Dal 2 al 4 Novembre c.m. si è tenuta per la prima volta negli ampi spazi dei padiglioni di Rho Fiera Milano la 19° edizione di Golosaria, la manifestazione dedicata al gusto nazionale a 360°, comprendente produttori storici e start up innovative, come sempre voluta e promossa da Paolo Massobrio e Marco Gatti, ideatori del libro IlGolosario.
Il tema di Golosaria 2024 è “Territori, identità e futuro”: davvero accattivante pensando alla valorizzazione delle eccellenze agroalimentari.
Borghi d’Europa ha fatto tappa a Golosaria il primo giorno, con l’obiettivo di trovare e raccontare produttori che rispecchino il loro terroir locale, sia nell’area Food ( 200 produttori) che in quella Wine (150 Cantine selezionate accuratamente da Gatti e Massobrio).
Inizialmente, è stato fatto un approfondimento sulle eccellenze della Regione Calabria, ben presente a Golosaria con diverse aziende, grazie anche al Portale del Turismo Calabria Straordinaria.
Qui, davvero succulenti salumi e carni del Salumificio Tradizionale Mandarino di Belsito (Cs), poi ottimi i prodotti ittici del Laboratorio Lucchetta Società Cooperativa di Cirò Marina (Kr) e straordinari i panificati in esposizione da parte dell’Inap (Istituto Nazionale Assaggiatori Pani con sede ad Altomonte, nel Cosentino), mentre per i vini, sicuramente degni di menzione quelli di Cantine Rombolà di Brattirò, in provincia di Vibo Valentia.
Poi, nell’Area Food interessanti i Gel artigianali di frutta ed ortaggi , sia dolci che piccanti dell’Azienda Agricola Massimo Biaggioli di Strada Romana (Viterbo) e i prodotti a base di cioccolato artigianale del Laboratorio Tosca, nato nel 1985 nell’hinterland di Cremona.
Invece tra le etichette vinicole presenti nell’area wine promossi: gli Spumanti Trentodoc Metodo Classico di Delati di Aldeno e di Terre del Lagorai di Castel Ivano in Valsugana, poi gli Spumanti Metodo Classico di Pinot Nero de La Piotta di Montalto Pavese, i Soave belli minerali di Anselmi di Monteforte d’Alpone (Verona) e il Pinot Grigio delle Venezie Pas Dosè di Enotria Tellus di San Polo di Piave, nel Trevigiano.
Tra i rossi: sempre da San Polo di Piave il Merlot e il Raboso (Marca Trevigiana Igt) di Antonio Facchin, poi i Dolcetto di Ovada Docg di Paschetta Vini di Carpeneto (Al), le diverse declinazioni di Barbera del Monferrato di Braida di Rocchetta Tanaro, famosa per il Fondatore Giacomo Bologna che lanciò sul mercato nel 1982 l’conica Barbera Il Bricco dell’Uccellone, infine i Nebbiolo Chiavennasca di Radìs in Valtellina.
Evviva!
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