacanze. Nonostante questo, gli italiani rimangono al quartultimo posto in Europa in quanto ad acquisti online, mentre a dominare la classifica spiccano Britannici e Danesi. Secondo le rilevazioni di Community Group, nonostante la visibile avanzata dell'online, gli italiani non desiderano la chiusura dei negozi fisici, che offrono un'esperienza migliore, un'offerta più personalizzata e spesso più di qualità, e la possibilità di chiedere consiglio prima di acquistare.

Community Group: le percentuali dell'indagine

L'indagine condotta dal team di Auro Palomba in Community Group è stata svolta in collaborazione con Intesa Sanpaolo per La Stampa. L'indagine LaST (Laboratorio sulla Società e il Territorio) ha raccolto dati a livello nazionale dall'11 al 15 aprile 2018, su un campione rappresentativo della popolazione residente in Italia, con età superiore ai 18 anni. Secondo gli ultimi dati ISTAT del 2017, gli internauti che fanno acquisti in rete sono cresciuti di più del 50% in un anno. Tra chi non ha fatto acquisti online negli ultimi 3 mesi invece, almeno il 43,2% ha usato il web per trovare informazioni e orientarsi prima di comprare. Molti utenti non acquistano direttamente, ma delegano a chi è più esperto: solo il 7,6% degli italiani non ha mai comprato online e non si è mai rivolto a qualcuno che lo facesse per lui. La maggioranza di questi sono disoccupati, ultrasessantacinquenni o residenti nel Mezzogiorno. Il 57,2% degli italiani si augura che la convivenza tra negozio online e fisico continui a lungo, a patto però che lo store fisico offra più possibilità di scelta e di personalizzazione. La ricerca di Community Group sottolinea anche come il negozio fisico rimanga molto richiesto nelle grandi città, in particolare dalle donne. La sfida quindi per il negozio fisico non riguarderà tanto i costi, quanto il tipo d'offerta e l'attenzione rivolta al cliente.

Eni: l’AD Claudio Descalzi a Tripoli fa il punto sui progetti nel Paese

Eni e il governo libico hanno discusso delle future opportunità esplorative e degli investimenti del gruppo nel Paese: l'AD Claudio Descalzi si concentra anche sulle iniziative sociali e di sostenibilità a sostegno delle popolazioni locali.
Claudio Descalzi

Libia: l'AD di Eni Claudio Descalzi incontra al-Sarraj

In visita a Tripoli, l'Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi ha incontrato Fayez al-Sarraj, capo del Consiglio di presidenza del governo libico di unità nazionale. Una importante occasione di confronto sui progetti del gruppo nel Paese, come quello di Bahr Essalam, dove di recente è stata avviata la produzione del primo pozzo. Lo start-up della fase 2 completa lo sviluppo del più grande giacimento a gas in produzione nell'offshore libico, incrementando il potenziale produttivo di circa 400 milioni di piedi cubi di standard gas al giorno (MMSCFD). Nelle previsioni del gruppo guidato da Claudio Descalzi, la fase 2 dovrebbe terminare tra settembre e ottobre, portando la produzione totale del campo a 1.100 MMSCFD.

Eni: l'AD Claudio Descalzi sui progetti di sostenibilità per la Libia

Nell'incontro con il Capo del Governo libico, l'AD Claudio Descalzi ha parlato anche dell'avanzamento delle iniziative sociali e di sostenibilità avviate da Eni nel Paese: con un valore complessivo di 25 milioni di dollari, riguardano in particolare l'ambito sanitario e l'accesso all'acqua potabile. Il gruppo è anche il principale fornitore di gas al mercato locale, raddoppiato negli ultimi quattro anni, con 20 milioni di metri cubi al giorno destinati interamente ad alimentare le centrali elettriche del Paese per una capacità di generazione di energia di oltre 3 GW. Come ha ricordato Claudio Descalzi, Eni opera in Libia dal 1959: attualmente produce circa 320.000 barili di olio equivalente al giorno.

Claudio Machetti: formazione e principali incarichi professionali

Le esperienze professionali e il percorso all'interno del Gruppo Enel di Claudio Machetti, attualmente a capo della Divisione Global Trading e Presidente del Consiglio di Amministrazione di Enel Global Trading.
Claudio Machetti

Claudio Machetti: formazione e incarichi professionali prima del suo ingresso in Enel

Nato a Roma nel 1958, Claudio Machetti consegue la maturità classica presso il Liceo "Tito Lucrezio Caro" e nel 1982 si laurea in Scienze Statistiche all'Università "La Sapienza". La sua prima esperienza professionale ha luogo all'interno del Banco di Roma: impiegato nella filiale di Milano, passa ben presto alla Direzione di Roma in qualità di Analista Finanziario, occupandosi in particolare dell'analisi del merito di credito dei più importanti gruppi industriali del Paese. Sono gli anni in cui si specializza anche in ambito equity e nella gestione delle IPO di alcune società nella Borsa Italiana. Conclusa questa esperienza nel 1992, Claudio Machetti viene assunto da Ferrovie dello Stato inizialmente come Dirigente Responsabile dell'Unità Mercati Finanziari e in seguito come Direttore della Finanza Operativa. Sempre in questo periodo, è tra i fautori della fondazione e viene nominato Amministratore Delegato di Fercredit, realtà operativa in ambito captive nei settori del factoring, del leasing e del credito di consumo. Dal 2000 passa a Enel, cominciando un percorso che lo porterà ad assumere incarichi di crescente responsabilità.

Le tappe del percorso professionale di Claudio Machetti all'interno del Gruppo Enel

Claudio Machetti entra in Enel in qualità di Responsabile dell'Area Finanza. Di lì a poco, contribuisce alla fondazione di Enelfactor, controllata operativa in ambito finanziario della quale ricopre anche la carica di Amministratore Delegato, e di Enel Insurance, società assicuratrice captive della quale è Presidente sino al 2014. Nel suo percorso all'interno del Gruppo arriva a ricoprire anche la carica di Presidente dei due fondi pensione Fondenel e Fopen. Nominato nel 2005 Direttore Finanziario, a diretto riporto dell'Amministratore Delegato, Claudio Machetti sviluppa importanti competenze nella gestione del debito, del mergers & acquisitions e dei rapporti con gli investitori. Tutte competenze che gli torneranno utili anche quando passa alla direzione della Divsione Risk Management nel 2009, dove si occupa prevalentemente del controllo dei rischi aziendali. Nel 2014 assume la carica di Direttore della Global Trading Line di Enel, ruolo che svolge tutt'ora. È anche Presidente del Consiglio di Amministrazione di Enel Global Trading, controllata del gruppo che si occupa nello specifico di attività di global trading.

Enel cresce nel primo semestre 2018: Francesco Starace commenta i risultati

L'AD di Enel Francesco Starace commenta la performance del gruppo nella prima metà dell'anno: realizzati "solidi risultati finanziari" che fanno ben sperare per la conferma degli obiettivi 2018.
Francesco Starace

Francesco Starace: le rinnovabili sostengono la crescita di Enel nel primo semestre

Enel presenta i conti del semestre 2018. Il gruppo guidato da Francesco Starace si conferma leader mondiale nelle rinnovabili, con un risultato netto in aumento del 9,4% su quello conseguito nei primi sei mesi del 2017 e utile netto ordinario a +4,6%. Aumenta anche l'EBITDA (+2,3%, 7.857 milioni di euro) per effetto della crescita organica nelle rinnovabili, degli incrementi tariffari a beneficio della distribuzione in Argentina e Spagna e del miglioramento dei margini nei mercati finali in Spagna e Romania. A +2,6% l'EBITDA ordinario (EBIT a +0,4%), mentre i ricavi si attestano in lieve flessione (-0,8%), principalmente per l'effetto cambi negativo in particolare in Sud America, parzialmente compensato dai ricavi su altri mercati. In crescita dell'11,2% l'indebitamento finanziario netto (da 37.410 milioni di euro di fine 2017 a 41.594 milioni): sul dato, come rileva l'AD Francesco Starace, incidono in parte le acquisizioni del periodo, in particolare quella della società brasiliana Eletropaulo, l'OPA su Enel Generación Chile, realizzata nell'ambito del processo di riorganizzazione delle partecipazioni societarie del Gruppo in Cile, il pagamento dell'acconto sul dividendo relativo all'esercizio 2017 e gli investimenti del periodo.

Enel: Francesco Starace sui risultati della semestrale

Nel commentarli, l'AD Francesco Starace rileva come i "solidi risultati finanziari" realizzati nel primo semestre 2018 denotino la traiettoria positiva che sta disegnando Enel. Non a caso nei primi sei mesi dell'anno il margine operativo lordo è stato ulteriormente incrementato, soprattutto grazie alle rinnovabili: "Tra giugno 2017 e giugno 2018 abbiamo messo in rete 3.4 GW di nuova capacità rinnovabile in tutto il mondo, stabilendo un altro nuovo record assoluto di capacità installata in dodici mesi tra tutte le aziende del settore". Progressi soddisfacenti sono stati realizzati anche da Enel X in segmenti come il demand-response: "Sempre nel semestre, abbiamo realizzato due importanti operazioni: l'acquisizione della società di distribuzione brasiliana Eletropaulo e di una partecipazione nell'operatore wholesale di banda ultralarga Ufinet International, consolidando la nostra posizione tra i leader mondiali nel settore delle infrastrutture". Ma Francesco Starace guarda già all'immediato futuro: "Durante il secondo semestre dell'anno continueremo a concentrarci sulla crescita industriale, puntando sulle rinnovabili e su infrastrutture e reti, mentre continuerà ad avanzare la piena digitalizzazione dell'azienda che permetterà un ulteriore miglioramento dell'efficienza operativa". L'AD ha inoltre garantito che il gruppo proseguirà nel processo di semplificazione della struttura, integrando anche le nuove attività acquisite: "La solida performance del primo semestre ci rende fiduciosi nel confermare i nostri obiettivi per l'anno 2018".

domenica 19 agosto 2018

Chi aiuta il datore di lavoro a garantire la sicurezza?


Il datore di lavoro, servendosi del servizio di prevenzione e protezione-SPP esterno che lo supporta nella valutazione dei rischi lavorativi, non ha un obbligo formativo specifico in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

lunedì 13 agosto 2018

COSTANTINO “CELEBRITÀ” è il singolo che annuncia il debutto musicale dell’eclettico cantante

Un brano “nazional-popolare” che, attraverso uno sound pop-dance spumeggiante ed estivo, celebra con ironia le più grandi icone pop del nostro Paese.
 
“Celebrità” nasce per divertirsi e far divertire grazie ad un ritmo fresco e frizzante che accompagna, nel testo, un omaggio alle celebrità italiane presenti e del passato.
Questa canzone rappresenta il primo singolo inedito di Costantino che, dopo anni passati a studiare, cantare e ballare da autodidatta, ha finalmente raggiunto il proprio obiettivo. Ovviamente solo il primo di una lunga serie.


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Radio date: 13 luglio 2018
Etichetta: HOBOH Music

BIO

Costantino, cantante ed imprenditore riminese, debutta con il singolo “Celebrità” nel mondo discografico.
Dopo aver dedicato la propria vita allo studio, laureandosi con i massimi voti in design di interni e graphic design, e frequentando un master in social media marketing (gavetta che gli permette di maturare una perfetta conoscenza del mondo della comunicazione integrata), ad aprile 2015 fonda la sua agenzia di eventi, pubblicità e comunicazione denominata HOBOH.
A luglio 2018 esordisce musicalmente con un brano fresco e frizzante che accompagnerà l’intera estate e non solo.


Contatti e social

SPOTIFY open.spotify.com/album/4bTMZ2uRyM9aR6bG159DJd
SOUNDCLOUD soundcloud.com/costantinomusic
ITUNES itunes.apple.com/it/album/celebrità-single/1406308519?i=1406308698
AMAZON https://www.amazon.it/Celebrità-Extended-Version/dp/B07F3Q7FKJ/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1531232320&sr=8-1&keywords=costantino+celebrità

ALICE CAIOLI: “NON NE POSSO PIÙ” È IL NUOVO SINGOLO ESTRATTO DALL’ALBUM #NEGOFINGOMENTO


Sarà impossibile liberarsi del sound fresco e coinvolgente della canzone che si prepara a diventare una perfetta hit estiva da ballare sotto il sole.

“Non ne posso più” parla della tipica estate tanto desiderata e poco dopo tanto odiata. La libertà tanto attesa che comincia a stare stretta. Questa canzone è la raffigurazione di una comune estate tra ragazzi, tra scottature e abbronzature, tra gelati e mare, tra vacanze e amori che finiscono ad agosto.
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Il disco #NEGOFINGOMENTO è stato scritto dalla stessa Alice in collaborazione con altri autori.

Si tratta di un album autobiografico, ogni brano infatti racconta una parte della vita di Alice: gli amori, le paure, le sofferenze, le gioie di una ragazza di vent’anni e lo fa con un sound pop che strizza l’occhio all’RnB (il tipo di musica prevalentemente ascoltato da Alice).
Ci sono pezzi più sofferti come "Specchi Rotti" o "Dune di Sabbia", brani ricchi di sensualità come "Algoritomo" o "Otto Passi", o di freschezza e leggerezza come "Non ne posso più" o "Mondo" o molto intimi come in "ChiaroScuro".
Per scrivere questo disco Alice, insieme agli altri autori, si è chiusa per due settimane in studio di registrazione, raccontandosi in ogni sua sfaccettatura e il risultato è un album sincero scritto su misura del vissuto di dell’artista, la quale firma ben sette brani.
Contiene tra gli altri, una nuova versione del brano interpretato a Sanremo 2018 “Specchi rotti”, con il quale la giovane interprete - classificatasi al 5° posto - ha ottenuto il prestigioso Premio della Critica Sala Stampa Lucio Dalla.



BIO

Alice Caioli, classe 1995, è siciliana ed abita ad Acquedolci, un paesino sul mare di 6000 abitanti in provincia di Messina. Inizia ad appassionarsi al mondo della musica all'età di 12 anni a seguito del divorzio dei genitori. Attraversa un'infanzia difficile ma fortunatamente l'amore per la musica la aiuta nelle scelte di vita non facendole intraprendere strade sbagliate.
Nel 2010 partecipa alla prima edizione di "IO CANTO".
Nel 2012 arriva alla finale nazionale dei "Grandi Festival Italiani" a Riva del Garda. Un'altra grande passione di Alice è il ballo tanto da diventare campionessa regionale nel 2012 di danze standard e latino americane.
Nel 2013 partecipa al provino per X-FACTOR arrivando fino ai bootcamp.
Negli anni successivi decide di studiare presso un’Accademia di Roma la tecnica per poter scrivere canzoni. È qui che inizia a scrivere i suoi primi brani.
Nel 2017 Alice è tra gli otto vincitori di Area Sanremo, e viene scelta dalla commissione della RAI per partecipare al 68° Festival di Sanremo nella Categoria Nuove Proposte, con il brano “Specchi Rotti”.
Al Festival di Sanremo si classifica prima assoluta nella classifica demoscopica della sua categoria vincendo poi l’ambìto premio della Sala Radio-Web-Tv “Lucio Dalla”. Le viene assegnato anche il premio AFI come miglior artista emergente tra le Nuove Proposte sanremesi.
Il 9 marzo 2018 esce il suo primo album dal titolo #NEGOFINGOMENTO.



Contatti e social

venerdì 10 agosto 2018

Roberto Casula, la storia professionale del manager tra Eni e Agip

Attivo nel settore Oil&Gas, l'ingegnere e manager Roberto Casula è stato nominato nel 2014 Chief Development Operations & Technology Officer di Eni S.p.A.
Roberto Casula

Roberto Casula: gli studi e la carriera in Agip

Roberto Casula nasce in Sardegna all'inizio degli anni '60. Originario del capoluogo, studia Ingegneria Mineraria presso l'Università degli Studi di Cagliari nel 1988. Una volta conseguita l'abilitazione alla professione di Ingegnere, inizia a muovere i primi passi professionali facendo presto il suo ingresso nel comparto delle estrazioni di idrocarburi come Ingegnere di Giacimento. Ruolo che è chiamato a ricoprire per Agip S.p.A. fino al 1991: durante tale periodo Roberto Casula si occupa principalmente delle prove di produzione e dell'acquisizione dei dati sui pozzi. In seguito svolge presso Beicip - Franlab a Sophia Antipolis attività di reservoir modelling, ovvero supervisione della modellizzazione numerica del comportamento dinamico dei giacimenti di idrocarburi. Nel 1992 viene nominato Reservoir Engineer e Petroleum Engineer di Agip Angola Ltd, consociata di Agip: incarico che lo porta a trasferirsi nella capitale dell'Angola, Luanda. Diventato nel 1994 Chief Development Engineer per Agip Angola Ltd, tre anni più tardi Roberto Casula torna in Italia e comincia a lavorare per Eni.

Gli incarichi ricoperti da Roberto Casula in Eni

Roberto Casula comincia il suo percorso in Eni a partire dal 1997. Dopo l'importante esperienza quinquennale in Angola per Agip, viene infatti nominato Development and Production Coordinator di Eni S.p.A. Nel corso del triennio successivo si occupa in tale ottica delle attività di business e delle attività operative del Gruppo nell'area dell'Africa occidentale e centro-asiatica. Il decennio seguente invece inizia con la nomina a Department Manager per l'Iran. Trasferitosi nella capitale del Paese, Teheran, nel 2001 riceve anche l'incarico di Project Director del piano South Pars Gas fasi 4-5. Tornato nuovamente in Italia, Roberto Casula è chiamato a condurre le attività del colosso energetico per il Mediterraneo in qualità di Managing Director di Eni Mediterranea Idrocarburi S.p.A (2004), e Eni Nord Africa BV (2005 - 2007). Diventato Senior Vice President per l'area della Regione Sub-Sahariana e, successivamente, Chairman delle tre consociate di Eni N.A.O.C. Ltd, N.A.E. Ltd., A.E.N.R. Ltd, assume nel 2011 la carica di Executive Vice President, con responsabilità sull'Africa e il Medio Oriente. Infine, nel 2014 Roberto Casula inizia a ricoprire il ruolo di Chief Development, Operations & Technology Officer, responsabile in Italia della Direzione Tecnica e di ognuna delle sue attività tecnico-operative, di Ricerca e Sviluppo e progetto.

venerdì 3 agosto 2018

La Repubblica Affari&Finanza intervista Alessandro Benetton

Un futuro nel private equity quello che attende Alessandro Benetton: a confermarlo è lo stesso imprenditore, Presidente e Fondatore di 21 Investimenti, in un'intervista rilasciata a La Repubblica Affari&Finanza.
Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: l'intervista

Una full immersion nella filosofia del cambiamento e della rincorsa alla novità: così si può definire l'intervista rilasciata da Alessandro Benetton a La Repubblica Affari&Finanza. Un dialogo che ha toccato diversi temi e che ha ruotato intorno al ruolo dell'imprenditore oggi in Italia, in un contesto in cui "deve cambiare la finanza, con l'obiettivo di essere uno strumento per creare valore e non per arricchire pochi". Alessandro Benetton ripercorre le tappe fondamentali della sua carriera, chiarendo sin dall'inizio che il suo futuro è nel private equity e in 21 Investimenti, realtà che gli ha dato molte soddisfazioni, con importanti operazioni quali The Space, Farnese e Forno d'Asolo. Non da ultima la recente acquisizione di Carton Pack, eccellenza del Sud Italia che, grazie all'investimento previsto, potrà crescere a livello internazionale. Un modello che funziona e che lascia un unico grande dispiacere: vendere le aziende a fine periodo, dopo averle viste fiorire. Resta però la consapevolezza e il piacere di lasciare qualcosa sul territorio, come avvenuto con Forno d'Asolo, accompagnata dalla nascita di una nuova sede e di una academy di formazione per i giovani. Nei compiti di un imprenditore rientra, infatti, quello di lasciare un segno, perseguendo tre missioni specifiche: ricavi, ebitda e, soprattutto, occupazione.

Alessandro Benetton: l'imprenditoria di fronte al cambiamento

Nella seconda parte della sua intervista, Alessandro Benetton si sofferma sul ruolo degli imprenditori di fronte a un cambiamento per il quale "si stanno attrezzando". Una regola fissata, infatti, non vale per sempre ed è importante pensare che tutte le cose possono essere migliorate, purché non si rimanga intrappolati in un'ideologia. La ricchezza si crea permettendo alle imprese di investire, ma questo non vuol dire sfruttare le debolezze altrui per fare più profitti. In un mondo condizionato dai "like" è fondamentale non erigere altre gabbie che ostacolino le imprese. Spazio allo sport in chiusura: in qualità di Presidente della Fondazione Cortina 2021, Alessandro Benetton si esprime a favore di un progetto comune tra Torino, Milano e Cortina per l'organizzazione delle Olimpiadi. "In un'epoca di spaccature", sostiene il manager, "il mondo dello sport potrebbe fare da apripista, dando vita a un progetto unitario, senza decidere in base al campanile. E facendo cose che siano utili per il territorio e le prossime generazioni".

giovedì 2 agosto 2018

Andrea Sutto: la recensione di “Nationalism and Economic Development in Modern Eurasia”

Appassionato ed esperto di finanza, Andrea Sutto si è di recente dedicato alla lettura di "Nationalism and Economic Development in Modern Eurasia" di Carl Mosk, analizzando il testo tramite una recensione.
Andrea Sutto

Andrea Sutto recensisce Carl Mosk

Attraverso la sua recente recensione, pubblicata sulla pagina Wordpress personale, Andrea Sutto si è occupato dell'ampio e interessante testo di Carl Mosk intitolato "Nationalism and Economic Development in Modern Eurasia". Carl Mosk, storico economico apprezzato e conosciuto a livello internazionale, presenta una lucida visione di quelli che sono i nazionalismi e le ideologie che hanno portato alla formazione degli stati moderni, il tutto secondo un'ottica prettamente economica che non è facile trovare in un testo del genere. Il libro, in inglese e di quasi 300 pagine, è diviso in 4 parti: dalla prima sezione introduttiva e più generale, si passa a quella interamente dedicata all'Europa, prendendo in esame in particolare la Gran Bretagna del 1600, la Germania del 1800-1945 e la Jugoslavia del Ventesimo Secolo. La terza parte si concentra sul Giappone e sulla Cina, mentre l'ultima è dedicata alle conclusioni dello storico. Come sottolinea Andrea Sutto nella sua recensione, il libro risulta ben scritto, in particolare nella parte dedicata al Giappone, Paese amato e ampiamente studiato dall'autore. Ci sono molte digressioni, ma il ragionamento rimane chiaro e porta a riflettere su come i nazionalismi siano in realtà un'arma a doppio taglio che ha contribuito allo scoppio delle Guerre Mondiali.

Andrea Sutto: appassionato viaggiatore e professionista in ambito finanziario

Classe 1993, Andrea Sutto è un professionista del settore finanziario. Dopo il diploma di maturità scientifica bilingue, si laurea in Scienze Economiche presso l'Università Luigi Bocconi di Milano. Prosegue il suo percorso formativo con il Master in Finance presso lo stesso ateneo. Grande viaggiatore, Andrea Sutto riesce a coniugare questa sua passione con il percorso formativo e professionale: studia in Canada e in Polonia, sviluppando un particolare interesse per la finanza comportamentale e i mercati azionari. Matura esperienze di rilievo sia in Italia che all'estero: fino a oggi ha visitato ben 17 Paesi, approfondendo le proprie conoscenze linguistiche, in particolare dello spagnolo, dell'inglese e del francese. Nel 2016 ha lavorato ad Hong Kong nel settore Fintech, dedicandosi all'analisi dei competitor, degli investimenti, di business planning e di cryptovalute. Attualmente collabora con un istituto di credito internazionale, occupandosi prevalentemente di Pricing di titoli a reddito fisso (Fixed Income).

Energia: l’AD Claudio Descalzi in Vaticano per il summit sulla sostenibilità

L'intervista del "Corriere della Sera" a Claudio Descalzi: l'AD di Eni ha incontrato in Vaticano Papa Francesco per confrontarsi su sostenibilità ambientale e transazione energetica insieme ai dirigenti degli altri grandi gruppi del settore.
Claudio Descalzi, AD Eni

Eni: l'AD Claudio Descalzi in Vaticano alla conferenza su transizione energetica e sostenibilità

Esce soddisfatto dall'incontro con Papa Francesco l'AD di Eni Claudio Descalzi. "Sono stati due giorni di lavoro intensi e molto proficui, culminati nell'incontro con il Santo Padre" spiega il manager in un'intervista rilasciata al "Corriere della Sera". Chiamato in Vaticano a confrontarsi su ambiente e sostenibilità insieme ai dirigenti delle altre principali realtà del settore energetico e petrolifero, l'AD di Eni ha accolto l'invito del Santo Padre a impegnarsi sempre più fortemente nella lotta al cambiamento climatico. "È un discorso che non riguarda solo l'energia, bensì tutto il nostro modello di consumi" risponde Claudio Descalzi al quotidiano, sottolineando come per vincerla sia necessario il contributo di tutti, da chi produce energia a chi la consuma fino alla politica "che detta le regole".

Claudio Descalzi: "Per vincere la sfida del cambiamento climatico serve l'impegno di tutti"

"Condividiamo e siamo ben consapevoli di trovarci di fronte ad una sfida epocale, e dobbiamo compiere rapidamente passi concreti per accelerare il cambio di rotta" ha detto l'AD di Eni Claudio Descalzi a margine dell'incontro in Vaticano con Papa Francesco. Un percorso verso il cambiamento che si deve realizzare essenzialmente su tre fronti: "Il primo fattore è la riduzione della componente carbonica nelle nostre attività" spiega l'AD al "Corriere della Sera" specificando che in questa prospettiva sono indispensabili "un sempre maggiore utilizzo delle nuove tecnologie, della digitalizzazione" e un incremento dei processi di trasformazione dell'energia. Il secondo è l'implementazione di un modello di sviluppo diverso: "Meno consumi e più economia circolare, cioè riciclo dei rifiuti, sia urbani sia industriali, un campo dove, come Eni, siamo molto impegnati". Infine è necessario continuare a garantire l'accesso all'energia sapendo che i fabbisogni del mondo non sono distribuiti in modo uniforme: come ha detto Papa Francesco oggi nel mondo più di un miliardo di persone che non ha accesso all'energia, in particolare in Africa e in Asia. "Dare energia a questi Paesi, diversificando le fonti, vuol dire rimuovere la povertà e dare loro sviluppo e benessere" ha evidenziato Claudio Descalzi: solo in Africa il gruppo ha già investito più di due miliardi di euro per portare energia in 15 Paesi, tra cui Algeria, Libia, Egitto, Ghana, Tunisia, Angola.

Sergio Marchionne: l’accorato ricordo di Alessandro Benetton

In un'intervista ripresa anche da "La Stampa", Alessandro Benetton omaggia Sergio Marchionne, ricordando il grande esempio del manager scomparso nei giorni scorsi.
Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: il ricordo di Sergio Marchionne su "La Stampa"

"Ci ha insegnato che non ci si deve accontentare mai": intervistato da "La Stampa", Alessandro Benetton parla della lezione di Sergio Marchionne, l'AD di FCA recentemente scomparso. "L'unica speranza è chiedere un avanzamento continuo a noi e ai nostri collaboratori, ed è la ragione stessa di fare impresa" osserva il Presidente di 21 Investimenti richiamando il pensiero di un manager che "grazie alla sua capacità di interpretare il cambiamento, alla sua leadership e al suo saper fare squadra è riuscito a far tornare grande un orgoglio italiano lasciando un segno indelebile nell'economia globale". Parole che Alessandro Benetton ha affidato a Linkedin e che sono state condivise nell'immediato da migliaia di utenti.

Il valore e gli insegnamenti di un leader capace di fare squadra: le parole di Alessandro Benetton

A "La Stampa" Alessandro Benetton ricorda come Sergio Marchionne fosse "un uomo esigente, verso di sé e verso il suo team". Anche dopo la vittoria di Chrysler, diversamente dai molti che si sarebbero accontentati cedendo alla tentazione di non rischiare ancora, lui non si è fermato e ha continuato nella sua ricerca di innovare e dare valore al patrimonio dell'azienda, che oggi beneficia delle sue sagge scelte. Nel rilevarlo, il Presidente di 21 Investimenti fa notare inoltre quale è l'insegnamento più prezioso che ci ha lasciato: "Ci ha dimostrato il valore della discontinuità, in particolare a noi italiani che tendiamo a essere conservativi". E soprattutto "ci ha insegnato il coraggio di andare controcorrente, di assumere scelte scomode e vissute in prima persona". Come ha scritto anche sui social, Alessandro Benetton auspica che il suo esempio possa ispirare tutti i nuovi leader nell'affrontare scelte difficili, finalizzate a perseguire obiettivi sempre più ambiziosi.

Finanza: il curriculum del professionista Andrea Sutto

Amante dei viaggi e appassionato conoscitore del settore finanziario, Andrea Sutto, classe 1993, ha maturato numerose esperienze anche all'estero e attualmente collabora con un importante istituto di credito internazionale.
Andrea Sutto

Andrea Sutto: gli step del suo percorso formativo

Professionista nel settore finanziario, Andrea Sutto ha da sempre coniugato il suo spiccato interesse per i viaggi e la formazione, cimentandosi in periodi di studio e di lavoro sia in Italia che all'estero. Classe 1993, consegue il diploma di maturità scientifica bilingue presso il liceo L. Lanfranconi, per poi laurearsi tre anni dopo in Scienze Economiche all'Università Luigi Bocconi di Milano con una tesi dal titolo: "Exclusive dealing: the credibility of all-or-nothing clauses". In seguito decide di proseguire il suo percorso formativo con il Master in Finance nello stesso ateneo. In tale occasione, scrive la tesi dal titolo: "Is it possible to find investment and arbitrage opportunities on single stocks using Google Trends to predict stock returns?". In seguito a quest'importante esperienza, Andrea Sutto si trasferisce all'estero: tra settembre e dicembre 2014 studia in Canada e frequenta la Facoltà di Economia della University of Victoria. Nel 2017 invece, trascorre alcuni mesi in Polonia, studiando alla Szkoła Glowna Handlowa SGH - Warsaw School of Economics.

Andrea Sutto: le esperienze professionali in ambito finanziario

Appassionato di viaggi, Andrea Sutto ha già visitato ben 17 Paesi per lavoro o per studio, affrontando nuove esperienze professionali e formative in particolare in 5 di questi: Spagna, Cina, Canada, Polonia e Italia. Grazie ai suoi viaggi, ha avuto la possibilità di affinare la conoscenza delle lingue, in particolare del francese, dell'inglese e dello spagnolo. Il professionista ha portato avanti in particolare il suo interesse per la finanza comportamentale e i mercati azionari, arrivando a maturare esperienze di rilievo sia in Italia che all'estero. Tra giugno e settembre 2016 è stato attivo ad Hong Kong, lavorando nel settore Fintech e occupandosi di analisi dei competitor, reporting e research, business planning, analisi di investimenti e cryptovalute. Andrea Sutto si è anche dedicato alla documentazione marketing per i clienti presso un'importante realtà attiva in ambito di Private Equity e Venture Capital. In seguito al suo rientro in Italia, è attivo in un istituto di credito internazionale, dedicandosi al Pricing di titoli a reddito fisso (Fixed Income).

Biografia e carriera di Carlo Malinconico, giurista e professore

Titolare, a partire del 2003, dell'omonimo studio legale, Carlo Malinconico ha alle spalle una carriera pluridecennale nell'ambito della magistratura prima, prima, e dell'avvocatura, poi.
Carlo Malinconico

Carlo Malinconico: dalla laurea alla carriera forense

Carlo Malinconico si laurea negli anni '70 in Giurisprudenza all'Università degli Stufi di Milano. Il passo successivo è, in sequenza, il superamento dell'esame di abilitazione a procuratore legale e il superamento dei concorsi per uditore giudiziario e per procuratore dello Stato: un importante traguardo che gli apre l'accesso alla magistratura, e in seguito, al ruolo di Avvocato dello Stato. Diventato nel 1985 Consigliere di Stato, incarico che manterrà per quasi 20 anni, negli anni successivi Carlo Malinconico riveste cariche di rilievo all'interno della Pubblica Amministrazione. Capo ufficio legislativo delle partecipazioni statali, 1990 - 1992, e del Ministero del Tesoro, 1995 - 1996, è nominato a Capo del Dipartimento degli affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio dei Ministri nel quinquennio 1996 - 2001. Nel contempo, tra il 1998 e 2001, riveste inoltre il ruolo di Consigliere Giuridico per l'Autorità per l'energia elettrica e il gas, ente per il quale aveva esercitato in precedenza la funzione di assistente direttore generale. Nel 2002 Carlo Malinconico, infine, decide di lasciare la magistratura per dedicarsi sia all'insegnamento che al suo studio legale.

Le esperienze professionali di Carlo Malinconico, tra insegnamento e attività istituzionale

Fondato l'omonimo studio legale nel 2003, vincitore nelle edizioni 2015 e 2017 del premio "Le Fonti Awards" come "Boutique d'eccellenza dell'anno nell'ambito del diritto amministrativo", Carlo Malinconico ha rivestito in precedenza una serie di importanti ruoli in ambito istituzionale. Direttore Generale dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas (2001 - 2002), Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri (2006 - 2008) e Sottosegretario di Stato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri del Governo Monti (2011 - 2012), guida tra li 2008 e il 2011 la Federazione Italiana Editori Giornali con l'incarico di Presidente. In campo didattico Carlo Malinconico si distingue, oltre che per l'attività divulgativa, come professore ordinario di Diritto dell'Unione europea della Scuola Superiore dell'Economia e delle Finanze (SSEF) del Ministero dell'Economia, e delle facoltà di Giurisprudenza sia dell'Università degli Studi di Udine che dell'ateneo romano "Tor Vergata". Insignito nel 2005 dell'onorificenza di Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana dal Presidente della Repubblica, Carlo Malinconico ha ottenuto nel 2018 il premio "Le Fonti Awards" come avvocato dell'anno in diritto amministrativo.

Eni, i dati del primo semestre 2018: l’analisi di Claudio Descalzi

Eni: i risultati del secondo trimestre confermano un netto miglioramento dei margini, con l'utile netto balzato a 2,2 miliardi nel semestre (+124%): la soddisfazione dell'AD Claudio Descalzi.
Claudio Descalzi

Claudio Descalzi: focus sulla semestrale 2018 di Eni

In continuità con il primo trimestre 2018, anche nel secondo Eni riconferma il trend di "forte miglioramento" chiudendo positivamente il semestre. Rispetto ai primi sei mesi del 2017, il gruppo guidato da Claudio Descalzi vede aumentare del 124% l'utile netto, che si attesta intorno ai 2,2 mld di euro. In rialzo del 73% l'utile operativo adjusted e del 45% quello netto adjusted. Eni registra anche una crescita della generazione di cassa consolidata (+21%) e di quella operativa (+13%). Nel semestre, come riporta una nota del gruppo, sono stati effettuati investimenti netti per 3,67 miliardi, più che finanziati dal flusso di cassa organico. Si attesta sui 9,9 miliardi l'indebitamento finanziario netto. Nella conference call con gli analisti, l'AD Claudio Descalzi ha inoltre confermato la proposta di un acconto dividendo di 0,42 per azione per il CdA in programma il 13 settembre prossimo.

Eni: l'AD Claudio Descalzi commenta i risultati del secondo trimestre

"Nel secondo trimestre, come già nel primo, Eni ha proseguito nel trend di forte miglioramento della redditività che aumenta del 152% a fronte di una crescita del Brent in euro del 38%, trainata dalla performance del business E&P che ha più che triplicato il suo contributo": lo sottolinea l'AD di Eni Claudio Descalzi commentando i risultati ottenuti dal gruppo al 30 giugno di quest'anno. Il manager fa notare inoltre come sia nettamente cresciuta anche la generazione di cassa consolidata, spinta dal prezzo Brent e dalla maggiore produzione con un contributo per barile che sale a 20 dollari: ciò permette ad Eni di confermare la riduzione a 55 dollari/barile della nostra cash neutrality per il 2018. Claudio Descalzi definisce poi "ottimo" il risultato del business G&P, che è "frutto della maggiore integrazione del business del Gnl con le attività upstream e dei benefici della profonda riorganizzazione condotta negli ultimi anni". Inoltre "la flessione dello scenario nella Raffinazione e nella Chimica, anticiclico rispetto al Brent, ha comportato una riduzione del contributo di questi business che si sono comunque mantenuti positivi grazie alla ristrutturazione avviata nei precedenti esercizi". Concludendo la sua analisi, l'AD nota come la gestione del portafoglio abbia fatto registrare nel trimestre progressi significativi, con l'accordo per la nascita di Vår Energi in Norvegia e l'incasso del prezzo di vendita a Mubadala del 10% del campo di Zohr: "Come risultato finale il debito netto prosegue nella sua discesa portandosi al di sotto di 10 miliardi di euro, livello più basso registrato negli ultimi 11 anni".

Semestrale Terna: il commento dell’AD Luigi Ferraris

Terna presenta i risultati relativi al primo semestre 2018: con ricavi, Ebitda e utile netto in aumento, per l'AD Luigi Ferraris "confermano la solidità delle azioni manageriali intraprese".
Terna Spa

Luigi Ferraris: la semestrale Terna, ricavi in crescita

Profitti in crescita e oltre le attese, che confermano la solidità del Piano Strategico 2018-2022 fortemente sostenuto dall'AD Luigi Ferraris. Terna chiude la semestrale con ricavi in aumento del 3,3% sullo stesso periodo dello scorso anno, a quota 1,0803 miliardi. Il gruppo consegue un Ebitda a 814,9 milioni, in crescita del 2,5% al pari dell'Ebit, attestatosi intorno a 547,5 milioni di euro. Nei primi sei mesi dell'anno Terna ha effettuato investimenti per 337,9 milioni (+3,7% sul primo semestre 2017), in linea con quanto preventivato nel piano strategico 2018-2022. Procedono infatti i lavori nei cantieri per le interconnessioni elettriche Italia-Montenegro e Italia-Francia, mentre subiscono una netta accelerata quelli per la realizzazione del collegamento sottomarino in Laguna Veneta. Si prevede inoltre l'entrata in esercizio, nell'assetto definitivo della nuova direttrice 380 kV "Foggia-Benevento", tra gli interventi annunciati per facilitare la connessione delle fonti energetiche rinnovabili localizzate prevalentemente nel Sud Italia. L'indebitamento finanziario netto si attesta intorno a 7.895,5 milioni di euro: al 31 dicembre 2017era di 7.796,4 milioni di euro. Soddisfatto l'AD Luigi Ferraris: "I principali indicatori economico-finanziari del semestre confermano la solidità delle azioni manageriali intraprese e ci consentono di proseguire con decisione nel percorso tracciato dal Piano".

Terna: l'AD Luigi Ferraris commenta i dati della semestrale

In conference call con gli analisti, l'AD di Terna Luigi Ferraris ha commentato i risultati ottenuti dal gruppo nella prima parte dell'anno: "Abbiamo chiuso il primo semestre con solidi risultati, con un aumento di 20 milioni dell'ebitda ed è ragionevole pensare che un incremento potrà essere considerato anche per il secondo semestre". L'AD ha quindi specificato che non ci sono motivi per rivedere la guidance e il Piano. "Procede nei tempi previsti anche il programma di investimenti che, grazie alle iniziative poste in essere anche per i prossimi mesi, contribuiranno a creare valore per tutti i nostri stakeholder" ha aggiunto Luigi Ferraris, sottolineando come nei prossimi mesi il gruppo continuerà nel "perseguimento dei propri obiettivi strategici imprimendo una forte accelerazione alle attività di investimento con il focus sullo sviluppo della rete di trasmissione nazionale per favorire l'integrazione delle fonti rinnovabili e migliorare la sicurezza del sistema". Attenzione anche al rinnovo degli asset del Gruppo nell'ottica di mitigare i rischi di interruzioni di servizio e incentivare la sostenibilità ambientale: Terna inoltre continuerà a investire in tecnologie di digitalizzazione della rete, innovazione e soluzioni digitali finalizzate a una gestione sempre più funzionale della complessità del sistema, in continua crescita.