Il mercato immobiliare sembra essersi avviato verso la ripresa, almeno stando ai dati Istat relativi al primo trimestre 2014, con aumenti percentuali significativi per il settore compravendite (+1,3%) e dei mutui (+5%) anche se in lieve ribasso rispetto alle stime di giugno dell’Agenzia delle Entrate. Si prospettano buone occasioni immobiliari, sperando che riescano a sbloccare le compravendite e, di conseguenza, il lavoro di centinaia di notai acquisto e mutuo per acquisti prima casa, terreni e immobili in generale.
L’entusiasmo per questi dati è stato parzialmente smorzato da un calo della crescita del -3,6% nel secondo trimestre, con unica nota positiva un aumento del +3,8% per le compravendite nelle grandi città, con tante grazie dei tanti notai di Milano e delle altre metropoli del Paese.
Rimane però il fatto che, dopo un biennio di discesa delle convenzioni residenziali e commerciali da parte dei notai acquisto e mutuo di tutta Italia, finalmente si viaggia su un trend positivo. Si sono infatti registrati oltre 140.000 trasferimenti di proprietà immobiliari, di cui la maggior parte ad uso abitativo, il 6,3% ad uso economico e lo 0,6% come multiproprietà o ad uso speciale.
Anche le pratiche per ipoteche, finanziamenti e mutui mostrano un aumento, con una percentuale del 5%, con dati ancora più esorbitanti secondo le analisi dell’Abi, che nei primi 2 quadrimestri del 2014 ha registrato un +28% rispetto all’anno passato. Sono quindi ottime notizie per chi vuole comprare un’abitazione, magari rivolgendosi ad un notaio prima casa per sfruttare le agevolazioni.
Questi miglioramenti, secondo l’Istat, sono dovuti al Decreto Legge del settembre 2013 riguardante la tassazione dei trasferimenti di immobili a titolo di onere, che ha creato una diminuzione della pressione fiscale sugli atti relativi. Buone notizie anche dal lato dei prezzi immobiliari, con un -4,8% rispetto all’anno scorso.
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