lunedì 29 settembre 2025

OLTREPO’ TERRA DI PINOT NERO: QUINTA EDIZIONE MOLTO RINNOVATA

 




Focus sulle Bollicine Metodo Classico e la menzione Classese in questa nuova edizione che celebra le due anime del nobile vitigno

Milano, 26 Settembre 2025- L’Oltrepò Pavese, vasta area geografica lombarda dalla caratteristica forma a grappolo d’uva,situata a sud del corso del fiume Po, è molto nota per la sua vocazione vitivinicola e per essere la terza superficie più grande al mondo per produzione di Pinot Nero.

Il Nobile vitigno di borgognona memoria ha trovato un’ideale dimora nelle colline oltrepadane, evidenziando le sue due anime: quella spumantistica Metodo Classico e la vinificazione in rosso fermo.

Va sottolineato che questo vitigno da cinque anni viene celebrato e valorizzato grazie al lavoro del Consorzio di Tutela Vini Oltrepò Pavese con l’evento “Oltrepò Terra di Pinot Nero”.

Borghi d’Europa ha partecipato anche alla quinta edizione di questo momento dedicato al Pinot Nero, edizione che si è rivelata molto rinnovata.

In primis è cambiata la location: dalla magnifica Tenuta Pegazzera di Casteggio al caratteristico borgo di Golferenzo, che ha riunito prima i wine lovers e poi gli operatori specializzati del settore il 21 e 22 Settembre c.m. .

Inoltre quest’anno sono stati festeggiati i 160 anni del Metodo Classico Blanc de Noir e Rosè nell’intero territorio (le prime bollicine Metodo Classico sono datate 1865 a Rocca de Giorgi grazie ai Conti Carlo Gancia e Augusto Giorgi di Vistarino).

Last  but not the least, l’introduzione del nome Classese nel nuovo disciplinare Docg per le bollicine: la scelta di recuperare un nome storico per rafforzare l’immagine e l’identità dei Metodo Classico da uva Pinot Nero e il forte legame di ogni produttore col territorio oltrepadano è sicuramente da promuovere.

Per la parte bollicine (che diverranno Classese Docg), sempre di grande finezza e sapidità, Borghi d’Europa ha provato:

-        Il Pinot Nero Metodo Classico Nature Luogo d’Agosto di Alessio Brandolini,

-        Il Pinot Nero Metodo Classico Pas Dosè Poggio del Duca di Calatroni,

-        Il Pinot Nero Metodo Classico Dosage Zero Vergomberra di Bruno Verdi,

-        Il Pinot Nero Metodo Classico Nature de la Piotta,

-        Il Pinot Nero Metodo Classico Brut Classese di Francesco Quaquarini,

-        Il Pinot Nero Metodo Classico Extra Brut di Tenuta Frecciarossa,

-        Il Pinot Nero Metodo Classico Pas Dosè Casto di Bosco Longhino,

-        Il Pinot Nero Metodo Classico Brut Cà del Gè di Cà del Gè,

-        Il Pinot Nero Metodo Classico Caristoro Extra Brut di Fiamberti,

-        Il Pinot Nero Metodo Classico Brut isabèl de Le Fiole,

-        Il Pinot Nero Metodo Classico Rosè Cruasè La Bolla, assieme all’inedito Pas Dosè di Cantine Cavallotti,

-        Il Pinot Nero Metodo Classico Rosè Extra Brut Roccapietra Cruasè di Roccapietra di Scuropasso,

-        Il Pinot Nero Metodo Classico Extra Brut 1865 di Conte Vistarino

Tra i rossi fermi di sicura eleganza ed armonia invece:

-        Il Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese Doc Pernice di Conte Vistarino,

-        Il Pinot Nero dell’Oltrepò pavese Doc Sg ’67 e il Pinot Nero Doc Tiamat di Cordero San Giorgio,

-        Il Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese Doc Terrazze Alte e il Pinot Nero Doc Noir di Tenuta Mazzolino,

-        Il Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese Doc Poggio della Buttinera di Travaglino,

-        Il Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese Doc Riserva Campo dei Graci di Bosco Longhino

Ogni vino assaggiato ad “Oltrepò Terra di Pinot Nero”ha rivelato le peculiarità territoriali delle colline oltrepadane, sia per la parte bolllcine che per i fermi: va fatto un plauso al Consorzio di Tutela Vini Oltrepò (guidato dal Direttore Riccardo Binda e dalla Presidente Francesca Seralvo) che si sta prodigando nella valorizzazione del Pinot Nero incentrata nella ricerca dell’alta qualità.

In alto i calici!

 



mercoledì 24 settembre 2025

Gift card aziendali: come funzionano e dove trovare le migliori per i dipendenti

Le gift card aziendali sono uno strumento sempre più diffuso per premiare i dipendenti. Offrono flessibilità e una vasta gamma di scelte, rendendole un'opzione molto apprezzata. A differenza dei classici regali aziendali, queste carte regalo permettono ai lavoratori di scegliere ciò che desiderano, garantendo che il benefit sia utile e gradito. 

La loro gestione è relativamente semplice e possono essere utilizzate per diverse occasioni, come bonus di produttività, premi di fine anno o regali di benvenuto per i nuovi assunti.

Gift card aziendali: cosa sono e come si usano

Le gift card aziendali sono carte prepagate che le aziende acquistano per poi distribuirle ai propri dipendenti. Possono avere un importo fisso o ricaricabile. Il funzionamento è simile a quello delle comuni carte regalo: il dipendente può spendere l'importo caricato presso una o più catene di negozi convenzionate. 

Le carte possono essere fisiche o digitali (vedi su bestcashback.it), le ultime sono spesso inviate via email. Una volta ricevuta, la carta viene attivata e il dipendente può iniziare a utilizzarla per i suoi acquisti. È importante verificare le condizioni di utilizzo, inclusa la data di scadenza e i negozi aderenti.

I vantaggi delle gift card aziendali per le imprese

L'uso di gift card aziendali offre numerosi vantaggi per le aziende. Permettono di motivare e fidelizzare il personale in modo efficiente. Sono inoltre uno strumento utile per migliorare l'immagine aziendale e dimostrare l'apprezzamento nei confronti dei dipendenti. 

La loro gestione amministrativa è snella e può essere ottimizzata. Infine, a seconda delle normative vigenti, le gift card possono godere di un regime fiscale agevolato per l'impresa e non concorrere a formare reddito per il dipendente, entro determinati limiti di valore.

Come scegliere le gift card migliori per i dipendenti

La selezione delle gift card migliori dipende da diversi fattori. È utile considerare la varietà di scelta che offrono. È consigliabile optare per carte che permettano di spendere in un'ampia rete di negozi, online o fisici.

Si deve anche tenere conto delle preferenze dei dipendenti, ad esempio se sono più propensi a spendere per abbigliamento, elettronica, spesa alimentare o esperienze di svago. Inoltre, è necessario valutare le condizioni del fornitore, come il servizio di assistenza, la gestione degli ordini e le modalità di consegna.

Dove trovare le migliori gift card per le aziende

Esistono molteplici fornitori di gift card aziendali, ognuno con offerte specifiche. Le piattaforme specializzate offrono un'ampia gamma di carte, da quelle utilizzabili in un solo negozio a quelle multi-brand. 

Alcune soluzioni permettono di caricare un saldo spendibile in molti esercizi commerciali, aumentando la flessibilità per i dipendenti. Altri fornitori sono legati a catene di supermercati o negozi di elettronica. Si può valutare anche l'acquisto di carte regalo presso i singoli esercizi commerciali, ma questa opzione potrebbe essere meno versatile.

Corsi ADR: migliorare la sicurezza sul trasporto merci pericolose

 


Nel mondo del trasporto su strada, la sicurezza riveste un ruolo fondamentale, soprattutto quando si tratta della movimentazione di merci pericolose. I corsi ADR sono strumenti essenziali non solo per rispettare la normativa vigente, ma anche per garantire un elevato standard di sicurezza sul lavoro, prevenendo incidenti e riducendo al minimo i rischi connessi.

ADR, cosa significa?

Nel contesto della sicurezza sul lavoro, i corsi ADR rappresentano un elemento imprescindibile per chiunque sia coinvolto nel trasporto di merci pericolose su strada. L’acronimo ADR deriva dalla sigla francese Accord européen relatif au transport international des marchandises Dangereuses par Route, ovvero l’accordo europeo che regola il trasporto internazionale di merci pericolose su strada, firmato a Ginevra nel 1957 e recepito in Italia attraverso il D.Lgs. 35/2010.

In base alla normativa italiana e agli aggiornamenti biennali dell’accordo ADR, i corsi ADR sono obbligatori per i conducenti che trasportano determinate classi di merci pericolose, quali esplosivi, gas, sostanze infiammabili, tossiche, corrosive e radioattive. L’obiettivo primario è formare conducenti e operatori in grado di prevenire incidenti e ridurre i rischi per la salute, la sicurezza e l’ambiente.

Normativa di riferimento per i corsi ADR

In Italia, la disciplina dei corsi ADR è definita da:

  • D.Lgs. 35/2010: attuazione della direttiva 2008/68/CE relativa al trasporto interno di merci pericolose.
  • Accordo ADR in vigore (versione aggiornata ogni due anni dalla Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite – UNECE).
  • DM 6 ottobre 2006 (e successive modifiche): definisce le modalità di rilascio del certificato ADR, i requisiti per i docenti e le sedi formative.
  • Codice della strada, che prevede sanzioni severe in caso di mancato possesso del certificato.

Tipologie di corsi ADR

I corsi ADR sono strutturati in diverse categorie a seconda del tipo di trasporto:

  • Corso base: obbligatorio per tutti i conducenti che trasportano merci pericolose in colli o alla rinfusa.
  • Specializzazione cisterne: per chi guida veicoli cisterna o trasporta merci pericolose in contenitori-cisterna.
  • Specializzazione esplosivi (classe 1): specifico per il trasporto di esplosivi.
  • Specializzazione radioattivi (classe 7): richiesto per chi trasporta materiali radioattivi.

Ogni corso prevede una parte teorica (norme ADR, classificazione delle merci, equipaggiamenti, documentazione, gestione delle emergenze) e una verifica finale attraverso un esame presso le Direzioni Generali Territoriali del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. I corsi ADR certificati hanno validità quinquennale e devono essere rinnovati prima della scadenza con un corso di aggiornamento e un nuovo esame.

Importanza nella sicurezza sul lavoro

Il trasporto di merci pericolose comporta rischi elevati per i lavoratori coinvolti e per l’ambiente circostante. Tra i pericoli principali figurano incendi, esplosioni, contaminazioni chimiche e incidenti stradali con rilascio di sostanze nocive. I corsi ADR hanno dunque la finalità di:

  • Prevenire incidenti tramite la corretta applicazione delle procedure e l’uso di dispositivi di protezione individuale.
  • Gestire le emergenze in modo efficace, riducendo i tempi di intervento e contenendo i danni.
  • Garantire la tracciabilità delle merci e la corretta compilazione dei documenti di trasporto.
  • Tutelare la salute dei lavoratori, come previsto dal D.Lgs. 81/2008, che riconosce la formazione come strumento essenziale di prevenzione.

Inoltre, la formazione ADR non è utile solo per i conducenti, ma anche per i datori di lavoro, gli addetti al carico/scarico, i responsabili sicurezza e il consulente ADR, figura obbligatoria per le imprese che spediscono, caricano o trasportano merci pericolose.

Sanzioni e controlli

Il mancato rispetto delle norme ADR comporta sanzioni amministrative e penali per i conducenti e per le imprese. Le forze dell’ordine e gli ispettori del lavoro effettuano regolari controlli su strada e presso le aziende, verificando:

  • Presenza del certificato ADR valido.
  • Conformità dei veicoli e degli equipaggiamenti.
  • Corretta etichettatura e imballaggio delle merci.

La non conformità può portare a sospensioni dell’attività, multe salate e persino responsabilità penali in caso di incidente.

In un sistema produttivo sempre più interconnesso, dove la circolazione di sostanze pericolose è frequente, i corsi ADR rappresentano una garanzia di professionalità, sicurezza e legalità. La formazione non è solo un obbligo normativo, ma un investimento per la salvaguardia dei lavoratori, della collettività e dell’ambiente.

Per maggiori informazioni e per trovare corsi autorizzati, è possibile consultare il sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti o rivolgersi a enti accreditati in materia di salute e sicurezza lavoro e autoscuole specializzate.

Quali sono i vantaggi nell'installare le persiane sulle finestre

 


Quando si parla di rinnovare casa o di migliorare il comfort degli ambienti, spesso ci si concentra su elementi interni: mobili, colori delle pareti, magari un nuovo divano. Ma c’è un dettaglio che troppo spesso viene sottovalutato e che invece può fare una grande differenza: le persiane.

Ma cosa sono, esattamente le persiane?

Le persiane sono quegli infissi esterni montati davanti alle finestre, composti da una o due ante con lamelle inclinate. Hanno una funzione molto pratica: proteggono dal sole, dalla pioggia, dal vento e, perché no, anche da occhi indiscreti. Ma non è solo questione di praticità: una persiana ben scelta può cambiare radicalmente l’aspetto di una casa, valorizzandone la facciata.

Ne esistono diversi tipi. Le più comuni sono quelle a battente, cioè che si aprono verso l’esterno come delle porte. Ma ci sono anche quelle scorrevoli, perfette se lo spazio è limitato, o quelle a libro, che si piegano su sé stesse. E poi ci sono le versioni più moderne, come le persiane orientabili, in cui si possono regolare le lamelle per gestire meglio luce e aria, oppure quelle blindate, pensate per chi ha esigenze di sicurezza elevate.

I materiali: quale scegliere?

Anche qui, c’è l’imbarazzo della scelta. Se ami lo stile classico e caldo, il legno è il materiale che fa per te. È elegante e naturale, ma richiede un po’ di manutenzione: va trattato periodicamente per resistere a umidità e insetti.

Se preferisci qualcosa di più pratico e moderno, puoi puntare sull’alluminio. È resistente, leggero e non ha bisogno di cure particolari. E grazie alle finiture effetto legno, può anche sembrare... legno, senza esserlo! Il PVC, invece, è una via di mezzo: economico, isolante e molto resistente agli agenti atmosferici, anche se esteticamente può risultare un po’ più “anonimo”. Infine, per chi ha a cuore la sicurezza, ci sono le persiane in acciaio: robuste, blindate e praticamente a prova di ladro. Certo, sono un po’ più costose e pesanti, ma fanno il loro lavoro alla grande.

E i vantaggi nell'installare le persiane?

Be’, ce ne sono parecchi. Vediamone alcuni:

  • Controllo della luce e della ventilazione: grazie alle lamelle inclinate (fisse o orientabili), puoi decidere quanta luce e aria far entrare in casa. Perfette per l’estate, quando cerchi ombra e freschezza senza dover chiudere tutto.
  • Isolamento termico: in inverno aiutano a trattenere il calore, in estate a tenere fuori il caldo. Risultato? La casa è più confortevole e si risparmia anche qualcosa sulla bolletta.
  • Isolamento acustico: se vivi in una zona trafficata o rumorosa, le persiane chiuse fanno da barriera anche ai rumori esterni.
  • Sicurezza: già le versioni standard offrono una protezione in più rispetto a una finestra “nuda”, ma se scegli un modello blindato puoi dormire ancora più tranquillo.
  • Privacy: magari ti piace tenere le finestre aperte per far passare l’aria, ma non vuoi che i vicini vedano tutto ciò che fai. Le persiane ti permettono di trovare il giusto equilibrio.
  • Estetica: una bella persiana può valorizzare la tua casa, soprattutto se scegli un colore o una finitura in linea con lo stile dell’edificio. E, dettaglio non da poco, può aumentare anche il valore dell’immobile.

In conclusioneInstallare le persiane sulle finestre è un investimento intelligente. Migliorano il comfort, l’aspetto e la sicurezza della casa. Certo, la spesa dipende dal materiale, dal modello e dalle dimensioni, ma c’è una soluzione adatta a ogni esigenza e a ogni budget, basta consultare un installatore esperto. Che tu stia ristrutturando casa o semplicemente cercando un modo per migliorare il tuo benessere quotidiano, vale la pena prendere in considerazione questo elemento così semplice… ma così efficace!

Come creare un design coerente per il suo sito web

 


Hai mai visitato un sito web e pensato: “Wow, tutto qui ha senso. È bello, chiaro, ordinato… mi fido di questo brand”? Quella sensazione non nasce per caso. È il risultato di un design coerente, ovvero un progetto visivo dove ogni elemento sembra parlare la stessa lingua.

Parti dall’identità del brand

La coerenza nel design non è solo estetica: è funzionalità, riconoscibilità e fiducia. In questo articolo, vediamo insieme come costruire un design coerente per il tuo sito web — anche se non sei un designer professionista. Un design coerente nasce da un’identità solida. Colori, font, tono della comunicazione: tutto deve riflettere lo stile e i valori del tuo brand. Se non hai ancora un brand book (il manuale del tuo stile visivo), è il momento di crearne uno. Anche solo una mini-guida con palette colori, tipografia, logo e tono di voce può fare la differenza. La coerenza di un design comincia da una solida identità visiva, che funge da guida per tutto il sito.

Scegli una palette colori e rispettala

I colori comunicano emozioni e personalità. Una palette ben pensata (di solito 3-5 colori) aiuta l’utente a orientarsi e a riconoscere il tuo brand ovunque. Usa colori primari per gli elementi chiave (come pulsanti o titoli), e tonalità neutre o secondarie per lo sfondo, i testi e gli elementi di supporto. Pro tip: utilizza strumenti come Coolors o Adobe Color per creare combinazioni armoniche.

Tipografia per sito web: meno è meglio

Evita l’uso di troppi font diversi. Due (massimo tre) famiglie tipografiche bastano: una per i titoli, una per i testi. L’importante è che siano leggibili e coerenti con lo stile del sito. Ad esempio, un sito istituzionale starà meglio con caratteri serif, mentre un portfolio creativo può permettersi sans-serif più moderni e audaci. La gerarchia visiva è uno degli strumenti più potenti per guidare l’utente: titoli evidenti, sottotitoli chiari, paragrafi ariosi.

Layout chiaro e griglia coerente

Un sito ben organizzato usa lo stesso schema o “griglia” per ogni pagina: margini costanti, spaziatura regolare, posizionamento coerente di elementi come menu, titoli, call to action. Questo aiuta l’utente a muoversi senza sforzo. Gantry 5, ad esempio, usato da molti sviluppatori per creare siti web in Joomla, permette di costruire layout modulari e consistenti facilmente, mantenendo uno stile coerente su tutte le pagine.

Icone e immagini sul sito web: stile uniforme

Un errore comune è usare immagini e icone con stili completamente diversi. Un mix di illustrazioni piatte, foto stock realistiche e icone 3D crea confusione. Meglio scegliere uno stile dominante (es. illustrazioni vettoriali, immagini in bianco e nero, fotografie a colori caldi, ecc.) e applicarlo in tutto il sito. Usa librerie come Font Awesome o Heroicons per icone coerenti, e occhio alla risoluzione delle immagini: devono essere sempre nitide e ottimizzate.

Elementi interattivi: comportamento prevedibile

Un pulsante deve comportarsi da… pulsante! Colori coerenti per lo stato normale, al passaggio del mouse (hover) e al clic. Gli utenti si aspettano un certo comportamento, e ogni “sorpresa” rischia di diventare frustrazione. Google Material Design ha linee guida molto chiare sull’interazione e il feedback visivo: animazioni fluide, reattività immediata e feedback coerenti aumentano la fiducia.

Contenuti coerenti = comunicazione efficace

Oltre all’aspetto visivo, anche il contenuto deve seguire uno stile omogeneo. Il tono della voce — che sia professionale, informale, ironico o tecnico — deve restare costante. Se in una pagina ti dai del “tu” e in un’altra del “lei”, l’effetto sarà straniante. Anche la struttura dei contenuti deve essere simile: titoli H1 chiari, paragrafi brevi, sezioni ripetibili (es. “Cosa offriamo”, “Perché sceglierci”, “Contattaci”) aiutano il lettore a orientarsi.

Testa, ottimizza, ripeti

La coerenza non si raggiunge al primo colpo. Serve testare il sito con utenti reali, osservare come interagiscono, raccogliere feedback. Se un elemento viene spesso ignorato, forse non è abbastanza evidente. Se una pagina confonde, va semplificata. Strumenti come Hotjar o Google Analytics ti aiutano a capire cosa funziona e cosa no.

Sei pronto a creare il tuo sito web

Un design coerente è come una buona colonna sonora: non deve per forza farsi notare, ma deve rendere l’esperienza fluida e piacevole. Richiede attenzione ai dettagli, conoscenza dei propri strumenti e una buona dose di empatia verso chi visiterà il tuo sito. Inizia con le basi: palette colori, font, layout e immagini coerenti. Poi testa, migliora e… goditi i complimenti dei visitatori! Hai un sito web in costruzione e vuoi un consiglio sul design? Contatta un professionista nella creazione di siti internet, sarà felice di darti una mano!

mercoledì 10 settembre 2025

VISITE GUSTOSE: DA VIVA VINI VALTELLINA ALLA MOSTRA MULTISENSORIALE A TEGLIO

 

 




Il racconto di una giornata con molti protagonisti, tra cui i vini di Giorgio Gianatti e i pregevoli salumi tipici di Testini

Milano, 10 Settembre 2025- La Valtellina si trova a Nord della Lombardia in provincia di Sondrio ed è una terra di confine (Svizzera) ricca di borghi storico-cultutali e panorami suggestivi con le tante pendenze e i terrazzamenti a vite, dove viene esaltata l’uva Nebbiolo o Chiavennasca, che dà poi dei rossi di carattere, struttura e mineralità che ben si sposano a tavoli con prelibatezze locali come la Bresaola e il Pizzocchero.

La Redazione di Borghi d’Europa è tornata in questa nobile zona per alcune visite mirate, volte a valorizzare le eccellenze locali, visto che dal 6 all’8 Settembre c.m. si è svolta la prima edizione della rassegna Viva Vini Valtellina, promossa dal Consorzio di Tutela Vini Valtellina.

La giornata di sabato 6 Settembre è stata dedicata alle visite in vigna e in cantina: Borghi d’Europa si è concentrata sulla Sottozona del Grumello a Montagna in Valtellina, assaggiando le tre espressioni di Chiavennasca di Giorgio Gianatti, artigiano del vino che coltiva con passione e rispetto assoluto i suoi 2 ettari di vigna, basandosi sui principi della lotta integrata.

I vini assaggiati sono stati il Rosso di Valtellina Doc 2022, rosso di carattere e persistenza che può evolvere bene negli anni, poi il Valtellina Superiore Docg Sassina 2019, davvero molto sapido, minerale ed equilibrato ed infine il Valtellina Superiore Docg San Martino 2021, un simil Sforzato per l’appassimento delle uve ancora giovane che sta virando verso morbidezza ed eleganza, regalando nuances balsamiche e di frutta rossa matura.

Questi assaggi sono stati fatti provando anche i salumi tipici del Salumificio Testini di Montagna in Valtellina,una realtà a conduzione familiare con esperienza nel territorio dal 1982 che lavora esclusivamente materie prime fresche alla ricerca della genuinità.

Durante la visita e degustazione da Giorgio Gianatti sono stati assaggiati di Testini la Slinzega,di carne bovina, simile ma più piccola della famosa bresaola e dal gusto molto aromatico e speziato e i salamini freschi (classica carne suina).

Prima della visita alla realtà vinicola, Borghi d’Europa ha potuto pranzare a Teglio (paese patria dell Pizzocchero dell’Accademia) presso il Ristorante- Pizzeria Al Castello, gestito dalla Famiglia Pirolo dal 1992, dove sempre del Salumificio Testini sono stati provati la succulenta Bresaola di Manzo e il delicato Fiocco di Prosciutto Crudo.

La cucina del Ristorante ha poi proposto due piatti simbolo di Teglio e della tradizione valtellinese come gli Sciatt (frittelle croccanti fatte con farina di grano saraceno e ripiende di formaggio Valtellina Casera DOP) e il Pizzocchero tipico dell’Accademia, davvero ottimo.

Altro momento clou della giornata, è stata la visita al magnifico e rinascimentale Palazzo Besta di Teglio, sede museale aperta al pubblico dal 1927, che nella parte delle ex Cantine al piano terra ospita collezioni ed installazioni temporanee come la mostra “Valtellina, il senso del Vino”, promossa da Sara Missaglia e Giusi Di Gangi, con la direzione di Silvia Anna Biagi, direttrice di Palazzo Besta.

Un’experience davvero multisensoriale (grazie a proiezioni interattive ed installazioni evocative) questa Mostra, che fa capire quanto sia importante e radicato nella comunità valtellinese il vino e il lavoro in vigna, in un contesto montano e spesso difficile.

Da sottolineare anche la bellezza del primo e secondo Piano di Palazzo Besta, col Loggiato e le varie Sale, come le Stanze d’Inverno, la Sala del Falcone e la Sala delle Metamorfosi e la Sala della Torre: un plauso al grande lavoro svolto dalla Direzione regionale Musei della Lombardia.

Evviva!

venerdì 5 settembre 2025

QUARNA, VIGNAIOLI DALL’ALTO PIEMONTE SI PRESENTANO AD EUSTACHIORA

 



Dopo la pausa di agosto torna l’8 Settembre l’appuntamento enologico nel quartiere Eustachi a Milano


Oggi  l’Alto Piemonte,  in particolare la zona collinare tra il Ticino e la Dora Baltea, vive una nuova primavera vitivinicola, grazie a giovani vignaioli indipendenti che, con passione e competenza, custodiscono la biodiversità e affrontano i cambiamenti climatici con intelligenza agricola e senso di sostenibilità.

Dentro l’universo Alto Piemonte vinicolo sono racchiuse otto piccole Doc d’eccellenza e tre Docg, tra le quali il Ghemme, che proviene dall’omonimo paesino di 3500 anime al confine con la Valsesia, il cui vino di punta è indubbiamente il Ghemme Docg, rosso da uve Nebbiolo in predominanza (con piccola parte di Uva Rara e/o Vespolina) di grande armonia e finezza.

Tra i diversi vignaioli locali, c’è Quarna, piccola realtà familiare con al timone Mattia Quarna, coadiuvato dalla famiglia, che nel 2016 ha iniziato un progetto di valorizzazione dei vitigni autoctoni della zona come Nebbiolo, Vespolina, Uva Rara, Croatina ed Erbaluce.

La gamma comprende cinque etichette, il Ghemme DOCG (90% Nebbiolo, 10% Vespolina), il Colline Novaresi Spanna, Colline Novaresi Vespolina, il Vinöt (da tavola) e Lüm, un orange wine da Erbaluce dal suggestivo colore opaco, ispirato alle antiche lampade a olio delle cascine.

 

Spanna, la Vespolina e Lüm (più una sorpresa finale), verranno presentati lunedì 8 Settembre alla degustazione itinerante Eustachiora, che torna dopo la pausa di agosto per promuovere la cultura del vino e tutte le sue sfaccettature in maniera conviviale e dinamica.

I vini di Quarna (che sono anche parte della Fivi) riveleranno nei calici la loro identità, che parla di terra, passione e visione lungimirante e saranno degustabili sino al 16 Settembre c.m. nei due locali Polpetta Doc e Sapori Solari.

 

In alto i Calici!