Servizio gratuito per comunicati stampa e comunicazioni di marketing, Uno degli ingredienti per il raggiungimento di una buona posizione nei motori di ricerca.
Un brano che viaggia fra pop cantautorale e teatro-canzone vestendosi di sarcasmo ed ironia.
“Gioconda” è un pezzo che trae ispirazione dalla vita degli uomini in cerca sempre di nuove esperienze con le donne:
«L’idea mi è venuta un giorno mentre passeggiavo per il centro di Roma sul susseguirsi di tante scene e di tante immagini che mi riportavano sempre sullo stesso punto: l’atteggiamento “provolone” del maschio marpione. Con ironia rappresento poi la donna, preziosa e maliziosa, proprio come la Gioconda, il ritratto più celebre della storia. Con sarcasmo invece raffiguro l’uomo nelle vesti di un serpente che studia la sua preda, morde, colpisce e fugge”.Pallotta
La tematica trattata si fonde con la musica in una sorta di commedia tra pop e teatro/canzone.
Il singolo è stato prodotto, realizzato, registrato ed arrangiato da Davide Maggioni presso Archimede studio, e anticipa l’uscita del nuovo disco che è in fase di lavorazione.
Autoproduzione
BIO
Maurizio Pallotta (cantautore / autore) nasce in Abruzzo, a Castel di Sangro, nel 1991. Figlio di ristoratori con la passione innata per la musica, cresce con la consapevolezza che nella vita, oltre il corpo, è necessario nutrire anche l'anima. Lui lo fa fin da bambino, quando, a soli 6 anni, scappa dal ristorante di famiglia per andare a cantare nei locali fino a tardi. Ma la musica non è solo passione e talento, ma anche studio, costanza e sacrificio. Per questo inizia il suo percorso artistico studiando canto lirico e musica classica con il suo primo maestro Piero Mazzocchetti. Negli anni, frequenta diverse accademie e scuole di musica e di canto, raccogliendo l'approvazione e la stima di autori del calibro di Giorgia, Giuliano Sangiorgi, Andrea Bocelli ed Edoardo Vianello. Nel 2012, a soli 21, si trasferisce a Roma e sfrutta tutte le possibilità che la capitale dello spettacolo gli offre perfezionandosi, oltre che nel canto, anche nella recitazione con Paola Tiziana Cruciani. Conosce Edoardo Vianello, che con la sua grande professionalità e umanità, gli insegna a sentire la musica non solo come tecnica, ma anche come linguaggio emotivo.
L'incontro con Edoardo Vianello e Mariano Perrella, dà inizio ad un sodalizio artistico che si conclude con un vero e proprio attestato di stima quando lo stesso Vianello diventa il produttore del suo primo disco “Non si può perdere sempre” di cui Maurizio ha curato ogni aspetto, seguito dal suo amico e direttore artistico Muzio Marcellini. La musica di Maurizio Pallotta restituisce il mix di esperienze, sapori ed atmosfere che l'hanno reso l'artista e l'uomo che è oggi: un esponete della musica italiana con la passione per la musica cantautoriale dal pop al latino, con ironia ed intenzione teatrale senza mai tralasciare la forza della melodia italiana.
“Ti darò un perché/che ti riporti da me”. Questi sono alcuni versi del ritornello che riassumono perfettamente il senso dell’intera canzone. Il brano si pone infatti come un racconto autobiografico che si sofferma sulle colpe commesse da un uomo nel proprio percorso di vita davanti a se stesso e alla donna amata. Come tutte le persone che si ritrovano a riconoscere gli errori del passato, il protagonista si rende conto di aver buttato via molto tempo. Ma non si ferma alla constatazione degli errori passati, si promette di cambiare rotta, di divenire un uomo migliore, poiché non può accettare di spegnersi senza averci almeno provato. Dal punto di vista dell’arrangiamento la canzone presenta sonorità elettroniche, inserendole nel contesto pop-rock attuale. I suoni digitali si mescolano a una batteria acustica e alle chitarre distorte. La produzione artistica è di Davide Maggioni.
L’idea dei “Baruffa” è quella di portare in musica le esperienze di vita quotidiana dei componenti, vissute direttamente o indirettamente. Questioni amorose, piccole incomprensioni, inghippi quotidiani, le più piccole preoccupazioni, tutto ciò che in qualche modo può riempire le giornate. Tutto ciò descritto senza troppa serietà, spesso in chiave autoironica. Lo stesso nome “Baruffa” non nasce da alcuna necessità di lanciare un messaggio. Non è altro che il nome di un bar che i componenti hanno frequentato abitualmente per un periodo.
Il sound dei Baruffa cerca di coniugare la canzone pop-italiana con sonorità che richiamano sia l’elettronica, che il rock.
Autoproduzione
BIO
“Baruffa” è il nome del progetto che nasce nell’estate del 2016 da Emanuele Rossi (voce), Enrico Da Rù (chitarra) e Marco Marabese (tastiere e sintetizzatori). “Baruffa” è il nome del bar in cui il gruppo nel periodo di formazione si ritrovava abitualmente. I tre venivano da un’esperienza condivisa di band durata più di quattro anni, in cui hanno scritto canzoni e suonato dal vivo, prevalentemente tra Padova e Rovigo. Nel settembre del 2016 il loro manager, Cristian Gallana, li presenta al produttore Davide Maggioni. Da quel momento è iniziata una collaborazione con lo stesso che continua tutt’ora. Nel 2017 si piazzano fra i 145 finalisti di Area Sanremo con il singolo “Ti darò un perché”. È prevista la pubblicazione di un EP per il 2018.
I “Baruffa” sono:
-Emanuele Rossi, 27 anni, di Monselice (PD), studente di Giurisprudenza
-Enrico Da Rù, 27 anni, di Solesino (PD), professore di Italiano, Storia e Geografia alle scuole medie
-Marco Marabese, 27 anni, di Villanova del Ghebbo (RO), studente di Sassofono al Conservatorio
Vibrazioni rock e patchanka condite da un vestito gipsy creano il mix perfetto che identifica il nuovo progetto dell’eclettico gruppo musicale.
Il singolo “La mia ciurma”, con musica scritta da Luigi Tarantino e Marco Giaffreda e testo di Luigi Tarantino è frutto della sperimentazione musicale di diversi generi. Rock, gipsy e patchanka si fondono per dare vita ad un sound di forte energia.
Il testo è metaforico e tutto da interpretare. Vuole, in parte, essere una critica nei confronti di chi esercita il proprio potere sulla società, società alla perenne ricerca di una guida al punto da assecondarne ogni richiesta e da lasciarsi indottrinare, al punto da accontentarsi di vivere una vita così come il sistema impone, pur consapevole di lasciare al sistema stesso i frutti del proprio lavoro e delle proprie fatiche. La critica è estesa, però, anche a chi subisce il potere del sistema. A chi è impotente ed incapace di prendere in mano il proprio destino e continua a lamentarsi di una vita stereotipata e difficile, senza però fare nulla per cambiare e per cambiarla.
Il singolo è estratto dall’album “Mistura”. Il titolo dell’album è stato scelto perché fortemente rappresentativo dell’identità della band. In parte, ne riprende il nome diventando una sorta di “biglietto da visita” in qualità di primo lavoro discografico, in secondo luogo identifica la varietà di stili musicali proposti.
L’album rappresenta infatti quasi una sintesi delle varie influenze artistiche collezionate in sei anni di lavoro e rese assolutamente personali fino a rendere riconoscibile il sound della band.
Line-up: Marco Giaffreda (Vox and Guitar), Luigi Tarantino (Accordion and Vox), Valeria Marulli (Vox), Federico Pecoraro (Bass), Alberto Manco (Drums), Ylenia Giaffreda (Violin), Antonio De Rosa (Trumpet), Edoardo Albanese (Guitar).
Autoproduzione
Radio date: 1 dicembre 2017
Pubblicazione album: 21 dicembre 2017
BIO
Nel 2011 dei musicisti dalle più svariate influenze musicali decidono di formare una band, perché accomunati da una sola grande passione: l’amore per la musica. Nascono così i MISTURA LOUCA, un viaggio musicale tra colori e sonorità della Patchanka. La traduzione letterale del nome della band, “miscuglio pazzo”, esprime al meglio la grande varietà di stili musicali proposti negli spettacoli della band, tra cui: reggae, punk, ska e gypsy punk, non tralasciando anche qualche sonorità popolare della Grecìa salentina. Le esibizioni del gruppo si contraddistinguono per una forte carica energetica ed un Sound a 360° che rendono ogni concerto una vera e propria festa. Nei suoi numerosi live la band, formata da otto elementi, trasmette qualcosa di originale ed innovativo al pubblico, che diventa sempre più numeroso, collezionando consensi e critiche in lungo e in largo per la Puglia e non solo. La band di giovani ragazzi, dopo essersi “fatta le ossa” suonando dal vivo un po’ ovunque (dai pub alle feste in piazza, da quelle universitarie ai centri sociali), si è esibita nelle più importanti location e feste salentine fra cui il Postepay Parco Gondar ed in numerosi festival in tutta Italia come "Collisioni Festival" a Barolo, "Aria di Friuli Venezia Giulia" in cui è stata selezionata fra i vincitori del Progetto Giovani, e tanti altri. Forte della propria esperienza la band ha in pochi anni trovato una ben definita identità artistica, intraprendendo così un processo di personalizzazione che l'ha condotta ad aprire il concerto di Tonino Carotone nel 2016 e quello di Mannarino nell'estate del 2017. Quest’anno segnerà anche l’uscita del primo lavoro discografico dal titolo “Mistura” prevista per dicembre, composto esclusivamente da brani inediti. L’album della band è stato però preceduto da vari singoli. L’ultimo inedito, lanciato nell’estate del 2017, è "Il Meridionale" preceduto da "Cosa ti Resta" (2016), “L’Essenza” (2015) e “Move in Time” (2014).
Suoni americani ed echi nordeuropei fanno da cornice ad un testo che descrive ironicamente la figura femminile all’interno di un rapporto sentimentale.
Particle physics svela una donna che cerca, un po’ per scherzo e un po’ sul serio, di razionalizzare l’amore, come fosse calcolabile e riducibile a una formula matematica, affinché neppure una particella vada sprecata. Il brano è caratterizzato da harmonium, violino e dalle cornamuse assai evocative diSimone Lombardo, suoni acustici ideali per descrivere la parte più umana, che si mescolano agli strumenti elettrici creando un pacifico, ma energico contrasto con il riff della chitarradi Marco Rovino (che qui simboleggia la razionalità e la certezza quasi matematica della ripetizione).
Certamente in questo brano si può sentire l’influenza di quel folk rock d’oltremanica a cui Chiara Giacobbe si è sempre ispirata (The Waterboys, The Pogues, The Clash). Il testo deve essere letto con ironia, come fosse l’insieme di vaneggiamenti di una donna un po’ stanca di provare amore non corrisposto e che, come in una sit com, passa al piano B più assurdo che possa esserci…calcolare la formula per la “conservazione delle particelle d’amore”.
Le voci del brano sono state registrate presso il Teatro Vittoria di Pennabilli dall’ ingegnere del suono Franco Fucili, i violini e gli altri strumenti sono stati registrati presso lo studio Suoni E Fulmini di Rivalta Bormida, ovvero il campo base degli Yo Yo Mundi (band con la quale Chiara collabora da qualche anno) dall’ingegnere del suono Dario Mecca Aleina e con la costante presenza (e consiglio) di Paolo Archetti Maestri, leader degli Yo Yo Mundi e Eugenio Merico, batterista degli Yo Yo Mundi.
Chiara Giacobbe è una musicista versatile che collabora e ha collaborato con molti musicisti e gruppi sia italiani e sia stranieri, tra i tanti ricordiamo per primi gli Yo Yo Mundi anche perché, Chiara, fa parte ormai da anni e in pianta stabile della line up della band ed ha partecipato alla realizzazione del fortunato ultimo album Evidenti Tracce Di Felicitàsuonando il violino in diverse tracce, arrangiando tutte le parti di archi e contribuendo alla scrittura delle musiche della title track e poi a seguire Richard Lindgren (fa parte della sua band italiana, ha inciso e arrangiato Malmostoso), Jesse Terry, Paolo Bonfanti (che ritroviamo anche tra gli ospiti del CD), Gnola Blues Band e moltissimi altri.
ETICHETTA: Sciopero Records
Pubblicazione album: 15 settembre 2017
BIO
Chiara Giacobbe suona il violino, l’armonium, è cantante e songwriter.Diplomata al Conservatorio di Alessandria sotto la guida di Elisabetta Garetti (primo violino dell’orchestra del teatro Carlo Felice di Genova), ha, in qualità di assistente, lavorato con la prof.ssa Garetti presso il Conservatorio di musica A. Vivaldi di Alessandria e collabora continuativamente nell’ambito dei corsi di perfezionamento tenuti dalla stessa. Nella primavera del 2005 vince l’audizione e la borsa di studio, presso la “Fondazione Academia Montis Regalis” (Mondovì, CN), utili a frequentare il Corso di Specializzazione ad Orientamento Filologico, tenuto dal maestro Mangiocavallo.
Inoltre, nel 2008, crea il “Laboratorio ElettroAcustico”, un’orchestra giovanile molto moderna. Il progetto prende vita dal desiderio di avvicinare generi e strumenti diversi; i ragazzi che prendono parte al laboratorio, collaborano con professionisti, sperimentando i diversi e possibili impieghi degli strumenti classici all’interno della musica “non classica”. Negli ultimi anni, i ragazzi si sono applicati a fondo per creare eventi culturali e artistici di livello. Ha militato in diverse formazioni folk-rock e roots italiane; tra tutte i Lowlands, con i quali ha inciso due dischi e un ep acustico, due tour inglesi e uno irlandese, ottenendo riconoscimenti e recensioni presso riviste del settore e passaggi in importanti radio italiane e straniere. E’ impegnata in concerti dal vivo, in studio di registrazione e come arrangiatrice con diversi gruppi e solisti (Jesse Terry, Will T. Massey, Richard Lindgren, Gnola Blues Band, Rigo Righetti, Paolo Bonfanti).
È, inoltre, parte della line up degli Yo Yo Mundi e ha lavorato all’arrangiamento e registrazione degli archi sull’ultimo lavoro della band (Evidenti Tracce Di Felicità). Dal 2012 decide di concentrarsi su di un carriera solista rilasciando l’ep acustico Ready To Go (Rigo Records) e tenendo una lunga serie di concerti in Italia e in Inghilterra. Nel 2013 fonda la “Chiara Giacobbe Chamber Folk Band”.
Difficile definire il genere di appartenenza della band e del suo suono, sospeso tra musica americana e echi nordeuropei; un folk-rock arricchito da qualche sfumatura di blues, musica folk da camera (come la definì il giornalista Paolo Vites); un suono che mischia tradizione e rivisitazione senza mai rimanere ancorato ad uno specifico linguaggio musicale.
La Chiara Giacobbe Chamber Folk Band è Voce e violino: Chiara Giacobbe, Chitarre: Alessandro Balladore/Gianluca, Vaccarino/Alessandro Diaferio, Batteria: Eugenio Merico, Piano/organo/Harmonium: Andrea Negruzzo, Basso: Rino Garzia/Andrea Cavalieri.
Il singolo è tratto da “Tutto bene”, il nuovo disco della cantautrice toscana con la produzione artistica di Zibba.
Giulia Pratelli omaggia un pilastro del suo mondo musicale di riferimento in una cover a cui conferisce una nuova veste elettro-acustica sfumata da toni più scuri è più malinconici: «… come il ricordo dell’estate passata, come la voglia di perdersi al mare in un giorno d’inverno».
Vento d'estate, singolo in uscita il 20 ottobre, sarà accompagnato da un video diretto da Megan Stancanelli, che rappresenta alla perfezione l'atmosfera della canzone omaggio.
“Tutto bene”, pubblicato dall’etichetta Rusty Records vede la produzione artistica del cantautore Zibba. I testi sono di Giulia Pratelli e Marco Rettani, tranne che in “Vento d’estate” cover tratta dal brano cantato da Max Gazzè e Niccolò Fabi. Le musiche sono di Giulia Pratelli.
Le tracce sono state registrate da Simone Sproccati presso i Crono Sound Factory di Vimodrone (MI),mixato da Riccardo Parravicini presso MaM Recording Studio di Cavallermaggiore (Cuneo), masterizzato da Andrea de Bernardi presso Eleven Mastering Studio di Busto Arsizio (Varese). La grafica è curata da Davide Incorvaia. Foto di Giorgia Borneto.Edizioni Musicali Rusty Records/Museo dei Sognatori.
Dicono di Giulia Pratelli
«Tutto Bene è un gran bel disco pop italiano che […] in più di un’occasione ha giocato carte davvero interessanti, capaci di segnare il passo». Full Song
«Ecco il nuovo disco di Giulia Pratelli Tutto Bene, seppur giovane la sua carriera è già ricca di soddisfazioni». Musical News
«Dolce e intimo, per molta parte assolutamente fresco e rigenerante». Blog Music
«Un bellissimo pop d’autore che si pregia della collaborazione in produzione di Zibba». Loud Vision
«Bellissimo questo nuovo disco di Giulia Pratelli […] troviamo la delicatezza del pop d’autore al femminile e qualche interessante arrangiamento diverso dal solito canone pop». Blog Della Musica
«Un disco che ancora una volta porta in contatto lo scenario pop italiano alla dimensione cantautorale con quell’invincibile gusto per i dettagli che solo una donna sa esprimere». 100 Decibel
«Il bello di questo Tutto bene – con la produzione artistica di Zibba – restituisce bellezza nei suoni e quel certo modo di dire le cose sfruttando il potere salvifico delle assonanze». Sound Contest
«Un gioiellino intimo, delicato e complice. Undici canzoni che si dipanano morbide, su parole poetiche cantate soavemente da una voce duttile e precisa». Grandi Palle Di Fuoco
«Bellissima voce incastonata nelle melodie più sicure. I suoni sono decisi e di carattere». DeaPress
«Nessuna ambizione di innovazione ma solo tanta personalità artistica che gode anche di ottima scrittura e buon gusto». TV Numeri Uno
«Giulia Pratelli in questo disco sembra essere proprio naturale […] non a caso musica e testi sono tutti suoi, elemento da sottolineare in un Paese di interpreti dalla voce corpulenta e l’aspetto piacente». Clap Bands Blog
«Un disco onesto e sincero che parla schiettamente al cuore ed al ricordo che si cela in esso». Onda Musicale
Radiodate: 20 ottobre 2017
Etichetta: Rusty Records
BIO
Giovane cantautrice toscana, Giulia Pratelli ha più volte attirato l’attenzione di grandi artisti quali Fiorello, Marco Masini, Enrico Ruggeri. Ha vinto diversi premi e riconoscimenti: Premio Castelletto 2008, secondo posto e premio F.I.O.F.A. al Golden Disc 2008 (oltre a premio Radio Stop e il premio della critica giornalistica de "Il Tirreno"), premio della critica al Discanto 2008, premio della critica al Gran Galà Discanto 2011, primo posto al Festival di Ghedi Cover 2009, terzo posto al Festival Città del Palladio 2010. Nell'estate 2009 è in tour con Gatto Panceri come supporter. Nello stesso periodo inizia una collaborazione con il musicista, arrangiatore e produttore Valter Vincenti (Loredana Bertè, Ornella Vanoni, Paola Turci, Mogol, Mario Lavezzi), a cui affida la direzione artistica del suo primo album “Via!” (maggio 2012 – Rosso di Sera/EMI). Nell’estate 2011 vince il concorso “T Rumors” e partecipa alla compilation della manifestazione con due inediti: “Una margherita viola” e “Davanti a un caffè”, per l’occasione suonati e ri-arrangiati da Ferruccio Spinetti (Musica Nuda, Avion Travel). Nel 2013 pubblica due nuovi singoli, arrangiati da Marco Adami: “Piccole Donne”, scritto da Grazia Di Michele, e “Cartoline”. Nello stesso anno partecipa al tour “La mia storia…piano e voce” di Marco Masini, che la sceglie come ospite di ogni serata in tutta Italia. Nel Gennaio 2014 pubblica un’inedita versione di “Ah che sarà”, nella quale è accompagnata solamente dal bassista Luca Pirozzi. Nello stesso periodo approda all’EdicolaFiore, dove Fiorello la accoglie con grande entusiasmo. Giulia diventa parte del cast e da tre anni partecipa ai live show di Fiorello in diretta dall’Edicola, ora trasmessi su SkyUno e Tv8. Nel Luglio 2014 pubblica il singolo “Scegli il meglio” feat. Violapolvere (band pop-rock), che porta le firme di Enrico Ruggeri e Luigi Schiavone. Il 1° gennaio 2015 si esibisce nello spettacolo “Let It Beatles” a Lucca, che omaggia l’Anniversario dei 50 anni del tour dei Beatles in Italia. Il 31 gennaio la replica con un fantastico tutto esaurito. Comincia poi, sul suo canale YouTube, un appuntamento settimanale con “Musica in camera…”, dove reinterpreta grandi successi della musica italiana e internazionale, con un'ottima risposta del pubblico. Il 20 Giugno 2015 si esibisce a Firenze al concerto dedicato al World Refugee Day, insieme a Elisa, Piero Pelù, Bandabardò, Brunori Sas. A luglio 2015 partecipa all'evento "Serenata per Roma" ("Roma incontra il mondo"/Villa Ada) insieme a Dolcenera, Enzo Gragnaniello, Luca Madonia, Stag, Erica Mou. In questa occasione, Giulia duetta conZibba e da qui ha inizio una solida collaborazione: al momento è impegnata nella produzione del suo secondo album, con la partecipazione e sotto la direzione artistica dello stesso. Nel frattempo Giulia ha completato gli studi in Giurisprudenza, presso l'Università di Pisa, con il massimo dei voti. Il 13 gennaio 2017 esce il singolo "Dall'altra parte delle cose", primo brano che preannuncia il nuovo lavoro in studio. Il 12 maggio 2017 esce l'album "TUTTO BENE”, sotto la direzione artistica di Zibba. Il 20 ottobre esce “Vento d’estate”, nuovo singolo di Giulia, cover omaggio del noto brano di Fabi/Gazzè e terzo singolo estratto da “Tutto bene”.
POESIA | NARRATIVA | SAGGISTICA | TEATRO | CINEMA | MUSICA
L’associazione culturale Il Camaleonte di Chieri (TO) bandisce la XVII Edizione del Premio InediTO -Colline di Torino 2018, concorso letterario punto di riferimento in Italia tra quelli dedicati alle opere inedite. Il premio ha l’obiettivo di scoprire e valorizzare autori esordienti e non, di ogni età e nazionalità, ed è l'unico nel suo genere a rivolgersi a tutte le forme di scrittura (poesia, narrativa, teatro, cinema e musica e da questa edizione anche alla saggistica), in lingua italiana e a tema libero. Grazie al montepremi di 6.500 euro i vincitori delle sezioni Poesia, Narrativa-Romanzo/Racconto e Saggistica ricevono un contributo alla pubblicazione con editori qualificati o la casa editrice Il Camaleonte Edizioni collegata al premio, e partecipano a fiere, festival, rassegne letterarie, mentre i vincitori delle sezioni Testo Teatrale, Cinematografico e Canzone un contributo per la messa in scena, le riprese video e la diffusione radiofonica. In questi anni hanno aderito alla pubblicazione, tra gli altri, gli editori Ladolfi, Raffaelli, La Vita Felice, Fernandel, CartaCanta, LietoColle e La Scuola di Pitagora (mentre sono stati interessati, tra gli altri, Mondadori, Einaudi, Giunti, Longanesi, Guanda, Sellerio, Salani, Adelphi, Neri Pozza). Con InediTO si diventa quindi editi e si può ambire a vincere altri concorsi, come testimoniato dai tanti autori lanciati in queste edizioni.
Il concorso talent scout che accompagna gli autori nel mondo dell’editoria e dello spettacolo, ha coinvolto in queste edizioni migliaia di iscritti (ben 628 e 687 le opere pervenute nell'ultima edizione, un record assoluto) da tutta Italia e dall’estero (Usa, Europa, Australia, Asia), a conferma della dimensione sempre più internazionale acquisita. Il prestigio è caratterizzato dalla qualità delle opere premiate, dal riscontro dei media e dalle personalità che hanno formato il Comitato d'Onore e che hanno ricoperto il ruolo di presidenti e di giurati (tra i quali Giorgio Conte, Umberto Piersanti, David Riondino, Francesco Baccini, Davide Ferrario, Paola Mastrocola, Luca Bianchini, Andrea Bajani e Morgan). Il Premio è diretto da Valerio Vigliaturo, presidente dell’associazione Il Camaleonte, mentre la giuria, presieduta dal poeta Davide Rondoni, sarà formata da: Paolo Lagazzi, Margherita Oggero, Cristiano Godano (Marlene Kuntz), Valter Malosti, Melania Giglio, Tommaso Cerasuolo (Perturbazione), Paolo Di Paolo, Enrico Remmert, Linda e Gaia Messerklinger, Matteo Bernardini, Arianna Porcelli Safonov, Giovanna Ioli, Paola Baioni e dai vincitori della scorsa edizione. Il bando scadrà il 31 gennaio 2018, mentre la premiazione si terrà a maggio in occasione del Salone del Libro di Torino e a Casa Martini di Pessione-Chieri, storica sede della Martini & Rossi, con il coinvolgimento delle città aderenti e di ospiti illustri (tra i quali hanno partecipato nelle scorse edizioni Franco Branciaroli, Alessandro Haber, Eugenio Finardi, Rita Marcotulli, Arturo Brachetti, Red Ronnie e Lella Costa).Mentre, in collaborazione con il Salone Off, sono stati ospitati a Chieri gli scrittori Marc Augé e Andrea Vitali.
Il premio è inserito da diverse edizioni nella manifestazione Il Maggio dei libri promossa dal Centro per il Libro e la Lettura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e ottiene il contributo della Regione Piemonte e della Città di Chieri, il patrocinio della Città Metropolitana di Torino, delle città di Torino, Moncalieri, Chivasso e Alba (CN); il sostegno di Legacoop Piemonte, la sponsorizzazione di Aurora Penne e il patrociniodellaCamera di commercio Torino. I partner sono il M.E.I. (Meeting delle Etichette Indipendenti) di Faenza, Film Commission TorinoPiemonte,il Centro di Poesia Contemporaneadi Bologna, Assemblea Teatrodi Torino,il Festival di Letteratura “I luoghi delle parole” di Chivasso (TO), il Festival di Poesia “Parole Spalancate” di Genova, il Festival “Borgate dal Vivo”, l’agenzia L’Altoparlante, nonché da questa edizione la piattaforma digitale eMemory, la rivista «Carie Letterarie» e il prestigioso Premio Lunezia. Media partner sono «Leggere:tutti», «Torino Magazine», «News Spettacolo», «RadioLibri», «Radio GRP» e «Quotidiano Piemontese». Inoltre, è gemellato con il concorso letterario U.G.I.(Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini, cui sarà devoluto parte del ricavato delle iscrizioni).
Il bando potrà subire integrazioni durante il suo svolgimento.
Per quanto non previsto dal Regolamento le decisioni
Tenutasi in occasione del Capital Markets Day 2017 di Londra, la presentazione del piano strategico di Enel per il prossimo triennio si è concentrata su obiettivi e previsioni del gruppo. L'AD Francesco Starace ha analizzato in particolare quattro aspetti: dividendi, investimenti, digitalizzazione e decarbonizzazione.
Capital Markets Day 2017: Francesco Starace presenta a Londra il piano strategico 2018-2020 di Enel
Nel corso dell'incontro a Londra con gli analisti, Francesco Starace, Amministratore Delegato di Enel, ha illustrato il piano strategico 2018-2020 del gruppo, toccando importanti aspetti correlati agli obiettivi e alle previsioni per il triennio a venire. Innanzitutto la conferma per il 2018 e 2019 della politica dei dividendi con un pay-out del 70%, traguardo verosimile anche per il 2020. Da segnalare, in particolare, l'introduzione per l'esercizio 2018 di un dividendo minimo per azione di 0,28 euro, l'importo più elevato da molti anni a questa parte. Successivamente Francesco Starace si è soffermato sugli investimenti complessivi che saliranno a 24,6 miliardi di euro tra il 2018 e il 2020, in aumento di 500 milioni di euro rispetto al piano precedente. Tali Investimenti saranno accompagnati da una strategia di semplificazione degli asset proprietari relativamente alle controllate. Enel punta inoltre a incrementare nel prossimo triennio i consumi, concentrandosi sulla filosofia della "attenzione al cliente". I numeri parlano chiaro: nel 2020 l'Ebitda del gruppo dovrà far registrare un +32% rispetto al 2017, aumentando i volumi complessivi venduti di più del 30%. A trainare sarà soprattutto il settore retail del gas e dell'elettricità.
Francesco Starace: la decarbonizzazione e la digitalizzazione di Enel
Un altro aspetto delicato toccato nel corso della presentazione del piano strategico è quello della decarbonizzazione, prevista alla Strategia energetica nazionale entro il 2025. Francesco Starace ha sottolineato come Enel "abbia la direzione" ma non le siano "stati dati gli strumenti per arrivare all'obiettivo in maniera efficace". Quello teoricamente fattibile in sette anni dipende inevitabilmente dalle decisioni di questo o del prossimo Governo. In chiusura di presentazione, l'AD si è poi soffermato largamente sulla digitalizzazione, un tema fondamentale per il gruppo. Enel investirà 5,3 miliardi di euro nel triennio 2018-2020, più di quanto previsto nel piano precedente (4,7 miliardi di euro). Questa scelta porterà a una produzione di 1,9 miliardi di incremento cumulato dell'Ebitda nel periodo, addirittura 900 milioni nel solo 2020. Numeri che fanno guardare con fiducia al futuro, come evidenziato anche dall'AD Francesco Starace, il quale ha ribadito quanto il gruppo sia "oggi un'organizzazione più redditizia, efficiente e sostenibile".
Milpres è la fonderia d’alluminio di Venegono (Varese) che con oltre 50 anni d’esperienza nel settore è in grado di realizzare componenti di assoluta precisione tramite la tecnica di pressofusione di leghe.
Milpres nasce oltre 50 anni fa a Venegono (Varese) in una delle zone più industrializzate del mondo, ai piedi delle Alpi tra Svizzera e Italia. Grazie alla tecnica della pressofusione d'alluminio e all'utilizzo di materie prime italiane, sostenibili e riciclabili, Milpres è in grado di realizzare componenti in leghe leggere di assoluta precisione e qualità, apprezzati e conosciuti anche all'estero, tanto da aver allargato il proprio business in tutto il mondo.
La pressofusione di leghe leggere: cos'è e come funziona
Milpres realizza prodotti dalla precisione unica tramite la tecnica della pressofusione di leghe leggere. Questa innovativa tecnica, sempre più utilizzata a livello industriale, consiste nel portare a temperature di fusione la materia prima, alluminio made in Italy totalmente riciclabile e certificato, per poi immetterlo in uno stampo creato appositamente secondo necessità della clientela. Una volta che il materiale si è completamente raffreddato viene estratto dallo stampo per poi essere consegnato al reparto di finitura per l'eliminazione di ogni anomali. In questo modo il prodotto raggiunge i massimi standard qualitativi ed è pronto per essere consegnato al committente. Questa tecnica permette di realizzare prodotti di forma semplice o complessa, di assoluta qualità, in breve tempo e a costi contenuti.
Le realizzazioni di Milpres e i settori di impiego
Milpres è la fonderia d'alluminio italiana conosciuta nel mondo per la qualità delle sue realizzazioni, che trovano impiego in numerosi settori: illuminazione, arredamento, automotive, industria meccanica, industria tessile e molto altro. Milpres non è una fonderia come le altre, da sempre infatti si batte per la salute dell'ambiente utilizzando solo materiali certificati e riciclabili. La fonderia ha inoltre ottenuto le rigide certificazioni ISO 9001 e ISO 14001 che assicurano il rispetto delle direttive CEE in termini di qualità e sistema di gestione ambientale, monitorando costantemente importanti parametri come emissione di rifiuti e inquinamento acustico. Per maggiori informazioni sulla fonderia, i materiali, i processi industriali o le realizzazioni rivolgiti al personale di Milpres, un professionista sarà disponibile ad assecondare ogni tua richiesta e a fornirti tutte le informazioni di cui hai bisogno.