lunedì 30 dicembre 2024

Palettine da caffè in legno di betulla: resistenti e biodegradabili

Siamo sempre più attenti all'ambiente e alla sostenibilità, alla ricerca di alternative ecologiche ai prodotti di uso quotidiano. 

Per quanto riguarda il caffè, una piccola rivoluzione sta avvenendo grazie alle palettine da caffè in legno di betulla. 

Un prodotto semplice, ma che racchiude in sé numerosi vantaggi, sia per l'ambiente che per il consumatore.

La betulla: un legno dalle mille proprietà

La betulla è un albero molto diffuso nelle regioni temperate dell'emisfero settentrionale, apprezzato per la sua resistenza e le sue proprietà benefiche. 

Il legno di betulla è leggero, ma allo stesso tempo duro e resistente, caratteristiche che lo rendono ideale per la produzione di oggetti di uso quotidiano.

  • Sostenibilità: la coltivazione della betulla è sostenibile e rispettosa dell'ambiente.
  • Biodegradabilità: il legno di betulla è un materiale completamente naturale e biodegradabile, che si decompone nel tempo senza lasciare traccia.
  • Estetica: il colore chiaro e le venature tipiche del legno di betulla donano alle palettine un aspetto naturale ed elegante.

Perché scegliere le palettine in legno di betulla?

Le palettine da caffè in legno di betulla offrono numerosi vantaggi rispetto a quelle in plastica:

  • Rispetto per l'ambiente: essendo biodegradabili e compostabili, contribuiscono a ridurre l'impatto ambientale della plastica.
  • Sicurezza alimentare: il legno di betulla non rilascia sostanze chimiche nel caffè, garantendo la massima sicurezza alimentare.
  • Sensazione al tatto: il legno di betulla offre una sensazione al tatto naturale e piacevole, che esalta l'esperienza di degustazione del caffè.
  • Estetica: le palettine in legno di betulla donano un tocco di eleganza e raffinatezza alla tua tazzina di caffè.

Resistenti e durevoli

Nonostante la loro natura naturale, le palettine in legno di betulla sono sorprendentemente resistenti e durevoli. 

Grazie alla loro densità e alla fibra legnosa, possono sopportare un uso intenso senza rompersi o deformarsi.

Perfette per l'espresso e non solo

Le palettine in legno di betulla sono ideali per mescolare l'espresso, ma possono essere utilizzate anche per altre bevande calde come il tè o il cappuccino. 

La loro forma ergonomica e la superficie liscia facilitano la mescolazione e permettono di raggiungere il fondo della tazza senza difficoltà.

In due parole

Le palettine da caffè in legno di betulla sono un'alternativa ecologica, sostenibile e funzionale alle tradizionali palette in plastica. 

Scegliendo questo prodotto, contribuisci a ridurre l'inquinamento da plastica e a proteggere l'ambiente. Inoltre, potrai godere di un'esperienza di degustazione del caffè più autentica e piacevole.

mercoledì 18 dicembre 2024

GHE SEM MILANO: L’ARTE DEL RAVIOLO CHE FONDE CINA E ITALIA

 




La Redazione di Borghi d’Europa ha avuto il piacere di provare la cucina di Ghe Sem di Via Monti, in zona Cadorna a Milano e di capirne l’idea innovativa, che è la pietra miliare di questo locale, voluto e aperto da Fabrizio Casolo nel 2016, assieme all’altra sede di Via Borsieri, nel quartiere Isola.

Fabrizio Casolo ha raccontato che inizialmente Ghe Sem era stato pensato come un posto da aperitivo che unisse il piacere di sorseggiare uno dei loro ottimi cocktails, stuzzicando dei succulenti Dim Sum, ravioli cinesi o dei Bao, paninetti ripieni cotti al vapore e poi via via, riscontrando il gradimento della clientela, si è trasformato in un ristorante che unisce l’arte e l’estetica dei ravioli cinesi con i sapori della tradizione culinaria del Belpaese, che emergono nei ripieni dei ravioli stessi.

Il Locale di Via Monti conta su circa 30 coperti dentro e altri 30 fuori, mentre quello in zona Isola 50 coperti dentro e altri 50 fuori, mentre il laboratorio di produzione dei ravioli è esternalizzato.

Una fusion del gusto cinese e italiano ben riuscita: Borghi d’Europa ha provato dapprima un Bao ripieno di sugo alla Norma, davvero appetitoso, come sorpresa iniziale del giorno (il cliente può anche scegliere ad esempio il Trevigiano con radicchio e gorgonzola oppure il Bao al gusto di ossobuco alla milanese).

Il viaggio del gusto innovativo da Ghe Sem è poi proseguito col pezzo forte della casa, ovvero i Dim Sum: ampia scelta per la clientela, tra ripieni vegetariani (e all’occorrenza anche vegani) come la Norma, il Ragù di lenticchie e la Cacio e pepe, di carne come la Carbonara, la Piemontese ( manzo, pomodoro, scalogno, cipolla caramellata e pepe) e Luganega e verza, poi di pesce come i Dim Sum al Salmone o al Polpo alla Luciana ed infine gli speciali come L’Ossobuco alla Milanese, la Diavola e il Calabrese (Nduja, mascarpone e pan grattato).

 

Naturalmente, da Ghe Sem c’è spazio anche per la proposta dolce, da fine pasto: buonissimi i ravioli al cioccolato, allo Strudel e il Bao dolce con nutella e pistacchio.

 

E il bere? A seconda della tipologia di ripieni dei Dim Sum o dei Bao che si vuole provare, da Ghe Sem è possibile optare tra birra, vino oppure naturalmente uno dei cocktails della casa.

 

Milano si conferma come una straordinaria vetrina del gusto, dove trovano spazio sia luoghi del gusto tradizionale che innovativo, come Ghe Sem, che anche grazie al personale qualificato e a materie prima di qualità sa rivisitare e reinterpretare egregiamente i sapori veri della cucina italiana.

 

Così va bene!

martedì 3 dicembre 2024

VINI E TERROIR: TORRE DE TERZOLAN DALLA VALPOLICELLA SI RACCONTA A MILANO

 




Attenzione alle materie prime, tradizione e tocco di innovazione sono i tre punti cardine della filosofia culinaria dello Chef Pluristellato Giancarlo Perbellini, che a Milano in zona Brera ha aperto la Locanda Perbellini Bistrot: luogo ideale dove poter comprendere anche degli ottimi vini, grazie a degli abbinamenti con piatti creati ad hoc.

Borghi d’Europa ha avuto il piacere di partecipare a un incontro a tavola per la stampa alla Locanda Perbellini Bistrot Milano, organizzato per far conoscere le tre etichette di Torre di Terzolan, piccola realtà vinicola della Valpolicella.

Torre di Terzolan è situata nell’alta Val Squaranto a Trezzolano, ed è stata fondata nel 2015 dall’attuale nume tutelare Roberta Previdi, che venendo dal mondo dell’architettura, decise di coltivare vitigni autoctoni come Corvina, Corvinone e Rondinella (e una minima parte di Croatina) in soli due Ettari e mezzo di vigneto, assieme alla produzione di Olio Evo, potendo contare anche sei 6 Ettari di oliveto, il tutto in pieno rispetto con la lussureggiante natura locale e suoli con un misto di calcare bianco, perfetti per dare dei rossi di grande finezza e longevità. L’origine della Villa Terzolan risale al 1300, quando era dominio degli Scaligeri.

La produzione annua di bottiglie di Torre di Terzolan è di circa 13000: poche e d’alta qualità in tre sole etichette, tutti vini rossi.

Col primo vino, il Valpolicella Doc 2023 (65% Corvina, 25% Corvinone, 10% Rondinella), rosso fresco e dal corredo fruttato molto gradevole, è stato abbinato l’aperitivo di benvenuto e il tipico Vitello T’onnato dello Chef Perbellini, con una nota d’innovazione.

Poi, col Valpolicella Doc Superiore (sempre 65% Corvina, 25% Corvinone, 10% Rondinella) è stato abbinato il Risotto allo zafferano, crema di topinambur arrosto e crumble alla liquirizia, abbinamento per concordanza, visto che il vino possiede una bella nota balsamica riconducibile alla liquirizia.

 

Infine con l’Amarone della Valpolicella Docg 2017, perfetto l’abbinamento con la Pancia di Maialino croccante con cicoria e salsa barbeque, così come altrettanto azzeccato quello tra una selezione di Formaggi con l’Amarone della Valpolicella Docg 2016.

 

La filosofia di Roberta Previdi è emersa nei calici dei suoi 3 rossi: vini di qualità, eleganza e naturalmente struttura, fermo restando l’esaltazione del terroir locale.

 

Evviva!