venerdì 24 aprile 2020

Mattia “Diana” è il terzo singolo estratto dall’album “Labirinti umani” del cantautore modenese

Un brano pop dal ritmo incalzante che racconta la forza di una donna capace di rialzarsi di fronte agli ostacoli della vita.

In radio dal 24 aprile



“Diana” è uno dei brani più importanti e significativi di “Labirinti umani”, il disco d’esordio di Mattia. Una canzone che racconta, senza mezzi termini, la forza di una donna lavoratrice che continua a rialzarsi in piedi e a sognare nonostante le cicatrici lasciate da una vita difficile, consumata dai tradimenti, dalla perdita di un figlio e da problemi di droga da parte di persone a lei care.   

“Labirinti umani” è un disco eterogeneo fatto di ballate romantiche e malinconiche, canzoni sensuali ed emotivamente rockeggianti per arrivare, infine, a brani pieni di energia e dallo stile originale che presentano influenze dance ed elettroniche. 

Dicono di lui

“Mattia ci regala un album dai colori piuttosto vivaci riguardo le problematiche esistenziali odierne, tratteggiandole con questo attualissimo elettro-pop, in cui il nostro riesce ad articolare la sua visione musicale con estro. Non il solito pop!” Musica Intorno

“Previdi realizza un disco che scorre veloce e godibile, consegnando melodie di sicura efficacia e capaci di insinuarsi nella testa dell’ascoltatore anche solo dopo un primo, rapido, ascolto” Blu Note Music 

“LABIRINTI UMANI è un percorso articolato che stupisce passo dopo passo perché Mattia è riuscito a trattare un argomento così universale come le relazioni umane con una delicatezza, una profondità ed un'onestà che oggi è difficile trovare nei dischi del panorama italiano” Low Music

“Nove canzoni pop fatte come si deve, che hanno il merito di “arrivare” sin da subito, senza risultare per niente banali”. Grandi Palle di Fuoco

“Mattia riesce a confezionare un album omogeneo, sia nel songwriting che nei suoni: un lavoro profondamente pop, fatto di canzoni che si fissano in testa fin dal primo ascolto” Mescalina

Autoproduzione
Radio date: 24 aprile 2020
Pubblicazione album: 8 novembre 2019

BIO
Mattia nasce a Modena e cresce in un ambiente musicale che gli permette di coltivare da subito la passione per la composizione di brani e testi come autodidatta. Dentro di lui coesistono due anime, quella razionale ereditata dai genitori avvocati nonché dagli studi seguiti e quella passionale emotiva ereditata da due nonni-artisti di fama internazionaleMirella Freni (cantante d’opera che ha calcato per 50 anni palchi come La Scala di Milano e il Metropolitan di NY) e Leone Magiera (pianista, musicista, ex direttore di diversi teatri tra cui La Scala, e maestro dei prodigiosi modenesi Freni e Pavarotti). E sarà proprio la nonna Mirella a credere nel talento del nipote e a supportarlo negli studi musicali. 
A marzo 2017 passa le selezioni per partecipare al corso Masterclass nella scuola di musica pop presso Operastudio di Patrizia Orciani e Virginio Fedeli (manager di Andrea Bocelli e altri cantanti di fama internazionale), dove ha la fortuna di collaborare per una prima redazione dei suoi brani con il celebre maestro Federico Capranica e l’insegnante di canto Elisabetta Nesca. Tra i concorsi cui ha partecipato vi sono le semifinali di vmf live (semifinalista) e del Torino Music contest (semifinalista). 
Nel 2018 si dedica completamente alla produzione del suo album che viene pubblicato l’8 novembre 2019 dal titolo “Labirinti umani”, anticipato dall’uscita dal singolo eponimo. Il 18 ottobre 2019 arriva in radio il secondo estratto “Tieni il resto se lo vuoi”. Il 24 aprile 2020 è il turno del brano “Diana”. 

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Gogaia “Love Love” prende vita il nuovo progetto di Gaia Trussardi tra musica e integrazione

“Love love” è il primo singolo di un percorso musicale d’impronta sociale che parte dal desiderio di coinvolgere l’ascoltatore in nuove sonorità attraverso canzoni pop con elementi di contaminazione africana.




In radio dal 24 aprile 2020



Il brano “Love love” è il primo estratto di un Ep di 4 canzoni scritte da Gaia, in uscita per il prossimo autunno, che vogliono esprimere il concetto semplice ma fondamentale di amore verso il mondo che ci circonda e favorire l’empatia nei confronti degli altri esseri umani, la natura, la terra.

Si tratta di una ballata di esortazione all’amore incondizionato come unica verità e possibilità di sopravvivenza felice. La matrice pop contemporanea si arricchisce di contaminazioni tribali e cori gospel prettamente africani, in un perfetto mix tra world music e dance. 

«”Love love” è una canzone che parla dell’amore come modo di vivere, come “postura”. Il testo infatti inizialmente, mentre descrive cosa provoca l’amore, sembra rivolgersi a una persona. Tuttavia, nella seconda parte si afferma che l’amore più grande è quello per l’amore stesso. Un sentimento che permette di essere sereni anche grazie al dare disinteressato. Una ballata dove la parola Love è come un mantra, ripetuto più volte nella strofa e nel ritornello su note allegre e cori, in cui si aggiunge un cantante nigeriano, trasferitosi a Milano per amore e che sta cercando di fare della musica il suo lavoro. Lo strumento melodico portante, la kora, è suonato da un artista del Gambia, anche lui a Milano, dove suona in alcuni locali.
Scritto qualche anno fa, l’ho voluto riprendere come mio primo singolo perché il messaggio, seppur semplice, è per me importantissimo. L’amore è inteso dunque anche come apertura a conoscere gli altri e a capirli, un’esigenza di integrarci indistintamente tra pensieri e culture diverse ma tutte con contenuti validi.» Gaia Trussardi


Gogaia è un progetto d’impronta sociale che nasce per dare voce ad artisti di altre culture e per creare così, attraverso la musica, nuove opportunità di ascolto accessibili a tutti. La musica, da sempre passione di Gaia Trussardi, diventa quindi il mezzo a lei più affine da usare per veicolare il suo messaggio, scegliendo inoltre di destinare i proventi derivanti dai diritti d’autore del brano, ai due artisti che hanno suonato con lei.

Ezy Williams dalla Nigeria e, alla kora, Haruna Kuyateh dal Gambia, sono i musicisti coinvolti in questo primo singolo, entrambi incontrati da Gaia nella sua ricerca di talenti stranieri con cui collaborare, nell’intento di integrare le diverse identità che rappresentano la nostra realtà sociale.

Gaia Trussardi, laureata in Antropologia/Sociologia a Londra, con una carriera tra moda e musica ed una viva passione per la multiculturalità, oggi è sempre più impegnata nel sociale. 


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Sindacato “Gargoyle” è il singolo del collettivo rap che anticipa l’album d’esordio “Limiti”

Il trio piemontese presenta un brano, intimo e malinconico, dove il cloud rap incontra gli accordi di chitarra elettrica del musicista e producer Federico Maraucci. 



“Gargoyle” è un brano nato dalla “sfida accettata” di collaborare con le chitarre elettriche del musicista, producer e sound engineer alessandrino, Federico Maraucci.

«Per noi era un esperimento in quanto si parlava di sonorità lontane dal nostro paradigma musicale di riferimento. Ma dopo un’iniziale fase di incertezza, abbiamo trovato la giusta strada da percorrere. Il filo rosso che lega le rispettive strofe, è la tendenza malinconica che accomuna tutti e tre, che risulta in questo caso “addolcita” dagli accordi di Federico e sgravata da un ritmo incalzante». Sindacato

Il singolo anticipa “Limiti”, l’album in uscita il 30 aprile 2020. Il disco comprende collaborazioni con il producer torinese Blue Jeans e con Federico Maraucci, anche responsabile della registrazione e del lavoro di mixing e mastering dell’intero progetto.

Le influenze artistiche sono principalmente riconducibili al cloud rap e alle correnti sperimentali ad esso affini, non tralasciando un’ispirazione legata a sottogeneri della trap e dell’hip hop. 
Le sonorità, elettroniche ed eteree, mirano a ricreare un’atmosfera avvolgente, che proietti l’ascoltatore in una dimensione surreale e sognante. Le liriche fanno riferimento ad un immaginario onirico, sentimentale e futuristico che sposa adeguatamente il sound plasmato dalle produzioni, senza prevaricare le peculiarità e le attitudini di ciascun membro del gruppo. 



Radio date: 24 aprile 2020
Pubblicazione album: 30 aprile 2020
Autoproduzione

BIO
Sindacato è un progetto musicale nato ad ottobre 2018. È un collettivo formato da Neverender, Poplejon e Jabba The Loot. Il primo si occupa delle produzioni, mentre il cantato è opera di tutti e tre i membri del gruppo. 
Il progetto nasce a Casale Monferrato, in provincia di Alessandria, ed è qui che si svolgerà un primo periodo dedicato alle sperimentazioni (alcune delle quali sono reperibili al canale Youtube “SINDACATO III”). 
Trasferitosi a Torino per gli studi, il Sindacato decide di impegnarsi nella produzione di un album che rappresenti la personalità del collettivo. Nasce così “Limiti”, in uscita il 30 aprile, anticipato dal singolo “Gargoyle”, in radio dal 24 aprile e “Schuko”, disponibile su Spotify e Youtube. 


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PAGINA IG: @sindacato3

POPLEJON 
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NEVERENDER 
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JABBA THE LOOT
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Data Science e Covid-19: l’analisi di Pompeo Pontone

Pompeo Pontone, esperto di Data Science, commenta i dati relativi all'emergenza sanitaria causata dalla pandemia del Coronavirus.

La critica di Pompeo Pontone sulla credibilità dei dati

Dall'inizio della diffusione del nuovo Coronavirus si assiste quotidianamente ad una sorta di "corsa ai numeri": politici, media ed esperti diffondono costantemente dati per cercare di spiegare il fenomeno che sta colpendo duramente il mondo intero. Pompeo Pontone, consulente specializzato in Quantitative Finance e Data Science, sostiene che i dati che circolano riguardo il conteggio dei deceduti sono da reputare sia incompleti sia non omogenei. Basti pensare che ogni Paese effettua il conteggio secondo parametri spesso diversi: ciò comporta per forza di cose un tasso di mortalità estremamente variabile a seconda della collocazione geografica. Se non si inverte subito la rotta utilizzando un sistema coerente di raccolta dei dati a livello mondiale, c'è il rischio di prendere decisioni su ipotesi e valutazioni errate: secondo Pompeo Pontone, al momento, l'unico dato attendibile al momento sulle morti da attribuire alla comparsa del Coronavirus può provenire soltanto da un confronto con i decessi registrati negli anni precedenti.


Sanità in Italia: il focus di Pompeo Pontone

Una delle poche "certezze" che si può dedurre dai dati finora in possesso è che medici ed operatori sanitari sono i soggetti più a rischio. Secondo un'analisi di Pompeo Pontone sui decessi avvenuti nel personale di ospedali e cliniche italiane, strutture dalle quali sono spesso iniziati dei focolai, risulta evidente l'importanza dell'adozione di dispositivi di protezione individuale (DPI). Un problema che ogni Paese si è trovato prima o poi ad affrontare: in particolare, la situazione in Italia è risultata allarmante fin dall'inizio, vista la mancanza di sufficiente produzione interna e la conseguente dipendenza dal mercato estero. La scarsa protezione potrebbe causare, secondo le parole dell'esperto, un forte rischio anche per i soggetti più giovani e in salute: la continua esposizione al virus, specie nei reparti dedicati ai pazienti Covid-19, rende infatti l'infezione più forte e quindi capace di oltrepassare le difese immunitarie. Un esempio da seguire, afferma Pompeo Pontone, è l'esperienza dell'Ospedale Cotugno di Napoli, dove le procedure di adozione di DPI messe inizialmente in atto hanno tutelato medici ed operatori, la prima "barriera" di fronte al nemico invisibile.

Nicola Volpi, la carriera del manager nel settore del Private Equity

Attualmente CEO di Movidea, holding di partecipazioni che ha fondato insieme a Emilio Petrone, Nicola Volpi ha un'esperienza che lo vede tra i protagonisti del settore Private Equity in qualità di fondatore e senior partner del fondo di Private Equity internazionale Permira.
Nicola Volpi

Nicola Volpi: formazione e primi incarichi

Milanese, classe 1961, Nicola Volpi si iscrive alla facoltà di Business Administration dell'Università Luigi Bocconi di Milano: dopo la laurea, consegue un Master in Finanza presso la SDA Bocconi. La sua prima esperienza professionale è in Sefimeta S.p.A., la Divisione dei Servizi Finanziari del Gruppo Montedison, dove lavora come analista finanziario. Dal 1987 al 1995, presso Sanpaolo Finance S.p.A., Investment Bank dell'attuale Gruppo Banca Intesa, ricopre il ruolo di Responsabile della Divisione di Leverage Finance. In quegli anni, è uno dei pionieri del Buy Out in Italia, organizzando il finanziamento delle prime operazioni nel Paese. Nel 1997 diventa partner di Schroder Ventures Italy. Nel 1999, insieme ad altri partner di Schroder Ventures, Nicola Volpi fonda Permira, destinata a diventare una realtà di spicco nel settore del Private Equity nel mondo, vantando oltre 40 miliardi di Euro di capitali gestiti.

Da Permira a Movidea: i successi di Nicola Volpi

Nel 2005 Nicola Volpi viene nominato Amministratore Delegato di Permira Associati SpA. Entra a far parte, inoltre, dell'Executive Committee che guida Permira nel mondo. Sotto la sua guida, Permira Associati si rende protagonista di una serie di operazioni di acquisizione e dismissione di successo (Ferretti Yachts, Marazzi, Veneta Cucine). Si ricordano, inoltre, l'acquisizione e la cessione del marchio Valentino e il riposizionamento strategico di Sisal. Attualmente è Amministratore Delegato di Movidea, Holding di partecipazioni che ha fondato insieme a Emilio Petrone, per investire capitali propri in aziende selezionate con l'obiettivo di accompagnarle in un percorso condiviso di crescita e valorizzazione. nel 2013 Movidea è entrata nel capitale di Pagani Automobili S.p.A., casa di auto sportive di superlusso di cui Nicola Volpi e diventato membro del CdA con contributi di indirizzo strategico e supporto alla crescita dei principali KPI. Dal 2014 al 2018, Nicola Volpi ha ricoperto la carica di membro del Consiglio di Amministrazione di FC Internazionale S.p.A., con contributi nell'area finanza, organizzazione e pianificazione strategica.

Terna, 14 miliardi per la transizione energetica: il commento di Luigi Ferraris

Dopo una carriera di oltre 15 anni in Enel e un ruolo di primo piano nel Gruppo Poste Italiane, Luigi Ferraris è stato nominato Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, la società che gestisce la rete elettrica in Italia.
Luigi Ferraris, AD Terna

Emergenza sanitaria e futuro: Luigi Ferraris illustra il Piano di Sviluppo di Terna

L'attuale emergenza sanitaria ha colpito duramente l'economia italiana, facendo crollare le stime sulla crescita futura. In questo momento le società che operano nei settori strategici hanno il compito di trainare il sistema: Luigi Ferraris, alla guida di Terna, ha annunciato l'8 aprile scorso un nuovo Piano di Sviluppo da 14 miliardi di euro. La società ha deciso di puntare sul futuro: nei prossimi dieci anni, l'investimento finanziario verrà utilizzato in gran parte per continuare la transizione energetica. Al centro del progetto ci saranno infatti le energie rinnovabili, tra le quali spiccano quella eolica e fotovoltaica. Una strategia che segue le finalità espresse dal Piano nazionale integrato per l'energia e clima (Pniec) per l'Italia al 2030, coerente con la decarbonizzazione prevista dal Green New Deal dell'Unione Europea. Obiettivi possibili anche grazie al modello di "partecipato" ribadito da Luigi Ferraris: Terna infatti coinvolgerà attivamente le comunità e le istituzioni locali nelle progettazioni riguardanti le infrastrutture installate sui diversi territori.

Terna, progetti e potenziamento della rete: il focus di Luigi Ferraris

Durante l'annuncio, Luigi Ferraris ha mostrato nello specifico in che modo Terna sfrutterà questo nuovo e corposo investimento. L'AD e DG ha parlato di ben 27 progetti, che andranno ad aumentare la portata della rete elettrica con 300 km di nuove linee. Un intervento che sarà destinato a tutta la Penisola, isole comprese, con l'aggiunta di ulteriori interconnessioni con i Paesi esteri. Dalla Brianza a Padova, da Bari a Crotone: il Piano di Sviluppo coinvolgerà i principali corridoi del Paese. Sicilia, Sardegna e Corsica vedranno un forte incremento rispettivamente nell'HVDC Tyrrhenian Link e nel terminale SA.CO.I.3. La società ha aumentato i numeri delle 'demolizioni', che riguarderanno quasi 4.000 km di linee inefficienti. I risultati arriveranno sia in termini di efficienza che di sostenibilità ambientale: Luigi Ferraris ha infatti dichiarato che il Piano di Terna aumenterà di circa 12 gigawatt la potenza della rete, mentre si avranno oltre 3 milioni di tonnellate annue in meno di emissioni nocive.

venerdì 17 aprile 2020

SOS Save Our Souls “Non mi fermare” il terzo singolo estratto dall’album “ESSE O ESSE” in radio da venerdì 17 aprile


Inoltre, a seguito dell’emergenza Corona Virus, la band ha pubblicato “Segnali”, un brano inedito strumentale extra disco, il cui ricavato verrà interamente devoluto agli Ospedali della provincia di Bergamo.




“Non mi fermare”, terzo singolo estratto dall’album ESSE O ESSE, è un brano che racconta di come i quattro componenti della band abbiano trasformato la loro passione in un lavoro:

«Scrivere, provare, suonare dal vivo nonostante tutto, malgrado i tanti ostacoli che ti portano spesso ad allentare la presa. È impossibile arrendersi quando sogni e fantasia non hanno limiti». SOS SAVE OUR SOULS.

Sulla scia di questo messaggio di risolutezza, assieme all’uscita di “Non mi fermare”, arriva anche la pubblicazione del pezzo inedito strumentale “Segnali”, i cui ricavi saranno destinati alle raccolte fondi del COM - Bassa Bergasmasca per gli Ospedali di Treviglio/Caravaggio e Romano di Lombardia e per la RSA – Anni Sereni di Treviglio.

ASCOLTA IL BRANO STRUMENTALE “SEGNALI” QUI: https://spoti.fi/2wIFq1E

PER COMPRARLO QUI: https://bit.ly/34pFmQB

Dicono di loro

“Rock italiano, ben costruito, assolutamente radiofonico e senza velleità particolari”. Rumore  

“Il bel pop rock italiano di Bruco e compagni che ha ben poco da invidiare alla grandi produzioni (…) non si smentisce e non si svende in soluzioni scontate da cassetta”. Raropiù 

Esse o esse è un disco di esistenza e di resistenza”. Exitwell

“Esse o Esse porta l'ascoltatore per mano in un viaggio sonoro e lirico molto interessante, caratterizzato da una spiccata capacità descrittiva e da una profondità invidiabile”. Low Music

“Rock d’impatto senza scontate abrasività”. Musica Intorno

“Esse o Esse è un album schietto e appassionato, con cui i SOS Save Our Souls riprendono il proprio posto all’interno della scena rock italiana, dimostrando di poter ancora oggi dire la propria”. Non Sense Mag

Produzione artistica curata da Bruco e Cristian Rocco.
Registrato da Dario Ravelli (SuonoVivo) mix analogico.
Mastering curato da Giovanni Versari.

Gli SOS sono: 
Bruco – Voce 
Cristian Rocco – Chitarre 
Mauro Guidi – Basso 
Stefano Guidi - Batteria 

Radio date: 17 aprile
Etichetta: IAD RECORDS

BIO
Gli SOS Save Our Souls nascono nel ’93 da un’idea di Bruco (Marco Ferri), voce ed autore, a cui si uniscono inizialmente Milly Fanzaga alla batteria, Marco Manai al basso, Simone Trevisan alla chitarra ed Alex Monetti alle tastiere. Dopo alcuni mesi iniziano una intensa attività live in tutta l’Italia, partecipando ad importanti manifestazioni e rassegne come il Rock Café Live dove si sono esibiscono assieme ad artisti quali Ligabue, E.Finardi, Rats, Timoria, etc. Nello stesso anno vincono la più importante rassegna nazionale dedicata ai gruppi emergenti: Rock Targato Italia.  A luglio del ’94 presentano, con una formazione senza tastiere, il loro primo album “De sang Froid”, all’ Idroscalo di Milano, assieme a Negrita, Massimo Volume, Modena City Ramblers e la serata viene trasmessa in diretta da Rete 105 (Marco Galli). 
Ad ottobre partecipano alla manifestazione Casa Telethon assieme al cantautore Daniele Silvestri. Nello stesso anno registrano l’album “Negli Occhi”. Nel ’96 si conclude la lunga serie di concerti (174) di promozione che raggiunge le 5.000 copie di vendita. Tra il ’96 ed il ’97 si aggiunge al gruppo il chitarrista Cristian Rocco e prosegue l’intensa attività di concerti. Nel ’97 esce il mini-album “Non mi fermare”. 
In questi anni gli SOS diventano una sorta di “bottega artigiana” per diversi musicisti sia in studio che dal vivo. Tra loro c’è il batterista Stefano Guidi. Nel febbraio 2000 viene raggiunta la finale a 8 gruppi di Sanremo Rock 2000. Negli anni seguenti prosegue l’attività live sino al 2003, anno in cui scompare prematuramente il bassista Marco Manai, coautore di molti brani del repertorio SOS tra cui “Cuore”, “Ancora un’ora”, “Almodovar”, ecc.  Nel 2015 viene rimasterizzato e ristampato l’album “Negli occhi” sia in formato CD che in Vinile. Nel corso dello stesso anno riprende l’attività live con una serie di concerti che portano la band sino in Cina e precisamente a Shanghai in occasione della fiera Music China. 
Il Tour termina nel 2016 con un concerto al Teatro Filodrammatici di Treviglio (BG). Nel 2017 dopo alcuni concerti Bruco e Cristian Rocco decidono di lavorare alla pre produzione di nuovi brani, alla band si aggiungono Stefano Guidi alla batteria e Mauro Guidi al basso e. Nel dicembre 2017 il brano “Presidente”, appare nella compilation prodotta e distribuita da NDS Music in allegato al mensile Tribuna Magazine
Nel novembre 2018 tornano in studio per registrare un nuovo singolo “Ancora Vivere” presentato in anteprima il 5 dicembre 2018 al Teatro Brancaccio di Roma, in occasione dell’evento SLE18 organizzato da Italia Loves Sicurezza e Fondazione LHS. Il 12 marzo 2019 Bruco e Cristian Rocco si esibiscono in acustico a Palazzo Vecchio a Firenze per l’evento “Emozione forte non vuol dire morte”. A marzo – aprile 2019 registrano in studio con Il fonico Dario Ravelli, i brani che andranno a comporre il nuovo album “Esse o Esse”, pubblicato il 19 giugno. Il 9 maggio 2019 si esibiscono presso l’auditorium dell’ASI (Agenzia Spaziale Italiana) come ospiti dell’evento “Uno spazio tra salute e sicurezza” con in platea 300 ragazzi delle scuole superiori di Roma. 

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“Segnali” è disponibile sul SITO degli SOS: https://bit.ly/34pFmQB



Balu “Ancora” prod. Yanghi è il nuovo singolo del giovane rapper napoletano


Il dialetto napoletano diventa il mezzo attraverso cui prende forma il desiderio di normalità e amore di un ragazzo alle prese con la difficoltà di questo periodo, in un'intensa canzone rap.




Nonostante si stia attraversando un periodo così particolare di chiusura e di paura, l'arte non si ferma e spesso sono i giovanissimi a dare l'input per ripartire.

È il caso del rapper Balu che, proprio in questi giorni di reclusione forzata, ha deciso di pubblicare il suo nuovissimo brano "Ancora". Qui, fin dalle prime strofe, sembrerebbe delinearsi proprio quel sentimento che la maggior parte della popolazione mondiale sta vivendo in questi giorni. Si parla del tempo che non scorre e di quello che manca, ma poi si va oltre, avvicinandosi al vero tema della canzone: l’amore. Un amore tormentato in cui il protagonista vorrebbe dimenticare la persona amata, non riuscendoci.

Questo sentimento si traduce nelle rime cantate in napoletano da un giovane artista con il suo stile personalissimo, contemporaneo, mai troppo “arrabbiato” - come spesso capita nel rap -, ma comunque ugualmente penetrante.

Etichetta: Jesce Sole
Radio date: 17 aprile 2020

BIO

Ugo Pollio in arte Balu, nasce a Napoli, nel ‘96. Fin da piccolo ha sempre avuto una passione per l’arte in generale e per la scrittura, infatti fin dai primi anni di scuola si è cimentato a comporre poesie, scrivere per lui è sempre significato libertà. A soli 17 anni ha iniziato a pubblicare i primi brani sotto il nome di “Doubleup” ma dopo neanche un anno, insoddisfatto, ha deciso di abbandonare momentaneamente la musica. Un lungo periodo di stop fino a quando si è convinto di poterci riprovare, grazie al consiglio del suo amico “Francesco key B”. Inizia così tutto da capo, stavolta col nome Balu (in riferimento al famoso orso “Baloo” del cartone Disney “Il libro della giungla”, perché a differenza degli altri artisti, non si rispecchia nella figura del rapper di strada, ma vuole dimostrare che si può fare musica anche essendo buoni e “paciocconi”).
Nel febbraio 2019 pubblica su YouTube il primo singolo “Vorrei dimenticare”, ad aprile dello stesso anno pubblica “Matador” e pochi mesi dopo ancora “Festa” feat Gianluca Sacco.
Nel 2020, per l’etichetta Jesce Sole, esce il nuovo singolo “Ancora” prod Yanghi, disponibile su tutti i digital store.

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giovedì 16 aprile 2020

Susanna Esposito: mascherina chirurgica fondamentale per fermare il nuovo Coronavirus

Susanna Esposito, Direttore della Clinica Pediatrica all'Ospedale Pietro Barilla di Parma, è un'infettivologa e ricercatrice di fama mondiale che si è espressa in favore della diffusione dei dispositivi di protezione individuale.
Susanna Esposito

Susanna Esposito: "Falso dire che la mascherina chirurgica non serve"

L'emergenza sanitaria, evento di proporzioni storiche, lascerà segni evidenti nella società. In Italia, intanto, è ancora alta la confusione riguardo l'utilizzo di determinati dispositivi di protezione individuale. Fin dai primi giorni di pandemia conclamata Susanna Esposito, Presidente dell'Associazione Mondiale per le Malattie e i Disordini Immunologici (WAidid), si è espressa in favore dell'utilizzo delle mascherine per contenere la diffusione del virus. La ricercatrice invita infatti tutte le persone che in questo momento ricoprono incarichi di responsabilità, sia nelle Istituzioni che nell'informazione, a mantenere una linea coerente e soprattutto corretta: "Scoraggiare l'utilizzo diffuso della mascherina chirurgica è errato: c'è bisogno di indicazioni univoche sugli accorgimenti da adottare. Il dispositivo è fondamentale per prevenire la potenziale trasmissione asintomatica o presintomatica". Secondo Susanna Esposito, vista l'iniziale penuria di questi dispositivi, è normale che la priorità sia stata data al personale sanitario, avamposto fondamentale: tuttavia, ad oggi, è ampiamente dimostrato dalle esperienze di Cina e dei Paesi confinanti il "ruolo di barriera che, a tutti gli effetti, la mascherina chirurgica ricopre".

"Raccomandazioni OMS corrette ma non bastano": il parere di Susanna Esposito

Di questo nuovo tipo di Coronavirus si conosce ancora relativamente poco, ma è stato ampiamente appurato il principale veicolo di trasmissione: le goccioline di saliva che fuoriescono dal corpo umano attraverso starnuti, tosse o semplicemente parlando. Ma come afferma Susanna Esposito la distanza di sicurezza di 1 metro, oltre che in alcuni casi infattibile, non è sufficiente a garantire una protezione adeguata: la WAidid infatti sottolinea che alcune particelle possono trasmettere il virus anche fino a 2 metri. Per la tutela della comunità è quindi indispensabile l'utilizzo di mascherine chirurgiche, soprattutto considerando la presenza di numerosi pazienti con sintomi lievi o addirittura asintomatici: "Attualmente l'OMS raccomanda l'utilizzo della mascherina in presenza di sintomi respiratori o se ci si sta prendendo cura di una persona con sintomi, ma non è abbastanza". I modelli FFPP2 con o senza valvola di esalazione e quelli FFPP3 sono invece raccomandati per chi lavora a stretto contatto con individui infetti o potenzialmente tali, quindi soprattutto per il personale sanitario. Ma la maggioranza dei cittadini deve comprendere che sarà necessario indossare le chirurgiche per ogni attività al di fuori della propria abitazione: "Pensando al futuro e alla 'nuova normalità' - conclude Susanna Esposito - è assolutamente necessario considerare che le mascherine chirurgiche dovranno fare parte del nostro guardaroba quotidiano".

Data e Coronavirus: il commento di Pompeo Pontone sulla condizione degli operatori sanitari

Pompeo Pontone, consulente specializzato in Quantitative Finance, è un professionista esperto nell'analisi dei dati.

Andare oltre le raccomandazioni dell'OMS: il commento di Pompeo Pontone

Il Coronavirus viene definito spesso come un "nemico sconosciuto": gli esperti infatti, sebbene avanti nelle ricerche, non sono ancora in grado di dare risposte completamente esaustive sul comportamento di questo nuovo virus. Tuttavia è cosa nota che gli ospedali siano diventati luoghi in cui il pericolo di infezione è estremamente elevato. Pompeo Pontone ha analizzato alcuni dati che riguardano i decessi avvenuti tra il personale sanitario in Italia, confermando i pericoli che la categoria sta correndo in questo momento di emergenza. Vero è che anche in questo caso i più colpiti risultano essere medici anziani, tuttavia l'esperto in Data Science dimostra che in determinate circostanze anche i professionisti giovani, con difese immunitarie più forti, rischiano la vita: "I medici che hanno un contatto prolungato e ripetuto con pazienti affetti da Covid-19, e in particolare i chirurghi che eseguono procedure invasive, potrebbero sperimentare un carico virale più elevato". Di conseguenza la scarsità di DPI, che colpisce anche le strutture ospedaliere, è un problema da affrontare e risolvere nella maniera più efficiente possibile: "L'esperienza presso l'Ospedale Cotugno di Napoli - spiega Pompeo Pontone - in cui finora non si registra personale infettato, va a corroborare l'opinione che DPI e procedure rigorose possono salvare vite umane: bisogna andare oltre le raccomandazioni standard dell'OMS".

Finanza quantitativa e Data Science: le specializzazioni di Pompeo Pontone

Per Pompeo Pontone la matematica è "il più grande dono che sia stato mai fatto al genere umano", uno dei pochi linguaggi davvero universali che nei secoli ha aiutato l'uomo nel tentativo di descrivere e codificare ciò che definiamo realtà. Dopo la laurea in Economia Monetaria e Finanziaria alla Bocconi di Milano e la specializzazione in Finanza Quantitativa presso il Birkbeck College di Londra, l'esperto si è concentrato sullo studio e sull'approfondimento della Data Science, una disciplina che estrapola conoscenza e interpreta dati attraverso l'utilizzo di modelli matematici e statistici, strumenti informatici e ricerca tradizionale. Con una carriera di oltre vent'anni nel settore del Capital Markets e del Trading dei derivati, che lo ha visto collaborare con realtà del calibro di Unicredit, Pioneer Investment, Intesa Asset Management, Fineco e Amstel Securities, Pompeo Pontone ha deciso di dedicarsi a progetti di Private Equity e FinTech, mettendo a frutto le sue competenze e la sua passione per l'informatica.

Aiuteremo il Paese a rialzarsi: l’AD Fabrizio Palermo sulle misure eccezionali lanciate da CDP

CDP approva il bilancio 2019 e lancia nuove misure straordinarie per fronteggiare l'emergenza Coronavirus: la sfida ora è ripartire, l'AD e DG Fabrizio Palermo ribadisce il sostegno del Gruppo al Paese e alle sue imprese.
Fabrizio Palermo

Fabrizio Palermo: nuove misure eccezionali di CDP a sostegno di imprese ed enti locali

"La più vasta operazione di rinegoziazione dei mutui realizzata negli ultimi anni": è la risposta di CDP all'emergenza Covid-19. È l'Amministratore Delegato e Direttore Generale Fabrizio Palermo a parlare delle misure straordinarie approvate lo scorso 2 aprile dal Consiglio di Amministrazione: "Il Gruppo sta continuando, di concerto con il Mef, a sostenere con misure eccezionali le imprese, la pubblica amministrazione e lo sviluppo infrastrutturale. Dopo i 17 miliardi già messi in campo, abbiamo deliberato ulteriori interventi straordinari che andranno a liberare 1,4 miliardi di euro in favore di 7.200 enti pubblici e a rendere subito disponibili 2 miliardi di euro per le esigenze di liquidità delle imprese di media e grande dimensione". Iniziative che confermano quanto espresso in più occasioni dall'AD e DG Fabrizio Palermo: il legame storico di CDP con i territori e il suo ruolo di partner chiave della Pubblica Amministrazione.

Fabrizio Palermo: il 2019 di CDP, risultati molto positivi e ritorni importanti per gli azionisti

Lo scorso 2 aprile sono stati inoltre approvati dal Consiglio di Amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti il progetto di Bilancio d'esercizio, il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019, la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2019 del Gruppo CDP e il primo Bilancio di sostenibilità. "Con il 2019 si è concluso il primo anno di Piano industriale 2019-2021 con risultati finanziari molto positivi e importanti ritorni per i nostri azionisti" ha sottolineato in merito l'AD e DG Fabrizio Palermo che li ha illustrati. "Nel 2019 il nostro impegno è stato quello di mettere a terra iniziative sistemiche che segnano un importante cambio di passo nel supporto che CDP può dare al Paese" ha aggiunto l'AD. Un impegno confermato anche dalle misure eccezionali promosse in queste settimane per fronteggiare l'emergenza: "La forza del risparmio che raccogliamo da 170 anni, grazie agli italiani, aiuta il Paese a crescere e a rialzarsi, a sostenere le imprese, i territori e le comunità". Per Fabrizio Palermo rappresenta "un valore enorme che, anche questa volta, ci darà la spinta per ripartire".

Aziende post-Covid, Alessandro Benetton: “Adattare il modello di business”

Fondatore e Presidente di 21 Invest, Alessandro Benetton è un imprenditore con alle spalle una lunga carriera in ambito manageriale.
Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: "Indispensabile tutelare le eccellenze italiane"

Con il picco di contagi che al momento sembra superato, il Governo italiano sta cercando di definire la cosiddetta "Fase 2": la ripresa graduale post Coronavirus è infatti un argomento sempre più affrontato, specialmente per quanto riguarda l'ambito economico. Alessandro Benetton, intervistato da "Il Sole 24 Ore" in una diretta dal titolo "PostCovid - Il mondo che verrà", ha insistito su un punto fondamentale. Secondo l'imprenditore infatti le aziende devono iniziare a immaginare uno scenario totalmente diverso rispetto a quello esistente prima della pandemia. Per risultare efficienti, i modelli di business dovranno essere adattati, le strategie riformulate rispetto a una nuova idea di consumi e comportamenti sociali: insomma, per continuare a fare impresa bisognerà essere "predisposti ai cambiamenti". Per supportare queste nuove sfide, l'operato del Governo dovrà puntare tutto su piccole e medie imprese, artigianato e in generale su tutte quelle che sono le eccellenze del sistema produttivo italiano: "Il decreto liquidità e i passi che stanno facendo anche a livello europeo sono obbligatori, non c'è un'alternativa - conclude Alessandro Benetton - questa liquidità è assolutamente essenziale per proteggere le nostre conoscenze. Non sarà però sufficiente, è una liquidità che ci traghetterà a una normalità diversa da quella a cui eravamo abituati".

Alessandro Benetton, da Goldman Sachs alla Presidenza di Cortina 2021

Laureato ad Harvard in Business Administration, Alessandro Benetton ha avuto la fortuna di essere allievo e tesista di Michael Porter, economista statunitense ideatore del noto modello delle 5 Forze Competitive. Dopo aver presieduto Benetton Formula, vincendo 3 titoli mondiali, l'imprenditore ha fondato nel 1992 quella che oggi è 21 Invest, uno dei primi operatori italiani specializzati in Private Equity. Attualmente, oltre a essere Presidente della società, fa parte di diversi CdA in realtà quali Edizione Holding e Autogrill. Dal 2017 è inoltre Presidente di Fondazione Cortina 2021, con l'obiettivo di gestire i Campionati Mondiali di Sci Alpino organizzati a Cortina d'Ampezzo. Durante l'intervista de "Il Sole 24 Ore" l'imprenditore si è detto ottimista riguardo la manifestazione, che secondo il Presidente della Provincia di Belluno ha tutte le carte in regola per "essere il primo evento mondiale post Covid-19". Per Alessandro Benetton, tra l'altro appassionato di sci alpino e allenatore federale della Federazione Italiana Sport Invernali, i Mondiali potrebbero rappresentare, ora più che mai, un'occasione di rilancio per tutto il territorio coinvolto.

Stona “Io sono Marco” è il toccante brano sull’autismo arrivato in finale al concorso “Primo Maggio NEXT 2020”

Il singolo scritto dal cantautore piemontese e prodotto dal Maestro Guido Guglielminetti, anticipa un nuovo progetto discografico in uscita nel 2021. 



Marco è un personaggio di fantasia, un bambino di 10 anni, affetto da quel disturbo invisibile chiamato autismo.

«Mi sono avvicinato sempre di più a questo tema dopo aver seguito nel tempo la storia di Franco e Andrea Antonello, padre e figlio che hanno coraggiosamente portato nelle nostre case la loro storia e ci hanno aperto quella porta che dà sul mondo dell’autismo. Ho cercato di informarmi il più possibile per capire cosa si nasconde dietro questa malattia, se è una malattia. Perché da una malattia nella maggior parte dei casi si può guarire; qui no, non si torna indietro mai. Ho conosciuto altre storie, meno famose, meno sotto i riflettori, e da qui è nata questa canzone e Marco ha preso forma». STONA

Marco vive nel proprio universo, dove ogni colore ha un significato ben preciso: Il rosso la rabbia, il blu/bianco la tranquillità, il verde la curiosità. Emozioni che difficilmente riesce a tradurre in gesti e parole. L’esclusione sociale lo porta a essere vittima di bullismo, ma non esiste una vera via di fuga. Non c’è un lieto fine o un vero e proprio finale a questa storia, perché la fine non esiste, il silenzio sarà per sempre con lui e non c’è soluzione. L’unico strumento di reazione resta il coraggio di affrontare la vita come ci è stata donata, con amore.

L’autismo è un luogo solitario, scuro e silenzioso dal quale non si può tornare indietro, ma che può essere reso più confortevole e gestibile dall’aiuto e dal lavoro di educatori, associazioni e istituzioni. Le famiglie colpite da questo problema spesso sono lasciate sole a dover combattere questa guerra silenziosa, gravosa economicamente per le cure da intraprendere, e umanamente debilitante. “Io sono Marco” nasce per dar voce ai loro diritti. 

Questa canzone, prodotta da Guido Guglielminetti (storico bassista e produttore di Francesco De Gregori), ha portato Stona, per il secondo anno di seguito, a gareggiare fra i finalisti del concorso “Primo Maggio NEXT” organizzato dal Concertone del 1° Maggio di Roma.

Etichetta: Volume!

Radio date: 16 aprile 2020
Pubblicazione album: 2021

BIO

Stona, artista in equilibrio fra la musica d’autore e l’easy listening del pop nostrano, è prodotto da Guido Guglielminetti, storico bassista e produttore di Francesco De Gregori.
Pubblica nel 2018 l’album “Storia di un equilibrista” contenente dieci tracce, fra cui il singolo “Santa pazienza” che ha raggiunto la top 20 della Indie Music Like redatta settimanalmente dal MEI.
Tanta l’attività dal vivo, partecipazioni ad alcuni fra i maggiori premi/ festival italiani legati alla nuova canzone d’autore, ospite di varie manifestazioni come “Sa(n)remo senza confini” organizzato dalla testata giornalistica de “L’Isola che non c’era”, svoltasi all’interno della storica sede del Club Tenco di Sanremo“Queste piazze davanti al mare”, “Parabiago d’Autore” e tante altre.
A Marzo 2020 pubblica online un brano autoprodotto “Andrà tutto bene” dedicato a questo particolare momento storico in Italia e nel mondo. Al lavoro attualmente sulle canzoni del nuovo album previsto per il 2021, prodotto sempre da Guido Guglielminetti. Il 16 aprile 2020 viene pubblicato il singolo “Io sono Marco”. 

PREMI E CONCORSI

Vincitore BIELLA FESTIVAL 2017.
Premio NUOVO IMAIE 2017.
FIM AWARDS - premio P.A.E. miglior artista emergente 2018.
BOTTEGHE D’AUTORE - premio Miglior Arrangiamento 2018.
VARIGOTTI FESTIVAL CANZONE D’AUTORE – premio secondo classificato 2019.
FINALISTA NAZIONALE 2019: L'Artista che non c'era, Premio Donida, Premio Mario Panseri, 1MNEXT Concerto 1°Maggio – Roma.
FINALISTA NAZIONALE 2020: premio Fabrizio De Andrè, Primo Maggio NEXT 2020 – Concerto 1° Maggio – Roma.

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SITO UFFICIALE www.massimostona.com