"Le telco stanno perdendo valore dal punto di vista finanziario e gli azionisti si tirano indietro. Non possiamo ignorare questo fallimento di mercato. Abbiamo bisogno del 5G per passare da un settore dissanguato a un settore vincente" così decreta Amos Genish in un articolo del Financial Times, sottolineando la necessità della rete di quinta generazione.
Amos Genish illustra le problematiche determinanti legate al calo in Borsa del titolo TIM
Con il Consiglio di Amministrazione di
TIM come prossimo appuntamento da calendario, l'Amministratore Delegato della società
Amos Genish ha rilasciato un'intervista al Financial Times parlando a lungo e nel dettaglio delle recenti vicende legate al settore delle telecomunicazioni in Italia, soprattutto a partire dal mese di maggio. Da quel momento, infatti, il valore delle azioni della compagnia di
Genish è calato anche del 40% e le cause sono da ricercare in eventi concomitanti quali: concorrenza dei prezzi, disciplina generale slegata dalle circostanze specifiche e, in ultima istanza, utili che non riescono a coprire le spese sostenute. Oltre alla fragilità della governance interna all'azienda.L'AD intravede però nella rete mobile di quinta generazione un'ancora di salvataggio per la società, la cui partecipazione alla gara per il 5G non è stata comunque indolore.
Il cauto ottimismo di Amos Genish collegato alla rete 5G e agli studi di Deutsche Bank e Bloomberg
Sempre nelle parole di
Amos Genish, la rete di quinta generazione permetterà una compartimentazione della proposta agli utenti di telefonia mobile, che potranno beneficiare di servizi a valore aggiunto: la strada sarà quindi quella in direzione di una "decommodity", la quale porterà anche servizi lato mobile sempre più performanti. Anche la fusione di
TIM con Open Fiber come unica entità super partes e che possa fornire "all'ingrosso" l'accesso alla rete infrastrutturale rientrerebbe nei risvolti positivi indicati dal manager, poichè il confronto verrebbe poi spostato sull'offerta al pubblico. Nel frattempo, nonostante il ribasso dei conti della compagnia previsto per il terzo semestre del 2018, viene ipotizzata una stabilità del margine operativo lordo e inoltre, secondo le analisi veicolate da Deutsche Bank, è comunque consigliabile un acquisto del titolo in Borsa visto il suo miglior posizionamento rispetto alla concorrenza e la fiducia accordata al piano di
Genish. Anche secondo uno studio di Bloomberg, TIM resterà anche nel terzo trimestre l'azienda telco meno in balìa dei mercati, continuando a dimostrare la sua resilienza nei confronti del nuovo operatore Iliad.