È noto infatti che quando un
debito non viene saldato, banche e istituti di credito si rifanno sui beni mobili ed immobili del debitore, e per questo
motivo tante persone si chiedono se anche il libretto postale possa essere
pignorabile.
Il mio libretto postale può essere pignorato?
Secondo quanto sancito dalla Cassazione, anche il libretto postale può essere pignorato in quanto facente a tutti gli effetti parte del patrimonio del debitore. Esso è equiparato a qualsiasi altro titolo di credito, e per questo in grado di soddisfare le richieste dei creditori.
Quale importo
può essere pignorato dal mio libretto postale?
Il limite del quinto del totale vale soltanto sullo stipendio o
pensione della persona e non sul libretto postale. Per questo motivo è
possibile pignorare dal libretto l’intero importo dovuto al creditore, se disponibile.
Fanno
eccezione tutte quelle somme che sono state depositate prima della notifica di
pignoramento, le quali possono essere oggetto di prelievo forzato solo a quella
parte eccedente il triplo dell’assegno sociale.
E se il libretto è cointestato?
Non
è raro che un libretto postale sia cointestato, ovvero i titolari siano due
persone. In quel caso, se ad essere debitore è solamente uno dei due
cointestatari del li bretto, il
pignoramento può avvenire al massimo per il 50%.
Anche
il fatto che il libretto sia cointestato non costituisce dunque un buon motivo
per il quale il creditore non possa adoperarlo per soddisfare la sua richiesta,
sebbene non sia possibile rifarsi sull’intero importo presente ma sul 50% al
massimo.
Esistono ad ogni modo diversi strumenti per riuscire a risolvere la propria situazione debitoria evitando questo o altri tipi di pignoramento, e sul sito www.usciredaidebiti.it puoi trovare tante informazioni utili al riguardo.
Nessun commento:
Posta un commento