martedì 29 gennaio 2019

CANTON: LENTAMENTE è il quarto singolo estratto dal progetto “Uno su tre”


Arriva in radio il tassello più complesso e completo della raccolta “in divenire” della band icona degli anni ’80.

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«Felici delle quasi 3.000.000 di visualizzazioni Youtube e delle top ten conquistate nelle classifiche indie dai suoi predecessori “Ancora estate”, “Voglia di te” e “Sono solo”, siamo pronti a presentare forse il pezzo più complesso e completo di quelli finora pubblicati». Canton

“Lentamente” è un brano ritmato ma che allo stesso tempo si appoggia su un sound dai tempi dilatati. Leit motiv è sicuramente il concetto passione, quella stessa passione che lentamente, ma inesorabilmente, si impossessa dell’essere umano. Passione descritta in tutti i suoi aspetti, positivi e negativi:

«L’amore, si sa, ci fa estasiare e soffrire, godere e piangere, ma senza quel pizzico di sofferenza non ci sentiremmo vivi ed è un prezzo che siamo ben disposti a pagare perché la nostra vita acquisisca un senso puro e concreto». Canton



Etichetta: CUORINFIAMME


BIO

I CANTON sono presenti nella colonna sonora degli italiani sin da quel 1984 che li ha visti sul palco del Festival di Sanremo con il 4° posto di “Sonnambulismo”: Un grandissimo risultato in un periodo in cui le canzoni di Sanremo monopolizzavano l’airplay radiofonico e i jukebox per tutto l’anno. Dopo “Sonnambulismo” è stata la volta di “Please don’t stay", pubblicata in tutta Europa. Con questo pezzo i ragazzi partecipano al Festivalbar ’85. Grazie a “Please don’t Stay il gruppo conosce Pete Waterman, produttore di Dead or Alive, BananaramaRick AstleyDonna Summer, Kylie Minugue, Elton John e moltissimi altri artisti internazionali del gotha e del pop elettronico del tempo. Con lui incisero “Stay With Me”, distribuita in Europa e Nord America. Poi l’interruzione forzata del 1986 (l’etichetta cessa le produzioni, lasciandoli vincolati a un contratto pluriennale), i progetti collaterali e infine il ‘letargo’... Ma ogni letargo finisce con un risveglio. E così nel 2010 i CANTON si ‘stiracchiano’ con un omaggio al loro primo successo, “Sonnambulismo 2010”: e subito viene ristabilito il contatto fra la band e il pubblico che non li aveva scordati.
Il futuro per i Canton ha il titolo di “Ci saremo”, un album di debutto atteso da tanti anni che riporta la musica del trio al presente, senza rimpianti e con ottimismo. I sei singoli estratti da “Ci saremo” sono tutti entrati nelle classifiche di airplay di musica indipendente, e i relativi videoclip hanno superato il milione e mezzo di visualizzazioni online.
Nel 2018 è la volta di un nuovo progetto: il secondo album "1/3 - Uno su tre", che prevede la pubblicazione un singolo ogni tre mesi. Il disco ha già visto l’uscita di due singoli i cui riscontri insegnano che, a questi eterni ragazzi del poprock, non sono mai venuti a mancare quella passione, quel coraggio e quella determinazione che sono alla base del fare musica e del saper creare un reale rapporto col pubblico.
I primi due singoli lanciati sono stati “Ancora Estate” (con oltre 880.000 visualizzazioni, 25° posizione nella IndieMusicLike, ma soprattutto 1° posizione nella Classifica Emergenti), e “Voglia di te” (quasi 1.300.000 visualizzazioni, ancora una 1° posizione nella Classifica Indipendenti Emergenti e la 19° nella Classifica Indipendenti generale). Successivamente viene pubblicato il terzo tassello “Sono solo”, anch’esso scalatore di classifiche e vincitore di visualizzazioni su Youtube (il video ha superato le 530.000 visualizzazioni). Ora è il turno di “Lentamente”.

“Era un rischio, ma se non avessimo provato non avremmo mai saputo cosa saremmo stati ancora in grado di fare. Abbiamo ricominciato umilmente dalla gavetta, a rifare la trafila della promozione, a scrivere. E la magia si è ricreata subito, le canzoni sono nate tutte in maniera molto naturale, nulla di forzato. Non è un’operazione nostalgica, non ci piace guardare indietro. Siamo semplicemente noi, i Canton nel presente”. Canton    


Contatti

Instagram canton_official

Marilisa D’Amico: l’intervento al seminario annuale di Assoedilizia

Prorettore dell'Università degli Studi di Milano e Presidente dell'Osservatorio dei diritti immobiliari, Marilisa D'Amico è stata invitata ad aprire i lavori del convegno 2019 di Assoedilizia, dedicato al sistema delle vendite giudiziali immobiliari.
Marilisa D'Amico

Marilisa D'Amico al seminario annuale di Assoedilizia

In qualità di Presidente dell'Osservatorio dei diritti immobiliari, Marilisa D'Amico è stata tra gli ospiti del seminario dell'associazione Assoedilizia, in programma lo scorso 16 gennaio presso la sede di Banca d'Italia in via Cordusio a Milano. "Il sistema delle vendite giudiziali immobiliari" che ha dato il titolo al workshop è stato affrontato a partire da quanto emerso dal Rapporto di Bankitalia del luglio 2018 in merito alle vendite giudiziarie. Ma gli speaker hanno approfondito anche altri temi di rilievo per il settore: problematiche di tipo giuridico relative allo snellimento delle procedure, razionalizzazione del sistema nel suo complesso in prospettiva gestionale e istituzionale, digitalizzazione e Pubblica Amministrazione e assegnazione del valore immobiliare. Non solo: nel corso del seminario a cui ha preso parte Marilisa D'Amico, Prorettore dell'Università degli Studi di Milano, si è parlato anche di alcune criticità relative al settore bancario, come finanziamenti, crediti deteriorati e tutela del debitore. Senza dimenticare il fundraising dell'immobiliare, ritratto nello scenario italiano, e gli effetti delle Smart Cities per la rivalorizzazione funzionale ed economica della risorsa immobiliare.

Marilisa D'Amico: gli incarichi in ambito accademico

Creare un'università sempre più "a misura di studente" e sostenere i giovani ricercatori: la carriera di Marilisa D'Amico in ambito accademico si contraddistingue anche per i numerosi progetti realizzati mirando a questi obiettivi. Oggi Professore ordinario di Diritto costituzionale e Giustizia costituzionale presso il Dipartimento di Diritto Pubblico Italiano e Sovranazionale della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Milano e presso lo stesso ateneo Prorettore con delega alla Legalità, Trasparenza e Parità di Diritti, ha portato avanti diverse battaglie operando all'interno del Comitato Pari Opportunità. Sempre all'interno dell'università milanese ha inoltre fondato il primo Corso di perfezionamento in Pari Opportunità e discriminazioni di genere, a conferma del profondo interesse per queste tematiche. Attualmente è Coordinatore scientifico del Corso di perfezionamento "Strumenti giuridici di prevenzione e repressione della violenza di genere" presso l'Università degli Studi di Milano: membro del Consiglio scientifico del Centro Interuniversitario "Culture di Genere", partecipa anche ai lavori del Consiglio del Centro interdipartimentale di ricerca "Studi e Ricerche Donne e Differenze di Genere". Marilisa D'Amico viene spesso invitata a intervenire come relatrice durante convegni o altri eventi di carattere pubblico che vertono sui temi maggiormente al centro della sua attività scientifica: pari opportunità e accesso ai diritti da parte delle donne, contrasto alla violenza di genere, lotta alle discriminazioni di qualsiasi tipologia, questioni irrisolte legate alla fecondazione assistita, dibattito sul fine vita, unioni civili e matrimonio omosessuale per citarne alcuni.

Valerio Camerano riconosciuto tra i migliori top manager ai CEO Italian Awards

Valerio Camerano, alla guida di A2A, è stato riconosciuto per la sua intraprendenza e creatività, oltre che per il suo contributo alla crescita e innovazione del Paese. Per l'AD il premio funge da motivazione per proseguire lungo il percorso del rinnovamento e dello sviluppo.
Valerio Camerano, AD A2A

Valerio Camerano: i motivi del riconoscimento ricevuto a Milano

Durante la prima edizione dei CEO Italian Awards sono stati selezionati i 200 migliori top manager attivi in Italia: 9 CEO italiani hanno ricevuto questo importante riconoscimento durante la serata di premiazione milanese presso la suggestiva cornice dell'Hotel Mandarin Oriental Milan, in seguito all'Executive Summit 2018. Tra i vincitori è stato premiato Valerio Camerano, Amministratore Delegato di A2A. L'evento annuale dell'Executive Club riunisce business leader, top manager, rappresentanti delle istituzioni, esperti e accademici provenienti da tutto il mondo: lo scopo è dar vita alla discussione e analisi sui macro trend attesi per l'anno successivo, in modo da stimolare idee sempre innovative e favorire la crescita del Paese. Business International, divisione di Fiera Milano Media, e Forbes Italia hanno collaborato per promuovere il riconoscimento riservato esclusivamente ai top manager più innovativi e di successo che sono attualmente alla guida delle aziende italiane. Grazie al talento dimostrato, alla sua creatività e intraprendenza, Valerio Camerano è stato riconosciuto per la categoria "Energy". "Sono sinceramente grato per il premio che mi è stato consegnato, come tutte le cose davvero speciali è giunto inatteso e gratificante", ha dichiarato l'AD di A2A. "Fungerà da enzima motivazionale per proseguire il percorso di innovazione abitudinaria e diffusa a cui sono chiamate le imprese nella sfida della trasformazione e del cambiamento".

La carriera e l'esperienza professionale di Valerio Camerano, AD di A2A

Originario di Roma, Valerio Camerano è Amministratore Delegato di A2A S.p.A. dal 2014 e Direttore Generale del Gruppo da giugno 2017. Vicepresidente di Elettricità Futura, fa parte inoltre della Giunta Esecutiva di Utilitalia ed è Vicepresidente del Gruppo Energia di Assolombarda. In seguito alla laurea in Economia e Commercio, conseguita presso l'Università LUISS Guido Carli di Roma, si specializza all'estero frequentando l'Advanced Management Programme della INSEAD Business School di Fontainebleau, in Francia. Nel 1991 entra in CITIBANK, occupandosi di investimenti e Corporate Banking, per poi passare nel 2000 a Camuzzi con il ruolo di Direttore Strategie e Sviluppo. In seguito all'esperienza come Direttore Generale di Plenia, separazione societaria tra rete gas e clienti, Valerio Camerano entra in Enel nel 2002: svolge il ruolo di Direttore Generale di Enel Gas, gestendo circa 500 persone e conseguendo un fatturato di 1.5 miliardi di Euro. Nel 2006 viene nominato Amministratore Delegato di GDF Suez Energie, gruppo internazionale francese per il quale opera inoltre nel Comitato esecutivo, assumendosi la Responsabilità per l'Italia su Business Development, Comunicazioni e Relazioni Istituzionali. Col suo arrivo in A2A il manager ottiene diversi traguardi importanti, dedicando sempre particolare attenzione a un approccio sostenibile orientato all'innovazione.

Sport e sostenibilità, l’impegno di Cortina e di Alessandro Benetton

Tre giorni di velocità e adrenalina: Cortina ha ospitato la Coppa del Mondo di sci alpino femminile, ma il pensiero, come afferma Alessandro Benetton a "La Stampa", è già rivolto alle prossime sfide, i Mondiali di sci alpino del 2021 e la candidatura con Milano per le Olimpiadi Invernali 2026.
Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: Cortina ospita la Coppa del Mondo di Sci alpino femminile

Weekend di grande sport per Cortina che il 18, 19 e 20 gennaio ha ospitato la Coppa del Mondo di sci alpino femminile, uno degli appuntamenti più attesi del Circo Bianco. Una competizione importante che proietta la città verso i Campionati del Mondo di sci alpino 2021 a cui sta lavorando con grande impegno la Fondazione Cortina 2021 presieduta da Alessandro Benetton. "Attorno al progetto per i Mondiali si è creata un'energia positiva che ha contagiato operatori economici e residenti, ma anche turisti e cittadini dell'area bellunese" ha spiegato il Presidente a "La Stampa". "Si registra una virtuosa collaborazione pubblico-privato ma c'è soprattutto una macchina organizzativa fatta di professionisti e giovani, un team elogiato dalla Federazione internazionale" ha fatto inoltre notare Alessandro Benetton.

Il sogno delle Olimpiadi 2026 a Cortina: l'impegno di Alessandro Benetton

Per Alessandro Benetton la parola d'ordine è "rinnovare". Solo così Cortina non si farà trovare impreparata davanti ai grandi appuntamenti che la attendono: i Campionati del Mondo di sci alpino 2021 ma non solo. Sullo sfondo c'è anche la candidatura insieme a Milano per le Olimpiadi del 2026. E, come ha sottolineato il Presidente di Fondazione Cortina 2021 Alessandro Benetton, "con gli impianti rinnovati questa squadra sarà il miglior biglietto da visita per affrontare la grande sfida delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026". Intanto la città si gode il successo della Coppa del Mondo di sci alpino femminile: una tre giorni di gare, all'insegna dell'adrenalina e della velocità. Due discese libere, il venerdì e il sabato, e la domenica un supergigante sull'Olympia delle Tofane, prestigiosa cornice di alcune delle più celebri imprese in ambito sciistico.

sabato 26 gennaio 2019

THE LIZARDS’ INVASION “INCREDIBLE” è il tassello conclusivo del viaggio discografico raccontato da “In-dependence time”


L’ultimo singolo estratto dal concept album alternative-rock della band vicentina, propone un finale aperto e interattivo che rende l’ascoltatore protagonista della storia.

«Gli umani hanno vinto e la situazione ritorna come quella raccontata in INtro, tutto è a posto, ma ritorna il narratore che parla all’ascoltatore, spiegando che quella che è stata raccontata nel disco è una storia come un’altra, è un racconto quasi banale, sentito e risentito su milioni di altri dischi, film, libri. Appunto per questo, se si dovesse ignorare anche questa volta un racconto del genere e non fare niente per la situazione verso la quale stiamo andando sarebbe incredibile, vorrebbe dire che non siamo capaci di imparare dagli errori. Dunque, mentre il finale della storia è a lieto fine, il finale della storia reale, del mondo nel quale viviamo, è aperto, la decisone della conclusione è lasciata all’ascoltatore e alla sua forza d'animo». THE LIZARDS’ INVASION

Incredible” è il brano che ci accompagna verso l’epilogo della storia musicale raccontata dai The Lizard’s Invasion. Il pezzo è il settimo di un concept album che narra un mondo utopico di pace, poi invaso da un’entità che corrompe l’uomo con sentimenti negativi. Grazie alla lotta interiore l’umanità riuscirà però ad eliminare questa malvagità per poter tornare a vivere nella pace nonostante il costante dubbio che tutto possa ripetersi.

Di grande impatto, ai fini del racconto, è anche il video: qui i protagonisti dopo essere stati corrotti da un’ignota energia maligna che li ha portati all’autodistruzione, si risvegliano spaesati in un Eden fantastico dall’abbagliante paesaggio incontaminato. A loro insaputa sono però osservati da presenze rappresentate da tre maschere già svelate nei capitoli/video precedenti. Tra di loro una ragazza, che ha incarnato in questa saga la coesistenza tra l’innocenza e la malvagità dell’uomo. Tutti la osservano mentre si toglie la maschera, spogliandosi così di questa malignità. Alla fine, prima di voltarsi, alza lo sguardo sbirciando tra gli alberi, come se avesse intravisto qualcosa che si cristallizza in un finale che resta aperto. Ma il male è veramente sparito?



«Il 22 ottobre 2018 è stato pubblicato “IN-dependence Time”, un concept album, una sorta di storia a capitoli nella quale si racconta la vicenda di un mondo parallelo al nostro dove inizialmente tutto sembra in armonia, nessun umano prova emozioni negative, nessuno vuole il potere per sé a discapito del prossimo, almeno fino ad un colpo di scena inaspettato…L' album contiene 7 tracce e ogni traccia rappresenta un capitolo della vicenda. Il titolo di ogni brano inizia per "IN": questo perché la storia, seppur molto semplice nel suo svolgimento, porta l’ascoltatore ad avere un confronto con se stesso e “IN” se stesso per l’appunto. Inoltre, nella storia, è proprio la dimensione interiore degli esseri umani che viene presa di mira, è la presa di coscienza individuale che diventa azione fondamentale per contrastare l'entità». THE LIZARDS’ INVASION

Musicalmente ogni traccia dell'album equivale ad un capitolo della storia. Filo conduttore tra queste è una partenza morbida e a tratti soffusa che sfocia poi in atmosfere intense ed esplosive; l'ascoltatore è così trasportato attivamente nel concept, seguendo la vicenda dall’interno e rispettando i fini tematici del disco. Le sonorità si contraddistinguono da un ampio uso di effettistica riguardante ogni strumento, discostandosi così dal rock per definizione e ricreando dinamiche moderne e tridimensionali.

DICONO DI “IN-dependence Time”

“Una produzione attenta e scrupolosa”. Rockerilla

“Tradizionale, possente e vigoroso” Rumore

“Un concept album come non se ne sentiva da tempo. La storia un po’ distopica e un po’ fuorviante, ma sicuramente ricca di fascino”. Blog Music

“Un ascolto quasi rivoluzionario visti questi tempi di conformismo spietato”. MusicLetter

“THE LIZARDS’ INVASION realizzano un disco che si potrebbe definire epico, una discesa negli inferi con ritorno trionfante, un respiro catartico che aiuta l'ascoltatore a sperare in una società migliore, libera da fardelli e ingiustizie, una realtà pura: la band vicentina ha fatto centro”. Viva Low Cost

“Independence Time è un concept album a tutti gli effetti che ci permette di specchiarci in un mondo utopico e ci ricorda che tutti noi, in quanto esseri umani, avremmo il potenziale per raggiungerlo.
Da ascoltare e riascoltare dall’inizio alla fine”. La Musica Rock

“Indipendence Time è un album maturo e consapevole, con una idea di fondo, una storia di sostanza, sebbene il tema possa sembrare già sentito e sicuramente utopistico (però mai come adesso utile spunto di riflessione). Soprattutto c’è un talento dietro la genesi del disco che è evidente poi nel risultato finale”. ClapBands

“INcredibile (perdonate il gioco di parole, ma è stato più forte di me) come i Lizard's Invasion abbiano praticamente guardato dentro vari periodi musicali, dal prog degli anni '70 fino allo stoner, e dentro i miei gusti per dare alla luce un concept semplicemente perfetto e senza sbavature”. Onda Musicale

Radio date: 25 gennaio 2018
Pubblicazione album: 22 ottobre 2018
Autoproduzione

Membri del gruppo:
Resti: Voce
Màzzu: Chitarra
Mighè: Chitarra
Barba: Basso
Edo: Batteria
Fede: Tastiera


BIO

La band si forma nel giugno 2011 a Vicenza. Per quasi un anno il gruppo si esercita con molte cover di band storiche (Toto, Deep Purple, Pink Floyd, Led Zeppelin e altri). 
Nel 2012 è il momento di scrivere anche pezzi propri, con un sound simile al progressive rock.
Nel 2013, la band esordisce con il suo primo EP (27 minuti) “The Hole” al cui interno si trovano 5 tracce.
Tra il 2014 e il 2015 il gruppo raggiunge diversi risultati: partecipa alla finale nazionale dell'Emergenza festival suonando all'Alcatraz di Milano. Successivamente arriva il Premio Schiolife del VicenzaNetMusic che gli regala la possibilità di aprire il concerto a Schio di Ian Paice, batterista dei Deep Purple.
Settembre 2016: esce l'EP Dare to Hear che comprende 3 brani, e il primo video ufficiale della canzone da cui l'EP prende il nome.
2017: La band arriva tra le prime 10 band classificate al Tour Music Fest, potendo così suonare al Jailbreak di Roma.
2017/18: contattati da Musicraiser, la band conduce una campagna crowdfunding di successo da febbraio a marzo 2017.
La realizzazione del concept album "INdependence Time", primo vero progetto a livello "professionale" che vanta alti standard di realizzazione, contiene la collaborazione con numerosi progetti locali e non, oltre che la firma del produttore artistico Marino de Angeli, che registra il progetto al Teatro delle Voci di Treviso. Nel 2018 vengono pubblicati i singoli “INtro”, “INdividuals” e “INvasion”. Nel 2019 è il turno di “INcredibe”.


Contatti e social

venerdì 25 gennaio 2019

BABIL ON SUITE: “CALL ANOTHER BOY” è il primo singolo estratto dall’album di prossima uscita “Paz”


Dopo il successo del singolo estivo “Boa Babil On” feat. Mario Venuti, la band di musicisti, dj e compositori catanesi lancia un brano che celebra un pop caratterizzato dalle voci di Caterina Anastasi e Manola Micalizzi e dal funky rap di Geo Jhonson. Il pezzo è capace di attingere ai più disparati stili musicali aldilà di ogni collocazione temporale.  

«Come un palloncino legato a un sasso. Non c'è maggior solitudine di vivere in due restando legati al passato, invece di aprirsi al nuovo. Finché una vocina impertinente ti suggerisce ... Call Another Boy». Babil on suite

La leggerezza del pianoforte alla Praise You e il groove delle percussioni di Rapper's Delight tratteggiano il sound del brano scelto come singolo che anticipa l’album “PAZ” e ne caratterizza l’essenza.
Il video del singolo, diretto da Roberto Biadi, sarà online dal 18 gennaio sui canali web ufficiali del gruppo.



Il titolo del disco PAZ” (Puntoeacapo/ A1 Entertainement) proviene dal portoghese "Pace", una “pace artistica” che riunisce in maniera corale più stili e lingue. La tracklist è un viaggio coinvolgente, ammiccante, concettuale. L’album è un contenitore sonoro del percorso artistico dei Babil on Suite dove acoustic drums sono in sintonia con i clap delle drum machine, e gli strumenti tradizionali world si fondono con i sample campionati mantengono la leggerezza di natura Pop.

Il 18 gennaio i BABIL ON SUITE incontreranno il pubblico e racconteranno “PAZ” al MA Catania Via vela 6.

Da venerdì 11 gennaio, l’album sarà disponibile in pre-order su iTunes e in pre-save su Spotify, tutti coloro che acquisteranno il disco otterranno subito come instant gratification il primo singolo.

Radio date: 11 gennaio 2018
Pubblicazione album: 18 gennaio 2018

BIO

Reduci dal successo del singolo estivo “Boa Babil On” feat. Mario Venuti, i Babil On Suite – concluso il tour estivo che li ha visti nelle location più importanti della Sicilia -  sono pronti con il nuovo album di inediti, in uscita a gennaio 2019.
Musicisti, dj e compositori catanesi, i Babil on Suite sono l’incontro di personalità estroverse e peculiari. Insieme danno vita ad una contaminazione di sonorità a cui danno voce le due cantanti Caterina Anastasi e Manola Micalizzi e il funky rap di Geo Jhonson.
Caterina Anastasi è la “prima” voce dei Babil on Suite, da cui tutto ha avuto inizio.  Retrò e spensierata, il suo allure è ben definito nello stile e nella voce: trascina come pochi sul palco, senza mai perdere un attimo la sua eleganza. Manola Micalizzi è voce e percussioni del gruppo, personalità eclettica e “ritmata”. L’amore per la terra del Samba e della Bossanova caratterizza la sua vita artistica e non. Geo Johnson, cantante e autore di Gary (Indiana) fa i bagagli all'età di 19 anni per fare musica in Europa. Autore e rapper, il suo è un esplosivo mashup di black soul, funk ed energia. Una bomba.
Presenti nel panorama musicale da dieci anni, hanno calcato alcuni dei palchi più noti, collaborando live con vari artisti, tra questi: Lucio Dalla, Nouvelle Vague, Carl Graig, Max Gazzè, Samuele Bersani, Eugenio Bennato, Mario Venuti, Roy Paci, 99 Posse, Gaben. 
Sono stati sul palco di alcuni dei festival più seguiti della Sicilia e non solo, tra questi il Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo e il Salina Festival che li hanno voluti per ben due edizioni, e ancora Azzurro Festival, Sonica, Collisioni, Musaic-On, Curtigghiu GallegoRock 2018 solo per citarne alcuni.
Nel 2009 incontrano Lucio Dalla che produce il primo ep “Roulette”, tre anni dopo è la volta del primo album ufficiale “La scatola” per l’etichetta "Viceversa Records", distribuito da EMI con Viceversa Records. Nel 2016 esce “Safari Now”, con nuove sonorità, un album ricco di sfumature che, pur abbracciando stili diversi, resta coerente con la vera natura bos: groove che passa dalla dance floor, fino al mood elettro swing.
Nel 2017 sono fuori con un riediting di “Contessa” dei Decibel, una bos version che ha ricevuto il plauso dello stesso Enrico Ruggeri.
Il 20 luglio 2018 è in radio “Boa Babil On”, con la partecipazione di Mario Venuti: un brano dalle sonorità coinvolgenti, viscerali e allo stesso tempo dal sapore internazionale raccontato in un videoclip diretto da Fabio Luongo, on line da oggi al seguente link https://www.youtube.com/watch?v=YroMDzauS24. Boa Babil On sarà contenuto nel nuovo album di inediti.

BABIL ON SUITE:
Caterina Anastasi: Vocal and Choir
Manola Micalizzi: Vocal, Choir, Percussion
Geo Johnson: Vocal and Choir
Manuele Doca: Drum
Giuseppe Di Stefano: Piano, Organ
Elisa Messina: Guitar
Marina Latorraca: Trumpet and Trombone
Salvo Dub: Bass, Synth, Keyboard and Elettronic Drum programming



Contatti e social

Youtube @BABIL ON SUITE / @BabilOnSuiteVEVO

Management: Puntoeacapo srl (Nuccio La Ferlita: n.laferlita@puntoeacapo.uno -  Alessandra Nalon alessandra@puntoeacapo.uno )
Responsabile per P&C (Filly De Luca: filly@puntoeacapo.uno)
Distribuzione: A1 Entertainement

Ufficio Stampa e Promozione Radio & Web: L’AltopArlAnte

mercoledì 23 gennaio 2019

Ponte Morandi, i reperti a Zurigo: la nota del Consulente Tecnico di Autostrade per l’Italia

Solo lo strallo analizzato a Zurigo era in cattive condizioni, gli altri no: il Consulente Tecnico di Autostrade per l'Italia Giuseppe Mancini fa chiarezza in merito alle anticipazioni sulle analisi dei reperti inviati a Zurigo.
Autostrade per l'Italia

Autostrade per l'Italia: le precisazioni del Consulente Tecnico Giuseppe Mancini

La capacità portante del Ponte Morandi, a Genova, era garantita. Lo sostiene Giuseppe Mancini, Ordinario di Tecnica delle costruzioni e Consulente Tecnico di Autostrade per l'Italia in merito a quanto anticipato da alcuni organi di stampa circa le condizioni di un generico o generale 'ammaloramento' del Ponte Morandi. Giuseppe Mancini fa chiarezza e in una nota spiega come i reperti inviati dai periti del gip di Genova a Zurigo siano "solo quelli che presentavano alcuni segni di ossidazione e ammaloramento, a fronte di uno stato complessivo del ponte ben differente". Entrando nello specifico, il Consulente Tecnico di Autostrade per l'Italia ha sottolineato inoltre come dei quattro attacchi degli stralli all'antenna, tre fossero in condizioni molto buone: "Solo uno (il reperto 132 inviato a Zurigo) presentava segni di ossidazione non visibili dall'esterno".

Autostrade per l'Italia: Giuseppe Mancini scagiona i tiranti

Nella nota Giuseppe Mancini precisa inoltre che le prove effettuate a Zurigo e le classificazioni sommarie non sono ancora terminate e sono state effettuate solo visivamente. "Lasciano dedurre che, anche tenendo conto dell'ossidazione evidenziata dopo il crollo, la capacità portante fosse comunque garantita" aggiunge il Consulente Tecnico di Autostrade per l'Italia: ciò è confermato "dal fatto che un'eventuale perdita di capacità portante degli stralli associata alla progressiva rottura dei cavi avrebbe nel tempo determinato allungamenti degli stralli con un conseguente importante quadro fessurativo, non verificatosi prima del crollo". Il Consulente di Autostrade per l'Italia, Giuseppe Mancini ribadisce quindi quanto già affermato in diverse occasioni: la causa scatenante del crollo non è dovuta al cedimento della testa dello strallo, il cosiddetto reperto 132. Il Professore ha espresso le sue posizioni anche in una lettera pubblicata da "la Repubblica" lo scorso 15 dicembre.