Il progetto pop che unisce la frizzante cantante ad una delle colonne portanti del mondo dello spettacolo in Italia, racconta senza filtri l’imbarazzismo, un angolo emotivo e sociale che abita il limbo incastrato fra imbarazzo e razzismo.
«Il progetto nasce, grazie ai social, da un incontro casuale tra una cantante e un autore. Entrambi non sapevamo nulla l’uno dell’altra e dopo una breve chiacchierata telefonica, abitando io e lui in luoghi differenti, con l’intuizione che si percepisce da un semplice dialogo, abbiamo deciso di incontrarci artisticamente, non sapevamo cosa potesse nascere da lì a poco. All’inizio di un percorso artistico tra autore/produttore artistico e co-autrice/interprete è essenziale individuare il mondo musicale che ruota intorno ad entrambi e capire se la fusione tra vari generi musicali può dar luce a una formula vincente, ad un vestito, che una volta indossato possa determinare la personalità, lo stile di un artista, senza paura di rischiare o rinunciare a sfumature che per natura esistono. Nasce così l’Imbarazzismo scritta a quattro mani da me e Raffaele Andrea Viscuso». Roberta Marten
L’imbarazzismo è l’attimo precedente l’imbarazzo che può sfociare in varie forme di razzismo, a volte non esternate, altre sì, a volte positive, altre no.
Se il razzismo è il pensiero negativo fatto già forma e sostanza, e l’imbarazzo è un sentimento borderline che può suscitare anche sensazioni positive stimolando la curiosità “buona”, l’imbarazzismo è invece quel tassello che resta in limbo fra questi due stati emotivi prima di prendere una direzione ben precisa.
Imbarazzismo è una canzone pop che suona perfettamente anche in chiave acustica grazie alla sua semplicità innata rivestita di un colore carismatico che le conferisce una personalità vincente. Il non plus ultra del pezzo è la partecipazione di Mauro Plati Coruzzi:
«Da tempo mi sarebbe piaciuto incontrare Mauro Coruzzi e l’Imbarazzismo era l’argomento adatto da proporre, immaginavo una collaborazione artistica, un video…tramite un amico, eravamo riusciti a sottoporre il brano alla sua attenzione. Nonostante dubbi e perplessità, mentre ero a Budapest mi è arrivata l’inaspettata notizia per cui Mauro Coruzzi fosse interessato al progetto, ero felicissima e onorata! Ci vediamo, una sera, dopo la diretta del programma che attualmente conduce su RTL102 5 e beh, due giorni successivi dall’incontro eravamo in studio a registrare la voce di Mauro. Il Massive Arts è uno tra gli studi più noti in Italia e Mauro in breve tempo, con una voce senza trucco e inganno, ha registrato tutta la parte che desideravo cantasse. Il mese successivo alla registrazione, dopo alcuni incontri tra noi e la regista Illy Colzani abbiamo iniziato ufficialmente le riprese del videoclip. L’idea di Mauro virava intorno all’incontro tra lui e una donna in carriera, sicura di sé, elegante e incurante del giudizio altrui, con le scarpette rosse, sempre in movimento tra i luoghi simboli di Milano (anche la terrazza che ha ospitato i Beatles nell’unico concerto che “I 4 ragazzacci” hanno fatto in città). La storia delinea l’atteggiamento, lo stupore, l’attenzione, lo scambio di sguardi tra sconosciuti, attimi e gesti continui tra persone che si incontrano e danno forma all’Imbarazzismo». Roberta Marten
BIO
ROBERTA MARTEN, canta da quando ha tre anni. La prima proposta discografica avviene nel 2003 quando Roberta realizza un intero album tributo a Lucio Battisti con la collaborazione di Pasquale Panella e del trio vocale Equivoci. Il progetto è stato ideato da Franco Zanetti e prodotto e distribuito, grazie a Rudy Zerbi, da Sony Bmg.
L’album ottiene ottimi consensi dalla critica guadagnando il terzo posto al prestigiosissimo premio Luigi Tenco, aggiudicandosi così l’ingresso in classifica sin dalla prima settimana di uscita. Il disco viene promosso al Tg1, Rai2, Rete4 e Video Italia conquistando le pagine delle maggiori testate giornalistiche quali il Corriere Della Sera, La Repubblica, GQ, MAX, Tv Sorrisi e Canzoni.
Nel 2007 calca il palco di Sanremo con Milva in qualità di corista gospel. Nel 2009 viene invitata personalmente da Paola Iezzi (del duo Paola&Chiara) a partecipare ai Raccomandati su Rai1.
Successivamente Roberta si dedica all’intensa attività live in Italia e all’estero, collaborando con artisti del calibro di David Laudat, coach singer di Spice Girls e Take That.
La cover in versione acustica della nota hit anni ‘80 “Shattered dreams”, già rifatta da Roberta in versione dance, è diventata nel 2013, per la durata di tre mesi durante lo stacchetto iniziale, la sigla del programma televisivo L’eredità di Carlo Conti. Nel 2015 grazie a Lucio Fabbri registra i cori della canzone di Mika, Good Guys.
Nel marzo 2017, rappresenta l’Italia a Miss International Queen in Thailandia, la manifestazione più importante al mondo per le persone transgender, vincendo il Best Talent Award. L’evento è stato sponsorizzato da Air Asia, AXA assicurazioni e documentato dalla CNN.
Nell’estate 2017 si esibisce in qualità di ospite/cantante nei seguenti Pride:
BOLOGNA, UDINE e RIMINI. Successivamente, nell’agosto dello stesso anno, era l’unica performer sulla Trans Boat al mega Pride di AMSTERDAM.
Nel 2018, con Mauro Coruzzi alias Platinette incide e realizza il videoclip della canzone inedita “Imbarazzismo” scritta a quattro mani da Roberta Marten e Raffaele Andrea Viscuso, arrangiata da Francesco Musacco (Povia “I bambini fanno ohhhh”, Simone Cristicchi “Ti regalero’ una rosa”). La canzone “Imbarazziamo” è la prima di un album di dieci brani inediti in preparazione.
Contatti e social
@martenroberta (instagram)
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