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Una dichiarazione d’amore eterna alle proprie radici, ai ricordi, ad un passato che ha forgiato indelebilmente l’identità dell’artista.
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«Sono nato a Milano ma mi sono trasferito in Germania poco dopo. Nonostante questo non ho mai smesso di portarla nel mio cuore con le sue immagini, i suoni e i suoi profumi. Così mi sono messo sulla via del seguire i miei ricordi, alla ricerca dei posti, delle scene vissute da bambino». Marco Augusto
“Milano” è una dichiarazione d’amore alla città che ha dato la luce a Marco Augusto.
La produzione del video, proprio per esaltare il concetto di ritrovo dell’intimità, è stata realizzata col supporto dei familiari dell’autore. Prima su tutti del fratello Claudio Kunzani, che in Germania lavora nel campo televisivo alla “HR Hessischer Rundfunk”.
«Quando compongo le mie idee, gli accordi, i testi, lascio uscire quello che viene, non ci penso troppo. Le parole escono ogni tanto in tedesco e molto più spesso nella mia lingua madre italiana. Sarà così, perché mi sento molto italiano, anche se vivo la gran parte della mia vita in Germania. Come un albero ho esteso i miei rami, ma la radice è rimasta salda a Milano». Marco Augusto
Partito con la musica classica e poi, presto, attivo nel mondo rock, Marco Augusto compone canzoni che mescolano armonie raffinate ad influssi classici e ad un sound pieno e corposo sorretto da chitarre imponenti.
Etichetta: Halligalli Records
Radio date: 27 settembre 2019
BIO
Nato nel 1969 a Milano, si trasferisce in Germania poco tempo dopo. A 7 anni inizia a studiare pianoforte classico, ma presto diventa anche attivo sul campo rock/pop.
Dagli anni ´90 in poi suona in diverse bande rock/pop e intensifica la sua attività di songwriting in lingua tedesca e soprattutto in italiano. Nel´98/´99 durante un anno di soggiorno a Firenze partecipa alla finale del Festival di Viareggio, di “Big del domani” e “Castrocaro Terme”. Dal 2000 in poi pubblica diversi album, singoli e music video in Germania. Nel 2012 decide di lasciare il suo mestiere e di dedicarsi completamente alla musica. Nel 2019 arriva il singolo “Milano” pubblicato per Halligalli Records.
Il cantautore emiliano firma la colonna sonora del film che tratta il tema dello scoutismo al tempo della resistenza
«Alcuni anni fa dei ragazzi mi hanno proposto di partecipare alla colonna sonora di un film. Si trattava di una storia di resistenza, ma diversa dal solito, che vedeva in primo piano un gruppo di scout, le Aquile Randagie. Io non la conoscevo, mi sono documentato e ne è nata una canzone in vecchio stile che completa i titoli di coda di questo pezzo di storia italiana». Cisco
Scritto dal regista Gianni Aureli insieme a Massimo Bertocci, Francesco Losavio e Gaia Moretti, Aquile Randagie narra una storia ambientata nel ventennio fascista: tutte le associazioni giovanili sono chiuse per decreto del Duce, anche l’associazione scout italiana. Un gruppo di scout decide di dire di no e fonda le Aquile Randagie, giovani e ragazzi che continuano le attività scout in clandestinità, per mantenere la Promessa: aiutare gli altri in ogni circostanza. Dopo il 1943, i ragazzi danno vita al movimento scout clandestino che supporterà la resistenza fino alla fine della guerra. Insieme ad alcuni docenti del collegio S.Carlo, le Aquile Randagie entrano a far parte di OSCAR - Organizzazione Scout Cattolica Assistenza Ricercati, riuscendo a far scappare in Svizzera più di 2000 persone ricercate dai nazifascisti.
Aquile Randagie uscirà nelle sale il 30 settembre dopo essere stato presentato in anteprima al Giffoni Experience.
Il brano “Aquile Randagie” che accompagna i titoli di coda è stato scritto da Stefano “Cisco” Bellotti. Attualmente il cantautore emiliano è impegnato con “Indiani e cowboy” tour, il calendario di concerti che si lega al suo nuovo album e che lo sta portando a esibirsi in tutta Italia.
BIO
In una sera fredda e senza nebbia del febbraio ‘92, sale sul palco di un piccolo locale carpigiano, per cantare alcuni brani irlandesi, così per gioco, insieme a una band che non conosceva formatasi solo pochi mesi prima, I Modena City Ramblers!
Da quel momento cambiò tutto e partì un’avventura intensa, importante, con più di un milione di copie vendute, piena di incontri, eventi e concerti indimenticabili insieme ai Van Morrison, Cranberries, Deep Purple, Primus, Manu Chao e gli Ska-p, Pogues, Shane McGowan ,Chieftains o Goran Bregovic.
Nel 2006, tra le nebbie e la bassa nasce “La lunga notte”, primo lavoro solista che annovera anche la partecipazione di Don Andrea Gallo. Un album che parla di impegno sociale, del non cedere ai compromessi, della solitudine e dell’umiltà, della fatica e del dolore. Una nuova band, nuovi viaggi (Tanzania, Romania, Treno della memoria), la partecipazione a “Stazioni Lunari” e un vestito musicale diverso, meno stretto e più svolazzante del solito.
Nel 2008 esce “Il Mulo” è un manifesto di quella testardaggine di cui Cisco è sempre andato fiero, la volontà di non seguire le mode, di andare avanti per la propria strada e chi se ne frega se è stretta, tortuosa, in salita. Nel 2009 la magica serata in Piazza San Giovanni, per il concertone del Primo maggio. Dopo sei album in studio negli ultimi otto anni arriva il momento di incidere “Dal vivo volume I” che riassume tutta l’attività live dopo l’uscita dai Modena, passando dalle serate in acustico ai concerti con l’intera band, collaborando con Bandabardò, Enzo Avitabile, Orchestra Multietnica di Arezzo e altri ancora. Tra la fine del 2009 e il 2010 un altro grande momento condiviso con altri due transfughi dei MCR, cioè Cottica e Rubbiani. “40 anni – Storie di Ramblers, innocenza, esperienza”. Nello stesso anno esce “Fatica da coltivare”, con le mondine di Novi, un percorso che si snoda fra i canti di lavoro e le canzoni di Cisco, che scorre in mezzo a sentimenti di lotta, fatica, sudore e resistenza.
Dopo il premio ANPI alla memoria di Renato Fabrizi, arriva la voglia di scrivere “Il gigante”, pezzo inserito poi in un libro illustrato per bambini dai 3 ai 99 anni con i disegni di Andromalis.
“Fuori i secondi” è il titolo del terzo album in studio , voluto, desiderato, con una lavorazione che viene da lontano, con omaggi ad Augusto Daolio, il pittore Ligabue, Jurij Gagarin e Dorando Petri. Un urlo di esortazione che chiama ognuno di noi ad assumersi le proprie responsabilità, è un invito a incrociare i guantoni col destino avverso e metterlo al tappeto. Il 25 giugno del 2012, un altro evento da ricordare, la temporanea reunion coi MCR allo stadio Dall’Ara davanti a migliaia di persone per aiutare l’Emilia falcidiata dal terremoto.
In seguito esce “Oh Belli Ciao. Ecco perché ho lasciato i Modena City Ramblers”, la biografia romanzata, composta assieme all’amico scrittore Carlo Albè. Duecento pagine di racconti e aneddoti, molti dei quali mai svelati, per parlare di un viaggio durato quattordici anni.
Il 2015 è l’anno di “Matrimoni e funerali”, un vero e proprio viaggio all’interno della vita, partendo dalla nascita, fino alla fine dove troviamo la grande mietitrice ad accoglierci, con un brano dal titolo “Cenere alla cenere”. Più recentemente con Giovanni Rubbiani e Alberto Cottica, anima, cuore e materia dei vecchi Ramblers è stato tempo di sedersi, suonare, inventare, tornare indietro nel tempo, quando tutto era spontaneo e meno social, creando un lavoro al titolo evocativo “I Dinosauri”.
Uno dei brani più intimi e profondi dell’ultimo progetto discografico del cantautore sardo affronta le sfumature più oscure del percorso di vita di un essere umano.
L’accettazione della condizione umana è al centro della tematica del brano, le debolezze, le paure e la consueta voglia di ribellarsi, domata dalla grande difficoltà nel rinunciare agli espedienti per fuggire dalla realtà. Complicata e subdola, menzognera e spietata con le proiezioni di felicità fittizie.
Il singolo è estratto dall’album @90, un progetto iniziato nel 1998 e portato in vita nel 2019. Oggi, dopo 20 anni, e dopo aver vissuto passate esperienze nel difficile mondo discografico ed editoriale, nell’ambiente musicale a tutto tondo, dietro le quinte e in scena, Beppe Dettori e Giorgio Secco si sono ritrovati per rilanciare il loro progetto. Dopo avere dissotterrato l’album, ripulito e rimasterizzato le tracce, tutto ha riacquisito un senso rivelandosi ancora profondamente e incredibilmente attuale. @90 è un nome dovuto alle sonorità tipicamente anni 90 fortemente presenti e per omaggiare quel periodo ricco di fermenti musicali e di cambiamenti tecnologici, di crisi economiche e politiche ma anche di grandi soddisfazioni e consapevolezze.
DICONO DI @90
“Quella dell’ex voce dei Tazenda è una sana e genuina attitudine rock” Rumore
“Come a dire che il tempo scorre e va ma non cancella e anzi, se possibile, fortifica e consacra”. Blog Music
“Perché la sostanza rock del cantautorato proposto dall'ex Tazenda, venata di blues e folk, è forse la più adatta a superare le ingiurie del tempo. Se a ciò si accompagnano testi ben scritti e con qualità, la sfida può dirsi vinta”. Music Traks
“Aver dissotterrato questo disco rimasto accantonato per quasi vent'anni è un gesto d'amore verso la musica e verso quanti amano le emozioni a fior di pelle”. Low Music
“Un disco di grande rock d’autore e di delicatezza compositiva che ovviamente non solo richiama ma ci regala proprio una fotografia di quel periodo, di quei suoni, di quelle abitudini”. Just Kids Magazine
RADIO DATE: 27 SETTEMBRE 2019
ETICHETTA: UNDAS EDIZIONI MUSICALI
BIO
Beppe Dettori si trasferisce dalla Sardegna a Milano all’età di 22 anni. Dopo le prime difficoltà, molto utili sono i consigli ricevuti da Fabio Concato, che lo aiuta a muoversi nell’intricata industria discografica. Dal 1994 al 1996, lavora in studio per Ron, Vasco Rossi, Enrico Ruggeri e va in tour con Gatto Panceri. Nel 1997, scrive per i Ragazzi Italiani, che partecipano a Un disco per l’estate con la canzone Non finire mai.
Nel 2000, scrive Il mio amore per te per Eros Ramazzotti, inserito nell’album Stile libero. Inoltre nel 2004 scrive il brano Canto alla vita per Josh Groban, prodotto da David Foster, che vende in tutto il mondo oltre 6 milioni di copie.Altre collaborazioni importanti negli anni a seguire sono quelle con Paolo Meneguzzi e Gianluca Grignani. Nel 2006, ha pubblicato l’album “Kapajanka Project 01″. Nel novembre dello stesso anno, diventa la nuova voce del gruppo dei Tazenda, a poco più di un mese dalla morte del leader storico Andrea Parodi.
Con i Tazenda, duetta con Eros Ramazzotti, (Domo Mia),Francesco Renga (Madre Terra), Gianluca Grignani (Piove Luce), e ospiti di Marco Carta a Sanremo. Beppe è anche vocalist di numerosi spot pubblicitari e collabora con Mediaset sia per show televisivi (La sai l’ultima?, Meteore e Matricole e Viva Napoli), sia per sigle di cartoni animati (ha cantato “Beyblade VForce” con Giorgio Vanni, “Sherlock Holmes indagini dal futuro”, “Belfagor”, “Gladiator’s Academy”, “Quella strana fattoria” con Cristina D’Avena, e infine “Pokémon: the master quest” con Giorgio Vanni e Cristina D’Avena).
Nel 2009 e 2010 partecipa e collabora ai convegni internazionali de “La Voce Artistica” a cura del Dr FUSSI, luminare della foniatria internazionale, sul tema della voce diafonica e le applicazioni agli stili musicali. Pertanto intraprende la via della didattica con lezioni individuali e di gruppo (masterclass), in ogni parte di Italia.
Verso la fine del 2012 termina la collaborazione con la leggendaria band dei Tazenda che inizio già nel 2006, collezionando 5 album, 3 di inediti e 2 live, vendendo quasi 200.000 milka copie. Nel 2015 scrive un nuovo album in “Limba” (lingua sarda) dal titolo “ABBA”, dal quale viene estratto l’omonimo singolo. Collaborano al singolo Paolo Fresu e i Tenores di Bitti. Nello stesso periodo scrive per Valerio Scanu “COSI’ DISTANTE”, all’interno del progetto discografico che lo vide vincitore a Sanremo.
Nel 2017 dallo stesso album estrae un ulteriore singolo in una veste completamente vocale, “BRINCARE”. Nell’album presente anche la versione integrale e strumentale. Verso la fine dello stesso anno pubblica l’intero album ABBA con 11 tracce tutte in lingua sarda.
L’anno 2018 è un anno di progetti teatrali di alto spessore culturale. BIANCOENERO, in merito alla longevità dei centenari sardi, progetto musico-fotografico che risalta la peculiarità culturale e tradizionale, oggetto di studio da tantissimi studiosi e scienziati di fama nazionale e internazionale. Ideata e prodotta da Kaos Lab. Nel 2019 è la volta invece di S’INCANTU ‘E SAS CORDAS (l’incanto delle corde) progetto musicale con l’arpista comasco Raoul Moretti, dove si esalta il suono e la vibrazione delle corde (voce, chitarra acustica e arpa elettrica ed elettronica). Prodotta dal Teatro Alidos.
E ancora, un “reading dinamico” dal titolo LA VERA STORIA DEGLI ELEMENTI di Leonardo Omar Onida. Beppe cura le musiche in gran parte tratte dall’album ABBA. Performance coreografiche di Bianca Maria Lay. Imminente uscita è il lavoro discografico @90 con il produttore Giorgio Secco. Nasce l’Etichetta editoriale sarda “UNDAS” (ONDE) www.edizioni.undas.it con lo scopo di divulgare e tutelare i prodotti musicali realizzati in Sardegna e fornire loro, così, una “finestra nel mondo”.
Maria Elisabetta Alberti Casellati, l'impegno del Presidente del Senato per un'informazione libera e di qualità: il valore dell'intermediazione giornalistica per tutelarsi da fake news e video fake.
Maria Elisabetta Alberti Casellati: l'importanza di un'informazione libera e di qualità per la democrazia
Una risorsa da sostenere e supportare: in più occasioni il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati si è espressa sul valore della libertà di informazione, anche scagliandosi contro ciò che oggi la minaccia. Lo scorso 24 luglio, in occasione della cerimonia del Ventaglio, il Presidente ha sottolineato come la democrazia non possa fare a meno dell'informazione professionale e di qualità: "E per essere veramente libera l'informazione deve essere plurale, accogliere e dare voce a tutte le sensibilità ed a tutte le culture". Maria Elisabetta Alberti Casellati, nel corso del tradizionale appuntamento, ha inoltre fatto notare come oggi "unico vero strumento dei cittadini per avere la certezza di un contenuto reale, verificato, credibile" sia l'intermediazione giornalistica. Soprattutto in tempi come questi in cui "miliardi di donne e uomini possono adesso accedere a contenuti che una volta non erano a loro disposizione" grazie a quella che è "una piazza virtuale in cui tutti possono esprimersi". Il web, i social: in questo contesto il ruolo dei professionisti dell'informazione non è più solo quello di testimonianza, ma "assume una rilevanza democratica maggiore".
Fake news e video fake: Maria Elisabetta Alberti Casellati invita ad agire insieme per difendere l'informazione
"Non si può prescindere da regole stringenti" ha quindi evidenziato il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, aggiungendo che le istituzioni hanno il dovere di "dare un contributo, anche di carattere culturale, rispetto ad alcune tendenze che creano un'autentica preoccupazione". Il riferimento è "al proliferare delle fake news e, in maniera forse ancor più patologica, ai video fake": un tema su cui è tornata a esprimersi anche in un'intervista pubblicata dal quotidiano "La Nazione" il 4 agosto. "Il ricorso sempre più diffuso al web e ai social network come unico mezzo per informarsi, conoscere e relazionarsi con il mondo, non aiuta l'approfondimento e la riflessione critica" ha constatato il Presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati, spiegando che istituzioni e famiglie devono quindi lavorare per promuovere un uso responsabile del web, soprattutto tra i ragazzi: in questo contesto inoltre "il giornalismo può fungere da sentinella della realtà dei fatti e dare ai lettori la possibilità di orientarsi nel mare delle notizie vere e false attraverso una bussola di affidabilità".
Dopo i successi di “Yo no te creo mas”, “Belita” e “Tribù” che hanno travolto il sud America e buona parte dell’Europa, la poliedrica cantante pubblica il brano dove il reggaeton incontra un sinuoso sound arabeggiante.
Comando è la storia di una donna forte, moderna e sicura di sé. Una donna che non sarà mai di proprietà di un'altra persona: lei ha il potere della sua vita.
L'ambiente sonoro è caldo, sensuale, dallo stile e dai colori vibranti del Marocco che si fondono perfettamente dando vita ad un'atmosfera misteriosa. Forza, potere e ostentazione sono, quindi, gli ingredienti di questa donna, la regina della festa, la quale tutti desiderano, ma non possono toccare.
Il video è stato girato da Davide Enrico Agosta, nell'esclusivo Riad Yacout di Milano, nel luglio del 2019.
Radio date: 24 settembre 2019
Autoproduzione
BIO
Nata a Pordenone nel 1994 da padre italiano e madre brasiliana, Isabella Dall’Agnese (questo il suo vero nome) è un artista a tutto tondo: canta, balla ed è autrice dei suoi brani. Inizia fin da bambina a studiare canto, il quale studierà per cinque anni, e, solo dopo il primo anno, ottiene il suo primo riconoscimento vincendo una borsa di studio come “voce rivelazione” nel pordenonese. In concomitanza, studia anche ballo per undici anni a livello agonistico, passando da danza classica, a danza Jazz fino ad arrivare all’hip-pop.
Trasferitasi a Milano comincia il suo percorso artistico registrando le sue prime cover di artisti tra le quali Alicia Keys e Adele, negli studi di registrazione Massive Arts di Milano, la quale lei stessa definisce come la sua seconda casa. Nel 2017 lavora alle sue prime canzoni inedite, ed è così che nasce “WAVES” di cui ne cura ogni singolo aspetto, decidendo anche la location del videoclip che viene girato nella stupenda Positano, città scelta dall’artista, perché rispecchia perfettamente il profondo significato della canzone. Il brano ottiene un notevole successo soprattutto sul web.
A distanza di pochi mesi, si getta a capofitto nel mercato latino, registrando d'ora in poi brani in lingua spagnola, una delle quattro lingue che parla. Arriva, quindi, il suo secondo singolo dal titolo “AGORA OU NUNCA”, ed anche questa traccia si posiziona tra le canzoni più ascoltate facendo crescere la sua visibilità. Il video di questa canzone viene girato a Milano e raggiunge quasi mezzo milione di visualizzazioni su YouTube, diventando così il video più visto dell’artista. A fine 2018 lavora al suo nuovo album in uscita ad ottobre 2019. I primi tre singoli, i cui video sono stati interamente realizzati in Brasile, hanno immediati riscontri positivi sia in radio che nel web facendo affermare l'artista per l'energia e la passione che trasmette nei suoi brani.
L’epilogo di un sentimento, fermo al bivio fra ricordi certi e incerti, si esprime nella nuova canzone del “principe delle idee in contrasto”.
In Quindi questo è un addio? Augusto Re analizza il tema universale delle fasi che seguono ad una dichiarazione di fine rapporto, dove chi viene lasciato non si rassegna all’idea che quell’amore che ha dato tante emozioni ora possa dirsi essere esaurito. Per cui la canzone è un continuo interrogativo su come ciò possa essere accaduto e, soprattutto, se il tutto possa essere vero e reale o solo il frutto di un brutto sogno. Il cantautore ravennate lascia così spazio alla fantasia dell’ascoltatore se trattasi di sogno o realtà.
Augusto Re è il principe delle idee di contrasto: una mente che si mantiene equilibrata, nonostante stia sempre sul confine fra "finto e reale". È lì che Augusto vive, che va e torna...facendo il pendolare fra il dove sta e il dove potrebbe essere "l'altra destinazione" all'unisono, in quel preciso momento. Questo tratto dominante della sua personalità prende forma, di conseguenza, nella sua musica col risultato di creare con originalità atmosfere contemporanee, nel rispetto dei tempi.
Crediti:
Prodotto da: Augusto Re - Tommy Dell'Olio – Federico Terradico
Registrato, mixato e masterizzato allo Studio TNT Recording Lab da Tommy Dell'Olio
Batteria: Mattia degli Agosti
Basso: Stefano Squeo
Chitarre: Tommy Dell'Olio
Pianoforte e tastiere: Fabrizio Trullu
Cori: Stefania Camera
Edizioni (IMPERO)
Radio date: 23 settembre 2019
BIO
Augusto Re, nome d'arte di Giuliano "Giulio" Romini, è nato il 12 aprile 1966 a Ravenna, sotto il segno dell'Ariete (Cancro ascendente). Dall'infanzia, Giulio si distingue per la sua personalità eclettica e le sue forti passioni: inizialmente, infatti, si è dedicato intensamente allo sport, e in particolare al gioco del calcio, mostrando un talento notevole. Dopodiché è passato alla musica, ambito a lui più congeniale per la sua innata personalità creativa. Nel 1998 esce il suo primo album "Il Capitano e il Furiere", seguito nel 2000 da "L'incontro". Entrambi i dischi sono ben accolti dal pubblico, dalla radio e dalla critica, ma presto il poliedrico Giulio sente la necessità di creare un volto musicale dalle molte sfaccettature: è così che nasce Barocco, l'alter-ego dell'avvocato Romini. Nel 2003 ha composto uno dei suoi pezzi più curiosi della sua carriera: "L'infinito rivolto", una trasposizione in musica dei versi senza tempo del poeta Giacomo Leopardi, seguito da "Continuo ad avere dei dubbi". La fase della sperimentazione musicale di Barocco finisce nel 2016. Nel 2018, dopo il definitivo cambio di nome d'arte in Augusto Re, pubblica l'album "La decisione" che rappresenta un nuovo inizio per l'artista. È evidente dalle prime note, quelle dell'introduzione della canzone La decisione, in cui canta esplicitamente "Ho preso la decisione, la decisione è irrevocabile ...". Un suono "urbano", contemporaneo, ma che deve anche molto alle origini di Augusto Re, da quando ha firmato i primi album con il nome di Giulio Romini. Nel 2019 inizia la collaborazione con Tommy Dell'Olio, nominato suo alter-ego oltre che produttore artistico e suo chitarrista per i brani a venire, e grazie a questo incontro, Augusto Re darà vita ad una serie di nuove composizioni e pubblica, l'8 marzo 2019, il singolo "Ci si perde di vista", anche in versione RMX Summer Dance curata dal Dj Graziano Manoli, che anticipa la nuova linea compositiva dell'artista. Il 14 giugno pubblica "Tornare a volare", brano in cui l'ascesa dell'artista spicca vertiginosamente il volo mantenendo ferma l'ottava posizione per ben due mesi nella classifica Indie Indipendenti e Indipendenti Web e la seconda fra gli Emergenti.
Nicolò Zanon torna a moderare la discussione dei "Lunch Seminars di Giustizia Costituzionale": i prossimi appuntamenti sono previsti presso l'Università degli Studi di Milano il 4 ottobre e il 14 novembre. I temi costituzionali verranno trattati da esperti con la partecipazione degli studenti.
"Lunch Seminars": i prossimi incontri con Nicolò Zanon
Continuano gli appuntamenti legati ai "Lunch Seminars" a tema giuridico promossi e animati da Nicolò Zanon, Giudice della Corte costituzionale e docente di Diritto costituzionale, e dai suoi allievi. Il prossimo appuntamento è fissato per il 4 ottobre presso l'Università degli Studi di Milano, nella Sala seminari del Dipartimento di diritto pubblico, italiano e sovranazionale: il tema del dibattito è riassunto con il titolo "incompatibilità tra disposizioni nazionali e Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea. Facoltatività o obbligatorietà della rimessione della questione alla Corte costituzionale e del rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia?". Un altro seminario si svolgerà invece il 14 novembre, sempre animato dal dibattito con Nicolò Zanon. L'incontro è intitolato "Uso politico del giudizio di legittimità costituzionale in via principale? Stato e Regioni in contesa davanti alla Corte costituzionale". Il ciclo di "Lunch Seminars" si è aperto con il primo dibattito avvenuto l'11 luglio scorso. La "formula" resta la stessa: in seguito all'introduzione di un esperto in materia, ha luogo il confronto con tutti i partecipanti, con il coinvolgimento attivo degli studenti.
Nicolò Zanon: la formazione e gli incarichi attuali
Originario di Torino, Nicolò Zanon è un giurista e docente italiano. Si laurea in Giurisprudenza presso l'Università della sua città con una tesi in Diritto pubblico comparato. Dopo aver conseguito il titolo di dottore in ricerca in Diritto comparato presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Firenze, torna all'Ateneo della sua città come ricercatore nella Facoltà di Scienze Politiche. Al contempo continua il suo percorso formativo anche all'estero, con soggiorni studio in Germania e in Francia. Dal 1996 al 1997 avvia la sua carriera professionale lavorando come Assistente presso lo Studio del giudice costituzionale prof. Valerio Onida, a Roma, mentre parallelamente entra nel mondo accademico in qualità di professore a contratto di Istituzioni di diritto pubblico (Università Bocconi di Milano). In seguito a un brillante percorso professionale, Nicolò Zanon arriva a ricoprire l'attuale carica di Giudice della Corte costituzionale su nomina del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. È Ordinario (fuori ruolo) di Diritto costituzionale nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Milano ed è stato insignito nel 2017 del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana.
Un pezzo r’n’b’ “old style” impreziosito da un super ospite alla tromba: il musicista Fabrizio Bosso.
Il secondo singolo di Valentina Gullace è un brano che con ironia sdrammatizza le delusioni amorose.
«L’ho scritto nell’estate del 2017 mentre continuava a risuonarmi in testa la frase “la differenza sta nelle intenzioni”. Le intenzioni determinano il vero significato delle nostre azioni e saperle decodificare è l’unico modo per non rimanere delusi. È un testo dal retrogusto ironico che vuole esorcizzare le disavventure sentimentali. Mi sono divertita a giocare con quelle tipiche frasi e quei consigli che si danno per superare una delusione amorosa. Scrivendo il testo ho immaginato il primo appuntamento fra una donna e un uomo durante il quale lei mette le mani avanti spiegando cosa ha imparato dalle esperienze precedenti, per la paura di essere nuovamente presa in giro. Alla fine del suo lungo monologo, infatti, chiede: “Ora rimani o scappi?”». Valentina Gullace.
La mia stanza segreta è il titolo del primo album di Valentina Gullace. Gli undici brani contenuti del disco, composti interamente dalla cantautrice, si muovono con eleganza fra sonorità jazz contaminate con il linguaggio r’n’b ed atmosfere pop raffinate ed essenziali. Il tema ricorrente dell’album è la ricerca della propria vera essenza, il percorso di conoscenza di sé stessi attraverso le relazioni con gli altri e l’aderenza fra ciò che realmente ci rappresenta e ciò che scegliamo di fare nella nostra vita. I testi sono in italiano e in inglese. Nell’album ci sono alcuni importanti featuring: Fabrizio Bosso alla tromba e l’attore e cantante Marco Stabile.
Gli arrangiamenti sono stati curati da Seby Burgio, pianista del disco. Gli altri musicisti che hanno partecipato alle incisioni: Daniele Sorrentino al contrabbasso, Dario Panza alla batteria e percussioni, Daniele Cordisco alla chitarra, Giovanna Famulari al violoncello e Vanessa Cremaschi al violino.
Radio date: 20 settembre 2019
Pubblicazione album: 27 settembre 2019
Etichetta: Filibusta Records
Distribuzione: Pirames International/Goodfellas
BIO
Cantautrice e Musical Performer, debutta nel 2006 con il ruolo di Maria Maddalena nel Jesus Christ Superstar della Compagnia della Rancia, per la regia di Fabrizio Angelini e Gianfranco Vergoni. Partecipa a due edizioni di Cabaret, nel 2007 accanto a Michelle Hunziker e nelle stagioni 2015-2017 accanto a Giampiero Ingrassia (nell’ultima edizione interpreta il ruolo di Frau Kost), entrambe le volte diretta da Saverio Marconi.
Nel 2008 è Sharpay in High School Musical, regia di Saverio Marconi e Federico Bellone, sempre con la Compagnia della Rancia. È la protagonista della commedia musicale Mille lire al mese, presso il Teatro Parioli di Roma con la regia di Fredy Franzutti e successivamente interpreta Maria Cyliakus nel Salvatore Giuliano di Dino Scuderi (regia di Giampiero Cicciò), con Barbara Cola. Nella stagione teatrale 2011/2012 è la principessa Jasmine nel musical Aladin, diretta da Fabrizio Angelini, accanto a Flavio Montrucchio e Stefano Masciarelli. Nel 2015 vince il Premio Oscar Italiano del Musical per la sua interpretazione del ruolo di Inga in Frankenstein Junior (regia di Saverio Marconi e Marco Iacomelli), con cui va in scena per tre stagioni consecutive (2012-2015), con Giampiero Ingrassia e Giulia Ottonello. Dal 2016 collabora con le Sorelle Marinetti nel concerto-spettacolo La Famiglia Canterina ed è la voce di diverse sigle di cartoni animati, come i Pokémon (sigla finale del film Volcanion) e le Lalaloopsy. È stata la conduttrice della trasmissione Easy Genius in onda su Rai Scuola, accanto allo scienziato Valerio Rossi Albertini. Ha cantato una cover di “Smile” di Charlie Chaplin sui titoli di coda del film La verità vi spiego sull’amore di Max Croci. Nella stagione teatrale 2018 ha vestito i panni dell’americana Maggie accanto a Massimo Ghini nella commedia musicale da lui stesso diretta: Operazione San Gennaro, tratta dal film di Dino Risi (prodotta da Alessandro Siani e dal Teatro Diana di Napoli). Nell’ottobre 2018 è in tour nazionale con La febbre del sabato sera, regia di Claudio Insegno, produzione Teatro Nuovo di Milano, nel ruolo della protagonista, Stephanie Magnano. Nel maggio 2019 è in scena al Teatro Nuovo di Milano col musical A Bronx Tale, tratto dal primo film come regista di Robert De Niro, nel ruolo di Rosina (Regia di Claudio Insegno). Dal 16 maggio 2019 è uno dei giudici della trasmissione All toghether now, in onda su canale 5 e condotta da Michelle Hunziker. Nella nuova stagione teatrale sarà fra i protagonisti del musical The Full Monty, accanto a Paolo Conticini e Luca Ward, per la regia di Massimo Romeo Piparo.
Parallelamente alla carriera teatrale, negli ultimi anni si dedica ad una intensa attività live esibendosi nel repertorio jazz e swing e collabora con importanti musicisti del panorama jazzistico italiano.