venerdì 28 febbraio 2020

BELITA “Jefa” il reggaeton dell’artista italo-brasiliana esplode nel nuovo brano registrato al Massive Arts Studios

Dopo i favorevoli risultati raggiunti dall’ album “AGORA OU NUNCA”, pubblicato lo scorso 18 ottobre, arriva in radio il 28 febbraio il singolo che anticipa il nuovo progetto discografico in uscita nell’autunno 2020.




Sensualità, potere, indipendenza e allegria sono le caratteristiche che descrivono la donna protagonista di Jefa. 
Una donna padrona di se stessa, che si destreggia tra feste e divertimento, danzando decisa tra amici, amanti e seduzione. Azioni che si traducono in una canzone dal ritmo forte e coinvolgente, dai toni accattivanti e con carica di quell’energia che si sprigiona quando si balla, godendosi la vita appieno ed approfittando di ogni suo attimo.

Prosegue così la scalata della poliedrica ed eclettica cantautrice che ha già raccolto numerosi consensi con il precedente lavoro discografico AGORA OU NUNCA, i cui singoli (e relativi video) estratti, hanno raggiunto un successo virale su YouTube.
Il brano “Comando”, pubblicato a settembre 2019 ha conquistato inoltre la 39° posizione della Indie Music Like e ha condotto l’artista a partecipare allo Speciale di RAI 1 presentato da Cinzia Fiorato e andato in onda l’11 gennaio 2020.   

HANNO DETTO DEL SUO ULTIMO LAVORO

“L’artista friulana continua a proporsi con sound e linguaggio proprio del latinoamerica, andando ad affrontare sul proprio terreno artiste che hanno certe espressioni scritte nel dna”. All Music Italia

“Parliamo di bellezza e sensualità ma anche di una particolare ricerca che vuole contaminare gli standard main stream della più classica scena latino americana”. Loudvision

“Elettronica e sex appeal, ma anche quel concetto sociale di emancipazione femminile, o di appartenenza e condivisione”. Exitwell

“Isabella Dall’Agnese (questo il suo vero nome) ha saputo dare ad un genere oltremodo conosciuto e – per tanti versi – assai inflazionato dal mercato internazionale”. 100decibel

Radio date: 28 febbraio 2020
Autoproduzione
Edizioni: Massive Arts Italy

BIO

Nata a Pordenone nel 1994 da padre italiano e madre brasiliana, Isabella Dall’Agnese (questo il suo vero nome) è un artista a tutto tondo: canta, balla ed è autrice dei suoi brani.  Inizia fin da bambina a studiare canto, il quale studierà per cinque anni, e, solo dopo il primo anno, ottiene il suo primo riconoscimento vincendo una borsa di studio come “voce rivelazione” nel pordenonese.  In concomitanza, studia anche ballo per undici anni a livello agonistico, passando da danza classica, a danza Jazz fino ad arrivare all’hip-pop.
Trasferitasi a Milano comincia il suo percorso artistico registrando le sue prime cover di artisti tra le quali Alicia Keys e Adele, negli studi di registrazione Massive Arts di Milano, la quale lei stessa definisce come la sua seconda casa. Nel 2017 lavora alle sue prime canzoni inedite, ed è così che nasce “WAVES” di cui ne cura ogni singolo aspetto, decidendo anche la location del videoclip che viene girato nella stupenda Positano, città scelta dall’artista, perché rispecchia perfettamente il profondo significato della canzone. Il brano ottiene un notevole successo soprattutto sul web.
A distanza di pochi mesi, si getta a capofitto nel mercato latino, registrando d'ora in poi brani in lingua spagnola, una delle quattro lingue che parla. Arriva, quindi, il suo secondo singolo dal titolo “AGORA OU NUNCA”, ed anche questa traccia si posiziona tra le canzoni più ascoltate facendo crescere la sua visibilità. Il video di questa canzone viene girato a Milano e raggiunge quasi mezzo milione di visualizzazioni su YouTube, diventando così il video più visto dell’artista.  A fine 2018 lavora al suo nuovo album in uscita ad ottobre 2019. I primi tre singoli, i cui video sono stati interamente realizzati in Brasile, hanno immediati riscontri positivi sia in radio che nel web facendo affermare l'artista per l'energia e la passione che trasmette nei suoi brani. Il 24 settembre 2019 esce il singolo “Comando” che ha raggiunto la 39° posizione della Indie Music Like e ha condotto l’artista a partecipare allo Speciale di RAI 1 presentato da Cinzia Fiorato e andato in onda l’11 gennaio 2020. Il 18 ottobre viene pubblicato l’album “AGORA OU NUNCA”, che ha raccolto consensi e approvazioni dalle più importanti webzine recessioniste. Il 28 febbraio 2020 arriva in radio “Jefa”, il primo pezzo di un nuovo ep in uscita nel prossimo autunno.  

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Instagram therealbelita https://www.instagram.com/therealbelita/



SALINITRO “Non mi rispondi” in radio dal 28 febbraio 2020 il secondo singolo del cantautore siciliano

Il pezzo registrato presso il Massive Arts Studios di Milano svela un indie pop contemporaneo che strizza l’occhio a sonorità elettroniche provenienti dal passato.  



Mentre Pezzi dello stesso cuore, primo singolo d’esordio di Salinitro, invitava a riflettere sui sentimenti che legano due persone fra loro e a “rischiare di precipitare”, Non mi rispondi, secondo singolo del cantautore, esprime una reazione alla non volontà o all’impossibilità nel proseguire una relazione da parte di qualcuno a cui teniamo. Che si tratti di amore, di una semplice infatuazione o di un rapporto familiare, se dall’altra parte non c’è risposta a un certo punto è giusto lasciarsi tutto alle spalle.
Il pezzo è stato registrato e prodotto al Massive Arts Studios di Milano. 


Autoproduzione
Radio date: 28 febbraio 2020
EDIZIONI: Massive Arts Italy
BIO 
Emanuele Salinitro, in arte Salinitro, nasce a Gela, in Sicilia, il 2 ottobre 1990. Grazie alla passione per la musica nutrita da entrambi i genitori e all’ascolto della vasta collezione di dischi presenti in casa, Salinitro comprende fin dalla primissima adolescenza che la musica sarebbe stata parte integrante della sua vita. Inizia, così, a prendere alcune lezioni di piano, sostituite poi dalle lezioni di canto. Il canto, in particolare, si rivela il suo canale espressivo per eccellenza e cominciano a susseguirsi tutte quelle esperienze che contribuiscono alla formazione di un cantante: karaoke nei locali, concorsi canori locali e nazionali, serate dal vivo con musicisti. Successivamente, la voglia di crescere artisticamente avvicina Salinitro alla sfera compositiva grazie ad alcune lezioni di chitarra e, soprattutto, alla scrittura di testi.
L’incontro con il produttore artistico Fabrizio Grenghi nei Massive Arts Studios di Milano, avvenuto nel marzo 2019, apre un nuovo capitolo nel percorso musicale di Salinitro, trasformandolo in cantautore e rendendo possibile la pubblicazione di alcuni suoi brani.

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martedì 25 febbraio 2020

Inquinamento plastica: un’emergenza alimentare


L’uomo mangia 5 grammi di plastica ogni settimana e questa sta diventando un'emergenza sempre più pressante.

Obblighi di legge per il personale HACCP


Qual è l’obbligo di formazione per tutto il personale addetto alla preparazione e somministrazione degli alimenti per ottenere la certificazione HACCP?

Condensa sulle finestre di casa, come prevenire questo problema


Con il cambio di stagione e il freddo dell’inverno, il fenomeno della condensa sui nostri infissi e serramenti diventa sempre più frequente.

Top management di Enel, il profilo professionale di Claudio Machetti

Claudio Machetti è alla guida di Global Trading, la Business Line di Enel che gestisce il sourcing di carbone, gas e olio combustibile, la programmazione della produzione degli impianti, e l'operatività sui mercati all'ingrosso di gas ed energia elettrica in diversi Paesi. Manager dalla consolidata esperienza professionale, grazie alla sua lunga carriera è riconosciuto oggi come una figura di primo piano nel Gruppo Enel.
Claudio Machetti

Claudio Machetti, dai primi incarichi professionali all'approdo in Enel

Originario di Roma, Claudio Machetti ha conseguito una Laurea in Scienze Statistiche presso l'Università La Sapienza nel 1982. La sua carriera ha inizio nel Banco di Roma, prima come dipendente della filiale di Milano nel 1983 e in seguito nella Direzione della capitale nel ruolo di Analista Finanziario. Si specializza in equity e lavora come funzionario per l'Ufficio Analisi Finanziarie del Banco di Roma, società per cui opera in seguito in qualità di Responsabile del Nucleo Analisti Finanziari. Nel 1992 avviene il passaggio all'interno di Ferrovie dello Stato, prima come Dirigente Responsabile dell'Unità Mercati Finanziari e poi come Direttore della Finanza Operativa. Allo stesso tempo collabora nella fondazione di Fercredit, società captive di servizi finanziari, per cui viene nominato Amministratore Delegato. In seguito a tali esperienze di rilievo, nel 2000 Claudio Machetti fa il suo approdo in Enel in qualità di Responsabile dell'Area Finanza, contribuendo inoltre alla nascita della società di factoring per le attività del Gruppo, Enelfactor, di cui assume il ruolo di Amministratore Delegato, e alla fondazione di Enel Insurance, di cui è Presidente fino al 2014.

L'esperienza di Claudio Machetti nel management del Gruppo Enel

Anche in seguito alle esperienze in Enelfactor ed Enel Insurance, e ad altri incarichi ricevuti nei board delle consociate Wind Telecomunicazioni e Terna, Claudio Machetti prosegue la propria ascesa nel Gruppo Enel, ricoprendo ulteriori cariche di responsabilità all'interno della multinazionale dell'energia elettrica e del gas: prima, infatti, è Presidente dei fondi pensione Fondenel e Fopen, poi Direttore Finanziario a diretto riporto dell'Amministratore Delegato, e in seguito, nel 2009, viene nominato alla guida della Direzione Risk Management, la neonata divisione responsabile del controllo dei rischi aziendali (finanziari, creditizi, industriali, assicurativi e quelli relativi alle commodities). Successivamente alla ristrutturazione del Gruppo e all'organizzazione dello stesso in quattro linee di business (Generazione Globale, Infrastrutture e Reti Globale, Trading Globale ed Enel X) Claudio Machetti viene incaricato di guidare la linea di Global Trading, nomina tuttora ricoperta dal manager. Attualmente è, inoltre, Amministratore Unico di Enel Global Trading, società del Gruppo dedicata alle attività della divisione omonima. Figura di rilievo nel management di Enel, nel 2015 viene nominato nuovamente Presidente di Fondenel.

Eni: Luigi Lusuriello ritira il Premio Assochange 2019

"Un apprezzato riconoscimento per il lavoro svolto e un forte incentivo per proseguire su questa strada": così ha commentato Luigi Lusuriello, Chief Digital Officer di Eni, l'assegnazione del Premio Assochange al Gruppo, gratificazione ottenuta grazie ai progressi raggiunti nel processo di trasformazione digitale.
Luigino Lusuriello

Luigi Lusuriello: "Orgogliosi di ricevere il Premio Assochange"

Luigi Lusuriello, Chief Digital Officer di Eni, ha rappresentato il Gruppo ricevendo il Premio Assochange 2019. Giunto alla sua ottava edizione, il riconoscimento è stato consegnato in occasione del Convegno di presentazione dei risultati del 6° Osservatorio sul Change Management in Italia. L'evento si è svolto a Milano, presso Assolombarda. Il Premio è stato consegnato a Eni per "aver valorizzato appieno il connubio tra Tecnologia Digitale e Cambiamento Culturale delle persone", attraverso un progetto globale ambizioso di Change Management, studiato per supportare la digital transformation in atto. La digitalizzazione diventa così un appoggio alla sostenibilità e alla sicurezza delle attività di Eni. "Per noi la trasformazione digitale è un abilitatore di un profondo cambiamento culturale", ha dichiarato Luigi Lusuriello. "È per noi infatti sintesi di un concetto più completo di trasformazione del modo di lavorare delle persone, abilitata dal digitale. Per favorire il cambiamento è imprescindibile un forte programma di Change Management che riesca a valorizzare le diversità culturali, generazionali e professionali e che accompagni le persone a migliorare le loro performances integrandosi con le soluzioni digitali". Il manager ha sottolineato che il Premio rappresenta "un apprezzato riconoscimento per il lavoro svolto e un forte incentivo per proseguire su questa strada".

Luigi Lusuriello: la carriera professionale

Luigi Lusuriello è laureato in Ingegneria Meccanica presso l'Università di Genova. Nel 2009, a carriera avviata, decide di consolidare il suo percorso di formazione attraverso il corso "The Oxford Advanced Management and Leadership Programme" presso la Said Business School University of Oxford. In seguito alla laurea, entra in Agip S.p.A. in qualità di progettista di strutture onshore e offshore nella Direzione Ingegneria. Dal 1992 al 1993 è Construction Yard Manager a Ravenna, dal 1993 al 1994 è Platform Manager in Congo, mentre dal 1994 al 1998 è Manager - Production and Maintenance Technologies per la sede di Crema. Successivamente, ricopre i ruoli di Project Manager, Production Manager e Capo Distretto a Ortona, quest'ultima carica assunta anche in Val d'Agri. La sua carriera si apre sul fronte internazionale con l'incarico di Managing Director di Eni Congo e, in seguito, di Eni UK. Luigi Lusuriello viene nominato Senior Vice Presidente Programma Iraq nel 2011 ed Executive Vice President Operations dal 2013 al 2018. Da settembre 2018 ricopre l'incarico di Chief Digital Officer di Eni, occupandosi di guidare il processo di trasformazione digitale.

domenica 23 febbraio 2020

Ganoona in radio con Cent'anni

Da venerdì 31 gennaio sarà in rotazione radiofonica “Cent’Anni” (Noize Hills Records), l’ultimo singolo di Ganoona già disponibile sulle piattaforme digitali. 
Ricordo che presi la scossa la prima volta che ti ho toccata”: così canta Ganoona in una strofa di “Cent’Anni”, brano urban-pop dai toni malinconici e sonorità latine che ha tutte le caratteristiche di una lettera d’amore/odio destinata a un “traditore”, una persona che guadagna la nostra fiducia e poi la usa per scopi e vantaggi personali, la famosa serpe in seno. «“Cent’anni”, come quasi tutti i miei brani, nasce dall’esigenza di raccontare, in primis a me stesso, qualcosa che mi è successo. Il brano parla di una relazione di amicizia molto tossica che mi aveva fatto perdere la serenità e la fiducia in me stesso. Da qui la metafora della vipera e della “serpe in seno” racconta Ganoona - il ritornello è una citazione a un romanzo classico della letteratura latino-americana, “Cent’anni di solitudine” di Gabriel Garcia Marquez. “Cent’anni” mi rappresenta molto musicalmente, essendo una commistione tra sonorità latine e le sonorità più moderne dell’indie pop italiano ed europeo».
Il videoclip di “Cent’Anni”, diretto da Lorenzo Chiesa, racconta la storia di due amici in partenza per un viaggio on the road. All’inizio vi è intesa, ma gradualmente vediamo crescere la tensione in un’escalation emotiva messa in risalto da sequenze di immagini con una marcata mimica teatrale.

Biografia
Ganoona è un cantante, rapper e songwriter italo messicano e vive a Milano. La sua musica è una combinazione di sonorità black, latin e hip-hop accompagnata da liriche intense ed originali. Si esibisce sia in Italia che in Messico distinguendosi per i suoi live energici e coinvolgenti. Ganoona collabora a tutti gli aspetti del progetto artistico, spesso è anche compositore dei suoi brani. A dicembre 2018 il brano in collaborazione con Kayla, prodotto da Polezski (già produttore di Gemitaiz e altri), viene selezionato da Youtube Music come “Artists to watch – il suono del 2019”. L’ultimo inedito “Cent’Anni” (Noize Hills Records) sarà in rotazione radiofonica dal prossimo 31 gennaio.

venerdì 21 febbraio 2020

Mons “Fiato Corto” è il singolo che presenta l’album d’esordio “non può piovere per sempre”


L’indie pop della band torinese accompagna il viaggio musicale fra arte e inconscio che ha come meta il superamento di uno stato di dolore.     



Nel momento in cui proviamo un'emozione forte sorgono in noi pensieri sconosciuti fino a quel momento che prendono vita e producono arte. Per “Fiato Corto” è stato così:

«Il dolore per la perdita di una persona speciale si è manifestato in una delle canzoni più belle che abbiamo mai scritto e continua a far vivere quella persona nell'arte. Il dolore è qualcosa di umano e inevitabile che chiunque prima o poi sperimenterà, ma solo chi saprà guardarlo in faccia e buttarlo fuori potrà conviverci e gioire suonando o ascoltando una canzone dedicata a una persona che non c'è più». Mons

Il singolo è il primo estratto dall’album d’esordio “Non può piovere per sempre”.




Etichetta: Up Stage
Radio date: 21 febbraio 2020
Pubblicazione album: 23 ottobre 2019

COMPONENTI: Marco Capitanio (voce), Alessandro Crupi (chitarra e voce), Marco Garbarino (basso e
voce), Alessandro Alloj (batteria e tastiere), Andrea Colombo (chitarra, synth e ableton live).

BIO

I MONS nascono a Grugliasco (TO) nei primi mesi del 2015, come cover band e nel 2016 iniziano a scrivere
brani propri pubblicando il loro primo EP "M.O.N.S." nel gennaio 2017. 
La band cresce e si fortifica grazie a importanti esperienze live maturate in contesti come Collisioni Festival di BaroloTeatro Ariston di Sanremo, Area Lounge di Casa Sanremo, Fiat Music di Red Ronnie, CET di Mogol e concerti nelle tre grandi piazze di Torino centro: Piazza San Carlo, Piazza Castello e Piazza Vittorio. Influenzata dal nuovo panorama musicale italiano, la band pubblica il singolo "Fiato Corto", pezzo che permette loro di suonare su importanti palchi dell'ambiente torinese quali Hiroshima Mon Amour e Flowers Festival. Il brano è il primo estratto dall’album d’esordio, “Non può piovere per sempre”, uscito il 23 ottobre 2019 su tutte le piattaforme digitali.


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martedì 18 febbraio 2020

Lisbona“Ikea” in radio dal 18 febbraio il nuovo brano del cantautore torinese

Dopo aver aperto a novembre il “Revelation Tour” di Mika nella sua tappa piemontese, l’artista polistrumentista presenta il singolo che, attraverso sonorità anni’80 attualizzate, racconta le dinamiche proprie della fine di una relazione d’amore fra due ragazzi di oggi.  



“Ikea” è un brano nato una sera tardi per colpa di un buon profumo:

«Era una sera in cui avevo bisogno di esser dondolato da bassi analogici su un ritmo lento e rigorosamente in levare. Il brano racconta della fine di un rapporto, di come si diventa d’improvviso meno importanti di un burro cacao smarrito o di un tubetto di mascara volto drammaticamente alla fine dei suoi giorni da “imbellettatore di occhi». Lisbona

Su queste immagini narrative, Lisbona ha poi iniziato a costruire il brano vero e proprio tenendo a mente di voler utilizzare pochi suoni ma essenziali.
Ormai affezionato ai sintetizzatori anni ‘80, ha scelto ancora moog e prophet come compagni di viaggio, ovvero gli stessi strumenti scelti come protagonisti delle produzioni dei quattro singoli pubblicati in precedenza (con supervisione e partecipazione artistica dei Subsonica e distribuzione Artist First).

Radio date: 18 febbraio
Autoproduzione

BIO

Luca Fratto, in arte Lisbona, nasce e cresce in provincia di Torino. Il padre, Antonio Fratto, suona la chitarra ed è stato solista dei Ragazzi del Sole e dei Flora, Fauna e Cemento, storici gruppi rock anni 70' sotto contratto con la "Numero uno" (etichetta di Mogol/Battisti). La madre Carla Panzera invece è cantante lirica professionista. 
Lisbona è polistrumentista, suona pianoforte, batteria e chitarra, strumento che lo definisce per lo stile assolutamente personale con cui la suona. Ma va oltre il suono degli strumenti tradizionali e si rivela esperto nell’uso dell’elettronica, vero e proprio ingegnere di suoni ed effetti.
Ha all'attivo diverse pubblicazioni, alcune con Vicio, bassista dei Subsonica con cui collabora da tempo. È stato inoltre finalista al Premio Lunezia 2017 e nello stesso anno è stato selezionato per le audizioni di Sanremo Giovani 2018 davanti alla commissione presieduta da Claudio Baglioni.
A Luglio 2018 Lisbona è il vincitore assoluto del Premio Bindi con il brano “La serie da solo” pubblicato il 23 ottobre da A1. A Dicembre 2018 compone e firma le musiche di “Attraverso un Girone” film di Riccardo Bianco prodotto da GroundVistaPictures. Il film ha vinto la candidatura finale al DIG awards. Lisbona pubblica poi, sempre con Artist First, quattro brani con la supervisione e partecipazione artistica dei Subsonica.
Il 24 Novembre 2019, al Pala Alpitour di Torino, apre il “Revelation Tour” di Mika.



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Roberto Casula: dagli studi in Ingegneria Mineraria ai vertici di Eni

Roberto Casula, classe 1962, è un professionista nel settore energetico: gli studi in Ingegneria Mineraria e le esperienze accumulate all'estero lo hanno portato a ricoprire via via incarichi sempre più importanti all'interno del settore.
Roberto Casula

Dagli studi in Ingegneria Mineraria agli incarichi in Eni: i primi passi della carriera di Roberto Casula

Nato a Cagliari, Roberto Casula consegue la laurea in Ingegneria Mineraria nel 1988 presso l'Università della sua città natale, diventando subito dopo ingegnere professionista. La sua carriera inizia in Agip S.p.A., dove fino al 1991 ricopre il ruolo di Reservoir Engineer: in quegli anni si occupa di prove di produzione e acquisizione dati sui pozzi, oltre allo studio del comportamento dinamico dei giacimenti di idrocarburi, acquisendo solide competenze nel settore. L'anno successivo segna l'inizio della sua esperienza all'estero: entra a far parte della consociata Agip Angola Ltd, con sede a Luanda, come Reservoir Engineer, Petroleum Engineer e Chief Development Engineer. Nel 1997 rientra in Italia senza tuttavia abbandonare il focus sui mercati esteri: diviene infatti Development and Production Coordinator di Eni, occupandosi di attività operative e di business legate ai Paesi dell'Africa Occidentale e Centro-Asiatica.

Da Teheran a Tripoli: Roberto Casula consolida le sue esperienze

Dopo aver assunto nel 2000 l'incarico di Responsabile dei Servizi Tecnici di progetto per le attività in Iran, l'anno seguente si trasferisce a Teheran dove ricopre il ruolo di Dirigente e Project Director del progetto Giant South Pars Gas fasi 4-5. Il percorso in Eni di Roberto Casula è ormai consolidato: nel 2004 assume la carica di Managing Director di Eni Mediterranea Idrocarburi S.p.A. a Gela, svolgendo attività di esplorazione e produzione sul territorio siciliano. Nel 2005 è di nuovo all'estero in qualità di Managing Director di Eni Nord Africa BV, a Tripoli (Libia): l'esperienza maturata lo porta nel 2007 prima alla nomina di Senior Vice President della Regione Sub-Sahariana e successivamente Presidente delle 3 consociate Eni Abuja (Nigeria). Dopo aver sviluppato per anni competenze sui territori dei Paesi africani e del Medioriente, nel luglio 2014 la sua esperienza si concretizza con l'incarico di Chief Development Operations & Technology Officer di Eni.

Luigino Lusuriello: in Eni il digitale è il motore per arrivare alla decarbonizzazione

L'incarico di Chief Digital Officer in Eni ha portato Luigino Lusuriello a occuparsi in prima persona del processo di digital transformation in corso nel Gruppo: il digitale non solo accelera la crescita economica, ma agevola anche la strada verso la decarbonizzazione.
Luigi Lusuriello, Chief Digital Officer Eni

Luigino Lusuriello: perché Eni punta sul digital

Luigino Lusuriello è attualmente Chief Digital Officer di Eni, incarico assunto nel settembre del 2018. Tale ruolo lo vede in prima linea alla guida del processo di trasformazione digitale all'interno del Gruppo. Intelligenza artificiale, robotic process automation, deep learning, blockchain, IoT, realtà virtuale e aumentata: sono tutti strumenti innovativi che rientrano nel processo di digitalizzazione ormai avviato da Eni. Luigino Lusuriello ha confermato che per il Gruppo "è molto importante tenere sotto controllo l'efficacia delle iniziative di trasformazione digitale, sia dal punto di vista economico che qualitativo per migliorare processi, efficienza e sicurezza". Il digitale è una leva fondamentale per lo sviluppo sostenibile, nonché per agevolare e accelerare la crescita economica e consentire a tutti l'accesso all'energia. È anche attraverso questo tipo di innovazione che Eni punta a diventare carbon neutral sul lungo termine.

La carriera di Luigino Lusuriello

Luigino Lusuriello è laureato in Ingegneria Meccanica presso l'Università di Genova. Dopo quasi due anni di servizio come ufficiale del Genio Navale nella Marina Militare Italiana, inizia la sua carriera in Agip S.p.A. con l'incarico di progettista di strutture onshore e offshore nella Direzione Ingegneria. Dal 1992 al 1993 è Construction Yard Manager per la sede di Ravenna, dal 1993 al 1994 è Platform Manager in Congo, mentre dal 1994 al 1998 è Manager - Production and Maintenance Technologies per la sede di Crema. In seguito lavora come Project Manager, Production Manager e Capo Distretto a Ortona, quest'ultima carica ricoperta anche in Val d'Agri. Dal 2004 si sposta all'estero, assumendo l'incarico di Managing Director di Eni Congo e di Eni UK. Rientrato in Italia, si occupa del coordinamento gestionale in Kazakhstan - Karachaganak in qualità di Vice President. Nel 2011 Luigino Lusuriello diventa Senior Vice President del Programma Iraq. Prima di assumere l'attuale incarico di Chief Digital Officer, è Executive Vice President Operations di Eni dal 2013 al 2018. Per completare e consolidare il suo iter formativo, ha partecipato al corso "The Oxford Advanced Management and Leadership Programme" presso la Said Business School University of Oxford.

Intesa Eni-MATTM, Claudio Descalzi firma per la riqualificazione di Gela

Il 10 dicembre, l'AD di Eni Claudio Descalzi ha messo la firma sulla decarbonizzazione del sito industriale di Gela: grazie al protocollo d'intesa firmato con il Ministro dell'Ambiente Sergio Costa, il Gruppo potrà attuare un programma di riqualificazione ambientale dell'area.
Claudio Descalzi

Gela, al via la decarbonizzazione del sito: Claudio Descalzi firma il protocollo d'intesa

Partono gli investimenti per Gela autorizzati dal Ministero dell'Ambiente: il 10 dicembre c'è stato l'incontro tra il Ministro Sergio Costa e Claudio Descalzi che ha portato alla firma di un protocollo di intesa nel quale Eni si impegna nella decarbonizzazione del sito siciliano. L'accordo mette fine ai dubbi sul futuro dell'impianto: il programma prevede lo smantellamento di tutte le aree in disuso, che verranno dedicate a nuove attività, oltre alla demolizione degli impianti non più funzionali. "Si tratta di un programma all'avanguardia, orientato allo sviluppo industriale sostenibile del sito, ai principi dell'economia circolare e all'utilizzo delle tecnologie più avanzate - ha commentato l'AD - Questo accordo segue e completa l'avvenuta riconversione della raffineria di Gela in bioraffineria, tramite la quale Eni ha avviato, in un'ottica di economia circolare, un processo di trasformazione industriale del sito in grado di produrre biocarburanti da biomasse e da prodotti di riciclo": l'intesa coinvolge anche i giacimenti a gas del progetto Cassiopea, che raggiungeranno la carbon neutrality attraverso impianti fotovoltaici, evitando scarichi nocivi nelle acque siciliane. Decarbonizzazione, mitigazione ambientale, riqualificazione e valorizzazione: secondo la nota di Eni, l'intesa prevede anche la rimozione di rottami e manufatti presenti sul fondale lungo il pontile, il recupero del canale per la raccolta delle acque di raffreddamento e infine, attraverso la piantumazione di specifiche specie arboree, la diminuzione dell'impatto di CO2.

Claudio Descalzi e la spinta ambientale di Eni

"L'ambiente è chiaramente una delle principali priorità per l'Eni, perché da qui a 15-20 anni non saremo la stessa società mentre sta cambiando tutta la catena produttiva. Stiamo lavorando non solo sulle rinnovabili ma anche sull'economia circolare, tutti i processi industriali stanno cambiando e stiamo investendo molto": sono le parole centrali dell'intervento di Claudio Descalzi, Amministratore Delegato del Gruppo dal 2014, durante i Mediterranean Dialogues, conferenza tenutasi a Roma la prima settimana di dicembre. L'evento, dedicato alla geopolitica e all'economia dell'area mediterranea, è stata l'occasione per consolidare gli obiettivi del Gruppo in materia ambientale. "Quello che faremo non è solo sulle nostre emissioni di CO2, bisogna anche intervenire su quelle prodotte dai propri clienti e dobbiamo cambiare i nostri prodotti finali, in un modo tale che anche i consumatori finali finiscano per ridurre le emissioni". Per raggiungere risultati concreti nella transizione energetica, secondo l'AD ci sarà bisogno della sinergia di tutti gli attori coinvolti, dato lo scenario globale che vede aumentare il bisogno di energia, specie in Asia e in Africa.

Alessandro Benetton: Cortina è un brand da valorizzare tra le eccellenze italiane

Cortina d'Ampezzo si appresta ad ospitare i Mondiali di Sci 2021 e, insieme a Milano, le Olimpiadi Invernali 2026. In prima fila per l'organizzazione e la valorizzazione di questi importanti eventi c'è Alessandro Benetton. L'imprenditore ha raccontato questa avventura nella video rubrica "#UnCafféConAlessandro".
Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: i Mondiali di Sci e le potenzialità di Cortina

600 atleti rappresentanti di 70 nazioni, 120 mila spettatori, 500 milioni di persone collegate in diretta televisiva da tutto il mondo, senza contare l'impatto e la risonanza social dell'evento: sono i numeri dei Mondiali di Sci 2021 che si terranno a Cortina d'Ampezzo. Alessandro Benetton, in qualità di Presidente della Fondazione che si occupa dell'organizzazione dei Mondiali, ha dedicato a questa sua sfida un recente episodio della rubrica social "#UnCafféConAlessandro", appuntamento all'interno del quale l'imprenditore si racconta e dice la sua su diversi temi legati all'imprenditoria e all'attualità. Perché ha deciso di occuparsi dell'organizzazione dei Mondiali? Cosa l'ha spinto ad accogliere la sfida? "Il primo motivo è semplice. Amo Cortina. Ho iniziato a sciare a 5 anni, sono maestro di sci, la montagna è la mia passione e Cortina è il posto dove la posso vivere": da questo interesse è nata la voglia di migliorare una realtà locale ancora troppo radicata al passato, non aperta al cambiamento e all'innovazione. I Mondiali di Sci si sono rivelati un'occasione imperdibile per riportare i riflettori su una città con così tanto potenziale come Cortina e sulle piccole eccellenze italiane. In qualità di Presidente di Fondazione Cortina 2021, Alessandro Benetton punta a costruire un futuro ricco e sempre più prestigioso per la località.

Alessandro Benetton: Cortina è un brand e tutti i suoi abitanti sono imprenditori

"Le città come Cortina sono dei veri e propri brand e tutti i cittadini contribuiscono alla loro costruzione e valorizzazione", ha dichiarato Alessandro Benetton nel suo video pubblicato su Youtube e condiviso anche dal Corriere della Sera, come di consueto. Non si tratta solo di far sì che un evento abbia successo nell'immediato, ma lo scopo di questo lavoro prevede una prospettiva più a lungo termine di valorizzazione del territorio e della città. Grazie al lavoro di Fondazione Cortina si è venuta a creare una rete locale di giovani con competenze che spaziano dall'ambito organizzativo a quello dei new media, dalla sostenibilità al turismo sportivo: si tratta di una risorsa preziosissima che può essere sfruttata anche in futuro, ad esempio, per le Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026. "Oggi non si può più ragionare solo in termini di profitto personale", ha spiegato Alessandro Benetton. "Con le iniziative come i Mondiali di Cortina vinciamo tutti, perché vince il sistema Italia".

Roberto Casula, le esperienze internazionali del manager di Eni

Roberto Casula è entrato a far parte del settore energetico negli anni '80, collezionando numerose esperienze a livello internazionale e specializzandosi nel settore prima in Agip e poi nel Gruppo Eni nato nel 1992.
Roberto Casula, manager Eni

Da Agip a Eni, Roberto Casula testimone della metamorfosi del Gruppo

Nata negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale, Eni era un ente pubblico economico con un ruolo strategico: attraverso il controllo di Agip, Anic e Snam, realtà del settore avviate nel ventennio precedente, guida lo sfruttamento delle risorse energetiche italiane. È il 1992 quando con un decreto legge, Eni diventa una società per azioni e inizia un profondo processo di ristrutturazione. Pochi anni prima, nel 1988, Roberto Casula entra in Agip come Reservoir Engineer: con in tasca una laurea in Ingegneria Mineraria conseguita presso l'Università di Cagliari, sua città natale, inizia quindi la sua esperienza vivendo in prima persona il periodo di transizione del Gruppo, terminato nel 2001 con l'ultima vendita di parte del pacchetto azionario e l'assorbimento in Eni S.p.A. di Agip e Snam. Dopo una lunga esperienza all'estero grazie agli incarichi ricoperti per la consociata Agip Angola Ltd, con sede a Luanda, nel 1997 è di nuovo in Italia con il ruolo di Development and Production Coordinator per il neonato Gruppo, a capo di operazioni sia nel continente africano che in quello asiatico. Dopo 3 anni in Iran come Dirigente e Project Director, nel 2004 ritorna in Italia, dove ricopre la carica di Managing Director di Eni Mediterranea Idrocarburi S.p.A.

Roberto Casula, la situazione energetica del continente africano

Dal 2005 al 2014 Roberto Casula è in Africa, prima come Managing Director di Eni Nord Africa BV, a Tripoli, poi come Senior Vice President della Regione Sub-Sahariana e successivamente Presidente delle 3 consociate nigeriane di Eni Abuja. La sua conoscenza ormai consolidata della regione lo porta nel 2011 alla nomina di Executive Vice President per l'Africa e il Medio Oriente. La pluriennale esperienza ha fatto sì che il manager avesse ben chiara la situazione del continente africano, ponendo l'attenzione in particolare sull'accesso limitato all'energia. Secondo Roberto Casula infatti tutti i dibattiti e le discussioni degli ultimi decenni riguardanti il cambiamento climatico e il fabbisogno energetico si sono concentrate in maniera prevalente su Europa, Usa, Cina e India: mentre in questi Paesi si cercano modi per diminuire l'uso di energia, con circa il 16% della popolazione mondiale l'Africa ne consuma solo il 5%. Il manager sostiene dunque che per iniziare davvero ad affrontare la problematica del Continente bisogna innanzitutto garantire attraverso investimenti in infrastrutture l'accesso a un'energia più economica e pulita, come ad esempio quella solare, in modo da offrire l'opportunità a imprenditori e produttori locali di creare sviluppo sostenibile.

giovedì 13 febbraio 2020

Alberto Nemo “No” è il nuovo singolo del musicista e cantante italiano

Il brano è estratto dall’album “IO DIO NO” fuori dal 15 febbraio 2020




Dietro la vita apparentemente regolare di molte persone si nascondono storie e rapporti vissuti al buio e fatti di esperienze estreme, diametralmente opposte al loro vissuto pubblico.

Il pezzo di Alberto Nemo racconta con pochi elementi lucidamente scelti e focalizzati l’atmosfera cupa e bruciante di un momento finale, forse fatale, di un gioco pericoloso e violento fatto all’interno di un ambiente abbandonato da cui provengono i cigolii di una vecchia porta, unico rumore che alla fine chiude il brano.

Il 15 Febbraio 2020 esce “Io Dio No”, il quattordicesimo disco di Alberto Nemo che segue l’album “Giostre” realizzato in collaborazione con l’artista Mauro Mazziero che, anche in questo caso, illustra la copertina.

Autoproduzione
Pubblicazione album: 15 febbraio 2020

BIO – ALBERTO NEMO

Alberto Nemo (Rovigo, 15 febbraio 1988) è un musicista e cantante italiano. Dal 2011 al 2015 attraversa Europa, suonando nelle chiese e svolgendo contemporaneamente attività di musicoterapia
L’11 settembre 2017 esce 6x0 Live (Vol.I), il suo primo disco ufficiale, registrato in presa diretta durante un concerto nel salotto letterario della comune artistica Dimora di Rovigo. Nell’occasione Alberto è accompagnato alla viola da Guido Frezzato e la registrazione finale, il master, non subisce alcun tipo di post produzione. 
Il 23 Marzo 2018 esce il suo secondo disco, 6x0realizzato completamente con la tecnica del tape reverse. Lo stesso anno diventa uno dei vincitori di Musicultura con il brano Ancora (registrato in collaborazione con la musicista inglese Sephine Llo) condividendo il palco con Antonella Ruggiero, Procol Harum e Sergio Cammariere. Il concerto finale allo Sferisterio di Macerata è stato trasmesso da Rai 3. 
Il 2 Novembre 2018 pubblica il suo terzo album “Futuro Semplice”, lavoro che include il singolo “Ancora”. Il 9 Novembre 2018 rilascia in formato di audiolibro “Dante vs Nemo” il suo quarto disco. L’opera concettuale ispirata dalla Divina Commedia di Dante Alighieri è introdotta dalle letture dell’attore rodigino Marino Bellini nel ruolo di Dante. 
Nel 2018 svolge un tour europeo (Esoteric Tour 2018) che lo vede protagonista nelle città di Praga, Bratislava, Budapest, Varsavia e Tallinn. I concerti allestiti con il procedimento dell’invito riservato, sfruttavano una dimensione individuale agevolando l’ascolto in cuffia per tutti gli astanti (silent-party). 
Il 13 Febbraio 2019 esce per l’etichetta di culto Siberiana Ksenza Records “Tidur”, il 5 album. 
Il 15 Marzo 2019 pubblica con New Model Label “Fat(u)o” il suo sesto album composto da 8 brani solo voce e chitarra.  Nell’aprile dello stesso anno partecipa alla sesta edizione di The Voice of Italy trasmessa da Rai 2, venendo tuttavia eliminato alle Blind Audition. Riscuote comunque grandissima curiosità per via del suo stile particolare cantando un brano di Fabrizio De André utilizzando un solo accordo. 
Il 21 Giugno 2019 ad anticipare l’uscita del nuovo disco esce per Italfono Cadal. Il brano è stato registrato live con la collaborazione di Maurizio Camardi e Sergio Cossu (Matia Bazar). 
A settembre 2019 escono in breve sequenza 3 dischi: il 13 settembre “Vapaus” per Italfono, il 17 settembre “Smania” per Factory Music, ed il 23 settembre “Olim" per Back Creation. 
Nel dicembre 2019 esce una trilogia (“Purple Vol.1”, “Yellow Vol.1” e “Orange Vol.1”) composta da riletture di famosissimi brani italiani, completamente destrutturati e rigenerati sotto una nuova prospettiva "spiriturale" e minimalista. La critica definisce “post-pop” il genere di questo lavori. Allo scoccare della mezzanotte di mercoledì 1 gennaio 2020 esce “Giostre”, primo disco dell’anno e del nuovo decennio; realizzato in collaborazione con l’artista Mauro Mazziero e prodotto da MayDay, nasce e si sviluppa attorno a 11 acquerelli su carta cinese raffiguranti la giostra e realizzati dall’artista di Potenza Picena. I brani prendono vita partendo da alcune registrazioni casalinghe dello stesso Mazziero successivamente elaborate da Nemo per comporre la colonna sonora. [
Dal 28 gennaio 2010 prende il via “Nemesi Tour”, un tour nelle principali piazze di quattro città italiane: il 28 a Torino in Piazza Castello, il 29 a Milano in piazza Duomo, il 30 a Bologna in piazza Maggiore e il 31 a Venezia in piazza San Marco. Una performance poetica di teatro di strada, accompagnato dalla danzatrice Ambra Occhipinti. 
Il 4 febbraio 2020 pubblica “Tracce da Sanremo 2020”. Utilizzando alcuni testi pubblicati delle canzoni di Sanremo 2020 ha realizzato una sua “interpretazione preventiva” musicando e cantando le parole prima ancora che la versione ufficiale sia pubblicata. L’EP è composto da 3 brani: “Il Sole Ad Est” cantato da Alberto Urso e scritto da Paolo Romitelli, “Rosso di rabbia” di Anastasio e “Tikibombom” di Levante. 
Il 15 febbraio 2020 esce l’album “Io Dio No”, il suo quattordicesimo disco. Per le sue composizioni utilizza l’accordatura aurea.


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ALBERTO NEMO


martedì 11 febbraio 2020

Ue, Roma, convegno sul bilancio europeo: il discorso dell’AD e DG di Terna Luigi Ferraris

"Accompagnare la transizione energetica attraverso investimenti importanti": il monito dell'AD e DG di Terna Luigi Ferraris al convegno "Un nuovo bilancio europeo all'altezza delle sfide per l'occupazione, la crescita e la sostenibilità".
Luigi Ferraris, AD e DG Terna

Terna: la partecipazione dell'AD e DG Luigi Ferraris al convegno Ue sul bilancio europeo 2021-2027

È intervenuto anche Luigi Ferraris, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, al convegno "Un nuovo bilancio europeo all'altezza delle sfide per l'occupazione, la crescita e la sostenibilità". Organizzato dal Parlamento europeo in collaborazione con la Commissione europea e la Regione Lazio, si è tenuto lo scorso 7 febbraio alla Camera di Commercio di Roma e ha visto la partecipazione di esponenti delle istituzioni comunitarie, nazionali e locali, esponenti delle categorie economiche e sociali, del mondo dell'educazione, dell'agricoltura, dei trasporti e della ricerca. Tra loro anche il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. L'incontro si pone come un'occasione di confronto costruttivo, di "alto livello", sul tema dei negoziati per il bilancio europeo 2021-27, anche dal punto di vista delle Regioni che sono chiamate a gestirne una parte notevole. L'AD e DG di Terna Luigi Ferraris ha parlato in particolare di investimenti e infrastrutture, focalizzandosi sul valore della transizione energetica in atto e le opportunità da cogliere: "Gli obiettivi che la Commissione Europea pone per il 2030, sono ancora più sfidanti rispetto a quanto previsto. Quindi bisogna accompagnare una transizione energetica attraverso investimenti importanti; nel nostro caso in reti di trasmissione, sia a livello nazionale ma anche attraverso interconnessioni tra Stati".

Luigi Ferraris: semplificare il quadro finanziario e accelerare i processi autorizzativi sono azioni fondamentali

"Un dato interessante è che l'Europa fisica, cioè la rete elettrica, è già molto integrata" ha puntualizzato Luigi Ferraris. L'AD e DG di Terna ha quindi evidenziato come oggi il nostro Paese possa vantare più di 27 interconnessioni tra Italia e Stati membri europei. "Se varchiamo le Alpi analogamente Francia, Germania e altri Paesi hanno tra loro interconnessioni molto importanti e saranno sempre più strategiche più andiamo avanti verso questo modello di decarbonizzazione e transizione energetica": Luigi Ferraris si è quindi focalizzato sull'enorme potenziale energetico di cui dispone l'Europa, da Nord a Sud, che permette "idealmente di ottimizzare le risorse attraverso una rete sempre più interconnessa". "Siamo alla vigilia di una grande transizione dove le reti sono un'opportunità di investimento" ha spiegato infine l'AD e DG di Terna: "Avendo noi la responsabilità di sistema perché questo possa accadere mantenendo un livello di continuità del servizio adeguato non bastano le reti ma bisogna agire anche sullo stoccaggio di energia". Cosa occorre quindi? "Il tempo è essenziale, bisogna accelerare i processi autorizzativi, così creiamo le condizioni per agevolare la transizione. Poi serve una agevolazione per i finanziamenti europei".