Quello dei calcoli renali è un problema che riguarda tantissime persone di tutte le fasce di età. Si presentano come un dolore continuo e lancinante all'altezza del fianco (destro o sinistro in base a dove si trova il calcolo) che può durare anche diversi giorni.
Per definizione un calcolo renale è un minuscolo agglomerato di cristalli che formano il tipico sassolino
che causa dolore nel momento in cui deve attraversare il rene, per poi
incanalarsi all'interno dell'apparato urinario ed essere espulso.
Perché si formano i calcoli renali?
I calcoli si formano in quanto può esserci innanzitutto una
predisposizione da parte del soggetto, ma influisce in gran parte anche quella
che è la nostra alimentazione. Vi
sono infatti determinati cibi che concorrono maggiormente alla formazione dei
calcoli, e tra questi sicuramente quei prodotti che possono contenere della
terra quali i pomodori, insalata, spinaci, barbabietole ma anche prodotti quali
tè verde, cacao in polvere, frutta secca.
Come prevenire la formazione di calcoli?
Per evitare che i calcoli riescano a formarsi, è importante
ricordare che le urine vanno tenute sempre in una situazione cosiddetta di sottosaturazione, il che significa che
esse devono essere ben diluite e possono esserlo se la nostra idratazione
quotidiana raggiunge almeno i due litri
d'acqua al giorno.
È importante dunque prendere questa buona abitudine se non
l'abbiamo già, ed in questa maniera le possibilità che i calcoli renali possano
ripresentarsi diminuiscono drasticamente. Anche se non si avverte la necessità
di bere, e dunque non si avverte la sete, bisogna ugualmente ricordare di bere
almeno due litri d'acqua al giorno per diluire bene l'urina e fare in modo che
i microcristalli non abbiano l'opportunità di unirsi e solidificarsi dando
origine a quelle piccole pietre che comunemente chiamiamo "calcoli".
Nel caso di soggetti frequentemente interessati da calcoli
renali, può essere utile parlare con il proprio medico e prevedere delle ecografie di controllo periodiche nel corso
dell'anno, per verificare la presenza di eventuali calcoli in fase di
formazione ed intervenire anticipatamente per distruggerli evitando così di
arrivare alla fase più acuta.
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