Nonostante, negli ultimi
tempi molti economisti abbiano previsto una imminente ripresa
economica delle numerose ditte che si trovano in difficoltà a causa
della crisi, una recente ricerca condotta dalla Confcommercio mette
in risalto la sfiducia, che le aziende del settore dei trasporti
presentano in relazione al rilancio economico dell'Italia. Infatti,
dai dati rilevati emerge che ben sei aziende su dieci che lavorano
nell'ambito dei trasporti ritengono la propria condizione economica
peggiore rispetto al passato e quindi non considerano il settore in
ripresa. Addirittura, circa la metà delle imprese intervistate ha
rilevato una contrazione dei propri guadagni, una riduzione del
numero degli impiegati (nell'ultimo semestre rispetto al precedente),
una maggiore lentezza nei pagamenti, e un aggravio del costo dei
servizi erogati dalle banche. Inoltre, circa il 25% rileva una
diminuzione del numero dei veicoli disponibili rispetto all'anno
precedente, mentre più della metà evidenzia uno stallo dei prezzi
applicati alla clientela (e prevede che la situazione con cambierà a
breve), per finire il 27% ritiene che si avrà un peggioramento della
situazione nel prossimo semestre (solo il 9% prevede un possibile
miglioramento) e addirittura circa il 60% delle aziende di
autotrasporto interpellate ritiene la condizione economica generale
del nostro paese è peggiorata.
Purtroppo, le previsioni
pessimistiche non terminano qui, perchè le ultime indagini
effettuate hanno evidenziato anche un peggioramento della sicurezza,
con un notevole incremento dei furti. Basti pensare che circa sei
titolari di imprese di trasporto su cento hanno subito rapine o
minacce e nove su cento hanno affermato di essere venuti a conoscenza
di altre aziende che hanno subito avvertimenti e ricatti. Gli atti
intimidatori si concretizzano principalmente con ricatti psicologici
o danni alle cose. Buona parte degli imprenditori soggetti a questo
tipo di atti intimidatori si sottomettono consegnando merce o denaro.
Altrettanti cercano di affrontare la situazione munendosi di sistemi
di sorveglianza e di impianti di allarme all'avanguardia, oppure
ricorrono alla stipulazione di assicurazioni o addirittura a società
di vigilanza privata. Più della metà delle imprese di trasporto
interpellate (come la t&ti cargo line srl) ritengono che le
misure da attuare più urgentemente per contenere il fenomeno sono
rappresentate da una maggiore prontezza delle forze dell'ordine e da
condanne più severe per i criminali catturati, perchè attualmente
questi misure sono molto carenti.
Inoltre, basterebbe applicare
diligentemente il protocollo di legalità siglato a suo tempo dal
ministro dell'interno Maroni e che riguardava proprio la criminalità
nel settore dei trasporti. Infatti, solo attuando i giusti controlli sarà
possibile garantire il rispetto delle regole, combattendo in maniera
adeguata la malavita organizzata e ogni forma di atto criminoso.
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