La VIA è stata introdotta a livello europeo dalla Direttiva 85/337/CEE del Consiglio delle Comunità europee del 27 giugno 1985, che è stata recepita nell'ordinamento italiano con il decreto legislativo 152/2006. La direttiva prevede che gli Stati membri adottino misure per garantire che gli effetti di determinate opere ed attività sull'ambiente siano oggetto di una valutazione preliminare, prima dell'avvio dei lavori.
La VIA può essere effettuata in due fasi:
- Lo screening, che consiste in una prima analisi per verificare se l'opera o l'attività in questione è soggetta alla VIA;
- La valutazione approfondita, che viene effettuata solo per le opere ed attività che superano la fase di screening.
La fase di screening è effettuata da un ente tecnico competente, che valuta la natura, la dimensione e la localizzazione dell'opera o dell'attività, nonché il potenziale impatto sull'ambiente. Se l'ente ritiene che l'opera o l'attività possa avere un impatto significativo sull'ambiente, allora è necessario procedere alla valutazione approfondita per poi passare alla progettazione impianti ambientali.
La valutazione approfondita è effettuata da un team di esperti, che analizza in dettaglio l'impatto dell'opera o dell'attività sull'ambiente, sia a breve che a lungo termine. Il rapporto di valutazione viene poi inviato alla pubblica amministrazione, che deve decidere se autorizzare l'opera o l'attività.
La VIA è uno strumento importante per la tutela dell'ambiente, perché consente di prevenire o ridurre i potenziali impatti negativi delle opere ed attività. La procedura è stata oggetto di numerose critiche, soprattutto da parte di chi ritiene che sia troppo burocratica e che rallenti l'avvio di opere ed attività necessarie allo sviluppo economico. Tuttavia, la VIA rimane uno strumento essenziale per garantire che lo sviluppo economico sia sostenibile e che sia tutelato l'ambiente.
I vantaggi della VIA
La VIA offre diversi vantaggi, tra cui:
- Migliore tutela dell'ambiente: la VIA consente di individuare e prevenire i potenziali impatti negativi delle opere ed attività sull'ambiente, come l'inquinamento, la perdita di biodiversità e il cambiamento climatico.
- Maggiore trasparenza: la VIA prevede che il pubblico possa partecipare al processo decisionale, fornendo suggerimenti e osservazioni. Questo contribuisce a migliorare la trasparenza e la partecipazione dei cittadini ai processi di pianificazione e sviluppo.
- Maggiore efficienza: la VIA può aiutare a migliorare l'efficienza dei processi di pianificazione e sviluppo, evitando che opere ed attività vengano approvate senza una valutazione approfondita dei loro impatti sull'ambiente.
I limiti della VIA
La VIA non è priva di limiti, tra cui:
- Costo elevato: la VIA può essere un processo costoso, sia per le imprese che per la pubblica amministrazione.
- Tempi lunghi: la VIA può richiedere tempi lunghi, ritardando l'avvio di opere ed attività necessarie allo sviluppo economico.
- Critiche da parte del mondo economico: alcuni esponenti del mondo economico criticano la VIA, ritenendo che sia troppo burocratica e che rallenti l'avvio di opere ed attività necessarie allo sviluppo economico.
Nonostante i limiti, la VIA rimane uno strumento importante per la tutela dell'ambiente. La procedura è stata oggetto di numerosi aggiornamenti e miglioramenti nel corso degli anni, e continua a essere uno strumento essenziale per garantire che lo sviluppo economico sia sostenibile.
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