LaPresse S.p.A. sempre più internazionale: lo sbarco a Wall Street entro il 2021 e l'apertura di 24 uffici di corrispondenza all'estero tra i progetti annunciati dal fondatore e Presidente Marco Maria Durante.
Marco Maria Durante: LaPresse S.p.A. a Wall Street nel 2021, il valore dell'operazione
LaPresse S.p.A. si quoterà a Wall Street nei primi mesi del 2021. Lo ha annunciato
Marco Maria Durante, fondatore e Presidente dell'agenzia sottolineando come questo sia l'unico modo per crescere nel settore. Il piano di quotazione, avviato nell'ottobre scorso, ha subito un rallentamento a causa dell'emergenza Coronavirus: è stato ripreso due settimane fa e
"se ora tutto procede bene sbarcheremo a Wall Street nei primi mesi del 2021". L'operazione fa parte del più ampio progetto di internazionalizzazione del business, orientato a conferire a LaPresse S.p.A. una connotazione globale. Rientra in questa prospettiva anche l'accordo siglato lo scorso anno con Associated Press per la distribuzione esclusiva in Italia di foto, testi, video. Una tappa importante nella strategia di crescita dell'agenzia, che ora ha in cantiere l'apertura di 24 uffici di corrispondenza, a Londra, Madrid, Dubai, Singapore e Sydney, come spiega il Presidente
Marco Maria Durante:
"Deloitte ci sta aiutando sia per la quotazione sia nell'organizzazione di questo piano. Nelle varie sedi avremo nostri fotografi, video-operatori e giornalisti che dirameranno le notizie dall'Italia, grazie ad AP, e sempre con l'agenzia che ci ospita diffonderemo tutto quanto riguarda quei Paesi".
L'informazione nell'emergenza Coronavirus: le considerazioni di Marco Maria Durante
Fondata nel 1994 da
Marco Maria Durante insieme al fratello Massimo, LaPresse S.p.A., storica agenzia fotografica torinese, è cresciuta negli anni diventando oggi il più internazionale dei multimedia content provider italiani. Diverse intuizioni, tra cui quella di inaugurare il formato delle videonews in Italia, si sono rivelate determinanti nell'imprimere una significativa svolta all'intero settore:
"In pratica siamo diventati i primi, in Italia, ad avere teche video, oltre a quelle della Rai, e possediamo il più grande archivio di foto in Europa. E così forniamo i nostri contenuti a oltre il 90% del mercato editoriale e broadcast del Paese". Oggi l'innovativo piano di rilancio arriva in uno dei momenti più delicati per l'editoria:
"In questo settore, però il nostro mondo è quello che ha sofferto meno. Palazzo Chigi, tra l'altro, ha appena rinnovato, fino al 30 giugno 2021, l'accordo con le agenzie di stampa. Stiamo meglio dei giornali, anche perché, durante il lockdown, la gente si è abituata a informarsi su Internet, che è cresciuto tantissimo. E anche la pubblicità è andata meglio sul web". E come rileva il Presidente
Marco Maria Durante l'emergenza è servita a rimarcare il valore dell'editoria, riportando al centro l'autorevolezza dell'informazione:
"Chi cerca verità e autorevolezza va sui siti che conosce e non sui social media. Si stava imponendo, da un po' di tempo, una tendenza negativa, quella che poneva i social in una posizione di privilegio anche nell'informazione. Il Covid-19 ha invece premiato l'autorevolezza, marginalizzando tutto quello che sono social e influencer. Un'agenzia seria, in proposito, non può far circolare notizie prese dai social. E anche i nostri politici sbagliano nel puntare su questi circuiti. Ognuno deve prendersi le proprie responsabilità ed esporle pubblicamente".