Continuano gli approfondimenti sul mondo del digitale nel magazine online "Le Macchine Volanti". Nato con l'intento di sondare e approfondire le tematiche appartenenti alla cultura digitale, il magazine online di Telecom Italia, "Le Macchine Volanti", ospita contributi di rilievo, realizzati da firme autorevoli nel panorama editoriale offline ed online. Al primo intervento del Presidente Giuseppe Recchi sono seguiti quelli di Paolo Barberis e Stefano Quintarelli; ultimo quello di Massimo Mantellini sul tema della natura dei supporti per la scrittura, partendo dalle differenze esistenti tra le diverse esperienze, classico e digitale: sebbene si tratti sempre di scrittura, i due diversi contesti richiamano inevitabilmente realtà tra loro divergenti, ma al contempo complementari: mobile e mutevole, perciò sempre aggiornato, l'universo del digitale; fisso, stabile e più strutturato quello cartaceo. Se il primo, infatti, fa riferimento a un eterno presente, il secondo, di contro, fissa nel tempo un determinato periodo culturale, registrandone ideologie e convinzioni, riuscendo a svolgere la funzione di documento storico e di testimonianza. Può dunque considerarsi sorpassato il libro, nell'epoca della galoppante dimensione digitale? Non secondo Massimo Mantellini, che anzi trova importanti entrambi i formati, con l'unico grande scopo di raccontare il mondo.
lunedì 19 ottobre 2015
Inaugurato dall’intervento di Giuseppe Recchi “Le Macchine Volanti”, spazio di riflessione sulla cultura digitale
L’articolo di Giuseppe
Recchi pubblicato su “Le Macchine Volanti” apre un fruttuoso dibattito
sull’universo digitale, così come proposto dal più recente contributo di
Massimo Mantellini
Continuano gli approfondimenti sul mondo del digitale nel magazine online "Le Macchine Volanti". Nato con l'intento di sondare e approfondire le tematiche appartenenti alla cultura digitale, il magazine online di Telecom Italia, "Le Macchine Volanti", ospita contributi di rilievo, realizzati da firme autorevoli nel panorama editoriale offline ed online. Al primo intervento del Presidente Giuseppe Recchi sono seguiti quelli di Paolo Barberis e Stefano Quintarelli; ultimo quello di Massimo Mantellini sul tema della natura dei supporti per la scrittura, partendo dalle differenze esistenti tra le diverse esperienze, classico e digitale: sebbene si tratti sempre di scrittura, i due diversi contesti richiamano inevitabilmente realtà tra loro divergenti, ma al contempo complementari: mobile e mutevole, perciò sempre aggiornato, l'universo del digitale; fisso, stabile e più strutturato quello cartaceo. Se il primo, infatti, fa riferimento a un eterno presente, il secondo, di contro, fissa nel tempo un determinato periodo culturale, registrandone ideologie e convinzioni, riuscendo a svolgere la funzione di documento storico e di testimonianza. Può dunque considerarsi sorpassato il libro, nell'epoca della galoppante dimensione digitale? Non secondo Massimo Mantellini, che anzi trova importanti entrambi i formati, con l'unico grande scopo di raccontare il mondo.
Continuano gli approfondimenti sul mondo del digitale nel magazine online "Le Macchine Volanti". Nato con l'intento di sondare e approfondire le tematiche appartenenti alla cultura digitale, il magazine online di Telecom Italia, "Le Macchine Volanti", ospita contributi di rilievo, realizzati da firme autorevoli nel panorama editoriale offline ed online. Al primo intervento del Presidente Giuseppe Recchi sono seguiti quelli di Paolo Barberis e Stefano Quintarelli; ultimo quello di Massimo Mantellini sul tema della natura dei supporti per la scrittura, partendo dalle differenze esistenti tra le diverse esperienze, classico e digitale: sebbene si tratti sempre di scrittura, i due diversi contesti richiamano inevitabilmente realtà tra loro divergenti, ma al contempo complementari: mobile e mutevole, perciò sempre aggiornato, l'universo del digitale; fisso, stabile e più strutturato quello cartaceo. Se il primo, infatti, fa riferimento a un eterno presente, il secondo, di contro, fissa nel tempo un determinato periodo culturale, registrandone ideologie e convinzioni, riuscendo a svolgere la funzione di documento storico e di testimonianza. Può dunque considerarsi sorpassato il libro, nell'epoca della galoppante dimensione digitale? Non secondo Massimo Mantellini, che anzi trova importanti entrambi i formati, con l'unico grande scopo di raccontare il mondo.