Si parla spesso di ricerche scientifiche sul biologico, certo esse,
prese singolarmente, sono parziali ma con una valutazione globale ci si rende
conto che il cibo biologico è per sua stessa natura di alta qualità.
E’ un cibo saporito e ricco di elementi salutari, i bambini che
fanno consumo di prodotti biologici non hanno nel sangue residui di pesticidi
al contrario dei prodotti convenzionali, le mamme che mangiano biologico non
trasmettono questi residui ai figli in grembo e che stanno allattando, non si
espongono a potenziali tossine microbiche e a tanto altro ancora.
Per quanto riguarda i prodotti trasformati, gli additivi
autorizzati con il biologico sono solo poco più del 10% nel cibo convenzionale.
Il cibo biologico, dunque, nutre rispettando il benessere del nostro organismo.
Mettiamo in evidenza che il biologico è prodotto nel rispetto
della terra, dell'ambiente, degli animali e degli agricoltori. Questo valore
aggiunto alla qualità del cibo si può definire “qualità etico-sociale”.
La consapevolezza di consumare cibo sano e nutriente ha in più il
bonus di essere apposto con la coscienza, cambiando lo stile di vita di un
mondo super sfruttato e inquinato.
Altro aspetto da tenere presente è che alimentarsi non è solo
mangiare ma introdurre nel nostro organismo scintille di sensazioni come
dolcezza, fragranza, sapori che divengono nutrimento per l'anima.
Assaporare buona cucina, come fruire di altri piaceri, osservare
un bel paesaggio, ascoltare buona musica, ammirare un'opera d’arte, sono un
modo per farci stare bene e divenire più spirituali. Esempio evidente di questa
teoria è come la ricerca provi da anni a spiegare che due cardini
dell'agricoltura convenzionale, i nitrati, cui dobbiamo l'infertilità della
terra e i pesticidi che stanno distruggendo la biodiversità, impediscano di
completare l'azione del sole sulle piante, la fotosintesi.
Questo conferma l'equazione: cattive pratiche uguale danni
all'ambiente, uguale cattiva qualità del cibo, uguale danno alla salute.
È decisivo evidenziare, anche che un aspetto basilare della
qualità di un cibo è la sua genuinità: un nutrimento è genuino quando è
prodotto nella massima espressione delle sue potenzialità proprio grazie
all'azione dell'ambiente su esso e alle buone pratiche agricole che lo
supportano, oltre a ciò è importante che i semi non siano stati trattati, dal
punto di vista genetico, con pratiche scorrette non naturali.
Una volta qualcuno ha detto "siamo ciò che mangiamo",
parafrasando questa frase noi “mangiamo per quello che siamo”, oggi si consuma
un po' di tutto, anche cibo non sano, commettendo l'errore di far soffrire
tutti in questo modo.
Da porre l’accento che quest’abitudine di accontentarsi sta piano
piano scemando, si nota vedendo l'aumento delle aziende che producono a
chilometro zero frutta e verdura biologica.
A oggi, tantissimi, anche sposando le nuove tecnologie, vendono su
web organizzando anche servizi di consegna a domicilio verdura e spesso
operano in filiera con altre realtà biologiche per fornire prodotti integrativi
come riso, frutta e verdura che magari in autonomia non producono proprio
perché la coltivazione biologica richiede attenzione e amore per il prodotto
della natura rendendo così impossibile fare tutto in solitaria.
Speriamo, dunque, che l'epoca del tutto e subito a scapito della
qualità alimentare sia finita e si ritorni alla stagionalità e ai sapori
originari di frutta e verdura cresciute in armonia con l'ambiente, gli animali
e l'agricoltore.