"Nella sua formulazione definitiva, il Nuovo Codice lascia ampia discrezionalità agli stati membri nell'allocazione delle competenze settoriali": così si è di recente espresso il Commissario Agcom Antonio Martusciello durante un'intervista a Key4biz, spiegando la sua personale visione sulla riforma del Codice Europeo delle Comunicazioni.
Antonio Martusciello: gli obiettivi della riforma
L'intervista di Key4biz al Commissario Agcom
Antonio Martusciello verte principalmente sul nuovo Codice Europeo delle Comunicazioni, trattando dell'entrata in vigore della Direttiva, delle sue finalità e dei cambiamenti più significativi. "La riforma", ha spiegato il Commissario,
"si pone l'obiettivo di creare un contesto favorevole allo sviluppo di infrastrutture e servizi digitali ad alta velocità, attuando più concretamente quel secondo pilastro della strategia per il mercato unico digitale, avviata dalla Commissione europea nel maggio 2015". I tre obiettivi principali, già fissati nelle precedenti Direttive europee, si concentrano sulla promozione della concorrenza, del mercato interno e degli interessi degli utenti finali: a questi, si aggiunge ora l'importante proposito di promuovere la connettività e l'accesso alle reti ad altissima capacità (reti fisse, mobili e senza fili) e il loro utilizzo da parte di tutti i cittadini e imprese europee. La riforma ha quindi un approccio a tutto tondo, che pone l'accento sia sull'innovazione che sui cittadini e sul mercato, tenendo conto delle crescenti esigenze di connettività dei consumatori.
Antonio Martusciello ha sottolineato la necessità di rafforzare la competitività del Vecchio Continente, in un'ottica che guarda sempre più al mercato globale.
I principali cambiamenti spiegati da Antonio Martusciello
Il nuovo Codice Europeo delle Comunicazioni sancisce di fatto un primo passo verso un futuro digitalizzato, ponendosi come strumento e fonte di nuovi diritti per i cittadini europei.
Antonio Martusciello ha evidenziato che stimolare la concorrenza e incentivare gli investimenti porterà anche a un conseguente maggior benessere sociale, a vantaggio di tutti. Il cambiamento porterà a prezzi più accessibili e alla disponibilità di una connessione che sia realmente "everywhere" ed "everytime" in tutta Europa. Una solida tutela del consumatore diviene così un ottimo indicatore anche del benessere del Paese nella sua complessità. Nella versione definitiva della Direttiva, la materia della tutela degli utenti finali conferma l'approccio di "armonizzazione massima" che porta avanti l'obiettivo di ridurre in maniera importante le divergenze nell'attuazione delle norme europee e la conseguente frammentazione normativa tra Stati membri. Esprimendo il suo giudizio complessivo,
Antonio Martusciello ha dichiarato che
"nella sua formazione definitiva, il Nuovo Codice lascia ampia discrezionalità agli Stati membri nell'allocazione delle competenze settoriali. Una circostanza da valutare con attenzione al fine di evitare, in sede di trasposizione, inevitabili rischi di frammentazione delle prerogative delle ANR indipendenti, potenzialmente dannosi ai fini del consolidamento del mercato interno".