sabato 16 agosto 2025

Guida completa alla redazione del manuale HACCP: dalla A alla Z

Il manuale per HACCP è un documento di autocontrollo obbligatorio per tutte le attività del settore alimentare. La sua corretta compilazione è un passo necessario per garantire la sicurezza e l'igiene dei prodotti alimentari in tutte le fasi della produzione, dalla lavorazione alla vendita. 

Questo documento descrive l'intero sistema di gestione della sicurezza igienica dell'impresa, individuando i potenziali rischi e le misure per gestirli. 

La sua corretta stesura e il suo costante aggiornamento sono un requisito di legge e un'azione di tutela per l'azienda e i consumatori.

Le fasi preliminari della stesura

Prima di affrontare i principi tecnici del sistema HACCP, è necessario completare alcune fasi preliminari. La prima azione è la formazione di un gruppo di lavoro HACCP, che deve essere composto da persone con conoscenze specifiche dei processi produttivi aziendali. 

Successivamente, si deve descrivere in modo dettagliato il prodotto alimentare e il suo uso previsto. Si devono descrivere gli ingredienti, le caratteristiche fisico-chimiche e l'uso a cui il prodotto è destinato.

Infine, si deve costruire un diagramma di flusso del processo produttivo. Il diagramma di flusso descrive tutte le fasi, dalla ricezione delle materie prime fino alla distribuzione finale del prodotto.

L'analisi dei pericoli e la loro gestione

Questa sezione è il cuore del manuale. Si deve procedere con l'analisi dei pericoli specifici per ogni fase del processo produttivo.

I pericoli possono essere di natura biologica, come batteri o virus, chimica, come residui di pesticidi, o fisica, come frammenti di vetro o plastica. Per ogni pericolo identificato, il manuale deve indicare le misure preventive da adottare per eliminarlo o ridurlo a un livello accettabile. 

A questo punto si passa all'identificazione dei Punti Critici di Controllo (CCP), una fase del processo dove si può esercitare un controllo per prevenire un pericolo. È importante che ogni CCP sia specificato con chiarezza all'interno del documento.

La definizione dei limiti e delle procedure

Per ogni Punto Critico di Controllo identificato, il manuale deve stabilire i limiti critici, ovvero valori massimi o minimi che devono essere rispettati per mantenere la sicurezza

Un esempio potrebbe essere una temperatura di cottura minima per un certo tipo di carne o un valore di acidità per un prodotto conservato. 

Se un limite critico non viene rispettato, il manuale deve prevedere delle azioni correttive. Le azioni correttive devono essere specifiche e immediate. Si deve spiegare come intervenire per ripristinare il controllo del processo e cosa fare con il prodotto non conforme.

Il monitoraggio e la verifica del sistema

Un manuale HACCP efficace deve includere un piano di monitoraggio per ogni CCP. Il monitoraggio è l'attività che controlla i limiti. Si devono definire il "cosa", il "come", il "quando" e il "chi" del monitoraggio. 

È necessario specificare quali parametri misurare, quali strumenti utilizzare, la frequenza delle misurazioni e chi è responsabile di questa attività. Infine, il manuale deve includere le procedure di verifica del sistema HACCP. 

La verifica serve a confermare che il sistema funziona come previsto e che tutte le procedure sono seguite correttamente. Le registrazioni sono una parte essenziale della verifica

Tutte le registrazioni relative al monitoraggio e alle azioni correttive devono essere conservate e tenute a disposizione delle autorità di controllo.

venerdì 8 agosto 2025

RigenerARTi

Vene varicose | RigenerARTi propone un protocollo di flebologia rigenerativa che si distingue da chirurgia e sclerosanti. L'obiettivo è rigenerare le vene malate invece di distruggerle, migliorando sintomi e funzionalità. Il trattamento, pensato per uomini e donne, si prende cura del paziente a 360 gradi, affrontando l'insufficienza venosa e offrendo soluzioni a lungo termine per gambe più sane e leggere. 

giovedì 7 agosto 2025

Come partecipare ai bandi regionali?

Accedere ai finanziamenti pubblici è un'opportunità di grande valore per imprese, associazioni ed enti del Terzo Settore. I bandi regionali rappresentano una risorsa significativa, in quanto offrono contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati e altre forme di agevolazioni per supportare progetti e iniziative. 

Comprendere le dinamiche di partecipazione, dalla ricerca all'invio della domanda, è un percorso che richiede attenzione e metodo. Si tratta di un processo che, se affrontato con la dovuta preparazione, può aprire porte a nuove opportunità di crescita e sviluppo.

La ricerca del bando giusto

Il primo passo per partecipare ai bandi regionali è la ricerca accurata dell'opportunità più adatta al proprio progetto. Esistono diverse piattaforme online che aggregano i bandi, tra cui i siti delle singole Regioni, i portali della finanza agevolata e quelli dedicati al Terzo Settore.

È necessario leggere attentamente il bando per verificare i requisiti di ammissibilità, come la tipologia di soggetto (PMI, startup, associazioni, ecc.), il settore di attività e il territorio di competenza. Si devono esaminare con cura gli obiettivi del bando e le spese ammissibili, per assicurarsi che siano in linea con l'idea progettuale.

La lettura del bando

Una volta trovato un bando di interesse, è necessario studiarlo in ogni sua parte. Il bando è un documento complesso che contiene le regole di partecipazione. È importante capire i termini specifici, come "contributo a fondo perduto" o "finanziamento agevolato", e i criteri di valutazione. 

Ogni bando ha le sue specificità, che riguardano ad esempio le modalità di presentazione della domanda, le scadenze e la documentazione richiesta. È consigliabile creare una checklist dei documenti da preparare, per non dimenticare nulla.  Molti bandi offrono FAQ o guide ala compilazione per aiutare i partecipanti.

La preparazione della documentazione

La preparazione della documentazione è la parte più operativa del processo. Spesso i bandi richiedono documenti di tipo amministrativo (atto costitutivo, statuto, visura camerale, bilanci), tecnico (descrizione del progetto, cronoprogramma, curriculum del team) e finanziario (business plan, piano economico previsionale). 

È necessario avere tutti i documenti in formato digitale, spesso firmati digitalmente e inviati tramite Posta Elettronica Certificata (PEC). La documentazione deve essere precisa e coerente con le informazioni fornite nel formulario di candidatura.

Questa è la fase più delicata della partecipazione ad un bando, e consigliamo di affidare tale operazione ad un ufficio specializzato se non si ha la giusta esperienza. Il supporto alla preparazione dei bandi regionali è uno dei servizi dello studio Messana, commercialista ad Alcamo (TP).

La scrittura del progetto

Il progetto è il cuore della candidatura. Deve descrivere in modo chiaro e persuasivo l'idea, gli obiettivi, le attività previste e i risultati attesi. Si deve dimostrare che il progetto è sostenibile e ha un impatto positivo. La scrittura deve essere concisa e andare dritta al punto, rispondendo a tutte le domande del bando.

In questa fase si deve anche elaborare un budget dettagliato, specificando le voci di costo e la loro pertinenza con le attività del progetto. Il budget deve essere realistico e giustificato, in linea con i costi standard del settore.

L'invio della domanda e i passi successivi

Dopo aver preparato tutti i documenti e aver scritto il progetto, si procede con l'invio della domanda. Spesso la presentazione avviene tramite piattaforme online dedicate, accessibili con SPID o altre credenziali digitali. È importante inviare la domanda entro la scadenza stabilita, poiché i ritardi non sono ammessi. 

Una volta inviata la candidatura, inizia la fase di valutazione da parte della commissione regionale. Il processo può richiedere tempo. È bene conservare una copia di tutta la documentazione inviata. Se la domanda viene approvata, si riceveranno istruzioni per le successive fasi di gestione del progetto e rendicontazione delle spese.