Il farmacista di origine cinese Hon
Lik inventore delle sigarette elettroniche, le aveva ideate con
lo scopo di smettere di fumare. Oggi l'inventore delle e-cig è
milionario perchè ha venduto per 75 milioni di dollari nel 2013 il
suo brevetto all'azienda Fontem Ventures, ma purtroppo fuma ancora.
Questo particolare sembra confutare le affermazioni di coloro che
ritengono che la sigaretta elettronica non aiuti a smettere di
fumare. Nonostante ciò la Cochrane Collaboration che riunisce una
serie di esperti indipendenti, che non vengono influenzati dalle
operazioni di marketing, ha dichiarato di sostenere la diffusione
delle sigarette elettroniche.
Questi esperti hanno preso in esame
tutte le ricerche eseguite sulle e-cig. In particolare, hanno
esaminato tredici studi eseguiti tra il 2004 e il 2014, scartando
tutti gli studi firmati da ricercatori collegati alle multinazionali
del tabacco.
Dall'indagine eseguita è risultato che
le sigarette elettroniche che contengono nicotina con il passare del
tempo aiutano a smettere di fumare o comunque aiutano a ridurre il
numero di sigarette fumate.
Anche la Public Health England,
(l'agenzia del sistema sanitario inglese), ha dichiarato il suo
sostegno all'uso delle sigarette elettroniche, ritenute utili a
contrastare i danni del fumo di tabacco. In particolare, ha affermato che dai dati risulta che le
e-cig sono estremamente meno nocive per la salute delle sigarette
tradizionali. Tuttavia, la London School of
Hygiene and Tropical Medicine, ha affermato che l'agenzia del sistema
sanitario inglese ha redatto le sue dichiarazioni ricorrendo ad una
serie di 12 esperti, tra cui erano presenti dei rappresentanti di
società collegate ai produttori di tabacco.
Infatti, l'industria del tabacco ha
deciso di interessarsi del mercato delle e-cig, che ha raggiunto un
valore di ben cinque miliardi di dollari. Basti pensare che l'azienda
Lorillard ha comprato la Blu e-cig per circa centotrenta milioni di
dollari e anche la Japan Tobacco ha comprato Zandera, che vende le
sigarette elettroniche E-lites. Ma anche altre aziende produttrici di
tabacco come la Philip Morris International e la British American
Tobacco si sono buttate nel mercato delle sigarette elettroniche.
Oggi gli scienziati concordano sul
fatto che anche se la dipendenza da nicotina si deve combattere, la
nicotina come sostanza, non è molto nociva. La salute dei fumatori
viene invece compromessa dalle sostanze cancerogene prodotte dalla
combustione del tabacco (che causano il cancro alla bocca e ai
polmoni). Per questo motivo la comunità scientifica consiglia a
tutti fumatori che non riescono ad abbandonare il vizio di ricorrere
alla sigaretta elettronica, che è molto meno nociva della
sigaretta classica. In questa maniera, viene ridotto il danno da
fumo. Quindi anche se le sigarette elettroniche non aiutassero a
smettere di fumare, sicuramente ricorrendo ad esse si avrà un danno
sicuramente inferiore rispetto a quello causato dalle sigarette
classiche.
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