venerdì 20 dicembre 2019

Bouvet “Dentro Piove” è la canzone che ha portato il cantautore toscano a gareggiare fra i finalisti di Area Sanremo 2019

Il brano dal ritmo incalzante e l’animo sfacciato in radio e su tutte le piattaforme digitali dal 20 dicembre 2019.


Paura, inquietudine, il disagio di “essere in casa, senza sentirsi a casa”, di “stare con se stessi, senza sentirsi in grado di farlo”. 

“Dentro Piove” è come un urlo in piena notte ed è un brano che racconta un intenso passaggio tra il conflitto di un “io” angosciato e soffocato, frastornato da un continuo alternarsi di lucidità e caos. Un brano che sa far convivere parole dal gusto amaro con un ritmo energico, aspetto che sottolinea l’  essere talvolta estremamente lunatico del giovane artista.


Guarda il video su YouTube



Testo di Filippo Checchi (Bouvet)
Musica di Filippo Checchi (Bouvet) e Mirko Mangano.
Produzione artistica a cura di Mirko Magnano.

Radio date: 20 dicembre 2019
Etichetta: Rusty Records
Edizioni: Rusty Records s.r.l. / Urban Sound srl
CHI È BOUVET?

Filippo Checchi classe 1989 viene da Pietrasanta (LU), nasce dal rap, ora è BOUVET.


«Nella mia famiglia non ci sono musicisti, né produttori o cantanti. Non fraintendetemi, in casa mia la musica è sempre esistita; ricordo ancora mia madre giù in cucina con la radio accesa a tutto volume, ma diciamo che in salotto non c’erano chitarre o altri strumenti musicali, né un microfono o un sequencer. Niente. Fino ai miei 16 anni, almeno, fino a quando mi innamorai del rap e della scrittura e decisi di buttarmi a capofitto in quelli che sarebbero stati i miei primi brani. Da lì, sono successe diverse cose: ci sono state soddisfazioni e delusioni, persone di passaggio e altre con cui mi confronto tutt’oggi. Durante questo percorso mi è capitato di esibirmi in giro per l’Italia, collaborare e crescere, cercando di dare sfogo alle mie idee e cercando di vivere a pieno e a cuore aperto la mia musica, la stessa musica che mi ha portato a conoscere Mirko Mangano, mio attuale arrangiatore e partner artistico; quello con Mirko è stato un incontro fondamentale per ciò che faccio e sono oggi. Con lui ho scoperto un altro lato della musica che non conoscevo, il lato più tecnico. Qualche anno più tardi, infatti, dopo aver appreso più nozioni possibili e frequentato corsi di approfondimento, ho iniziato a lavorare nel suo studio come tecnico del suono e questo mi ha dato la possibilità di conoscere artisti, grandi e piccoli, musicisti e tecnici e così mi sono trasformato in una spugna in grado di assorbire informazioni e consigli da chiunque passasse di lì. È stato un viaggio intenso che mi ha arricchito artisticamente e personalmente, un tragitto che mi ha condotto a riflettere e a reinventarmi, portandomi a sperimentare nuove sonorità e nuova musica, lasciando il passato ai ricordi e un futuro tutto da vivere». Bouvet


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mercoledì 18 dicembre 2019

ROBY CANTAFIO “WALLY” È IL BRANO CHE OMAGGIA LO SPECIALE RAPPORTO CHE PUÒ INSTAURARSI FRA ESSERI UMANI E ANIMALI

Partendo dal racconto di una storia personale, il rocker svela un lato intimo della propria sfera privata ed artistica e invita all’adozione degli animali che più ne hanno bisogno scagliandosi contro l’abbandono.


Il brano “Wally” nasce a seguito della scomparsa dell’amatissimo boxer dell’artista, Roby Cantafio. 

La canzone narra del rapporto speciale che si instaura tra un uomo e il suo cane, soprattutto se quest’ultimo è stato adottato dopo una situazione di abbandono e deprivazione e non è più giovanissimo. 

Nel brano si descrive il turbamento e il dolore per l’improvvisa mancanza del cane, solo in parte lenito dalla consapevolezza di aver regalato qualche anno di gioia e coccole a un animale altrimenti destinato al canile. 

Da qui il messaggio profondo del testo: «se si sceglie di adottare un cane, cercate di aprire il cuore a chi ha meno speranza degli altri, a un cane magari già anziano o non in perfetta forma, perché l’amore che gli si dona sarà sempre poco in confronto a quello puro e incondizionato che il cane saprà donare». Roby Cantafio



Il brano è registrato in parte nello studio di Roby RKC Studios, ed è stato mixato dal suo produttore Ettore Diliberto. Nel brano Roby ha voluto coinvolgere alcuni dei suoi musicisti che spesso lo accompagnano nei live: la bassista Marilena Montarone e il chitarrista Luca Ballabio


Etichetta: ET-TEAM
Radio date: 13 dicembre 2019 
Pubblicazione video: 19 dicembre 2019

BIO

Roby Cantafio nasce in Lombardia ma trascorre infanzia e adolescenza in giro per il mondo, trascorrendo lunghi periodi della sua vita tra Bahamas, Germania, Iran e Algeria, esperienze che influenzeranno profondamente il suo temperamento artistico, impetuoso e ricco di sfumature. 
La sua passione per la musica, iniziata sin da giovanissimo, lo ha portato a confrontarsi con diversi strumenti musicali, ma la chitarra elettrica diventa ben presto la sua fedele compagna di vita, grazie alla quale sviluppa una grande passione per il Rock e il Blues e per artisti come Beatles, Rolling Stones, Jimi Hendrix, Led Zeppelin, KISS. Tra i chitarristi i suoi preferiti sono Jeff Beck, Carlos Santana, David Gilmour ed Eric Clapton. 
Si interessa inizialmente anche al jazz, ma vince poi l’amore per il rock and roll.
Determinante nel suo approccio allo strumento incontro con il maestro Licchelli di Melegnano presso lʼaccademia musicale Stajano diretta dal Maestro Rebecchi. 
Entra a far parte della sua prima band nella provincia di Milano a soli 12 anni, cimentandosi con grandi successi internazionali ed italiani.
Negli anni a venire collabora, anche scrivendo diverse canzoni, con varie band tra cui i NED, con i quali riscuote un buon successo di pubblico e critica, tanto da essere contattati dalla casa discografica RCA e partecipare alle finali del Festival di Castrocaro Terme con un brano dal titolo DONNA MUSICA discutendo un buon successo. 
In una successiva edizione di Castrocaro Terme partecipa con la cantante MIKAELA eseguendo un brano scritto per l’occasione da Pino D’Angio. 
Altre importanti collaborazioni sono quella col cantante “Sharon” per un tour europeo, e con i “Band in Italy” frutto dellʼ incontro con i produttori Gegeʼ Reitano e Sergio Grandi per l’etichetta “Fremus Record”. 
Dopo innumerevoli contributi musicali con diversi artisti, decide di cimentarsi 
nel suo percorso solista anche come cantautore e giunge al suo primo disco “FUORI E DENTRO DI ME”, in uscita il 19 ottobre 2018 preceduto dal singolo e video “IL MONDO CHE TREMA”, prodotto da Ettore Diliberto. 
Nel disco è presente una collaborazione speciale: quella di una delle più grandi chitarre rock della musica italiana, Ricky Portera, fondatore degli Stadio e chitarrista di Lucio Dalla, che ha suonato nei brani “IL MONDO CHE TREMA” e “SENTO IL CUORE CHE BATTE”. 
Nel 2018, alla finale di SANREMO ROCK, viene premiato come artista più seguito sul sito web e sui social di Sanremo Rock. Il 2019 lo vede impegnato nella preparazione di un nuovo album e in molte altre collaborazioni, tra cui la partecipazione a “La Notte delle Chitarre”, spettacolo unico nel suo genere che viene riproposto in tutta Italia e continua ad arricchirsi di ospiti di fama nazionale ed internazionale guidati dalle Custodie Cautelari, e al “Gordini & Friends”, rassegna di concerti itineranti organizzata dal tenore Rodolfo Maria Gordini. 


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Sito Web: www.robycantafio.it

venerdì 13 dicembre 2019

Lotta alla Violenza sulle donne: Evelina Manna presenta Breaking the Silence

Evelina Manna presenta Breaking The Silence, la campagna per la Comunità Europea contro la Violenza sulle donne ideata dall'attrice e modella romana che, dopo una lunga carriera tra teatro, cinema e tv, nel 2013 fonda una casa produttrice.
Evelina Manna

"First cause of women's death": Evelina Manna e la violenza sulle donne

Strada deserta, una donna seguita da un uomo, la consapevolezza di essere sola: nei secondi iniziali di "Breaking The Silence", campagna di utilità sociale ideata e interpretata da Evelina Manna, si avverte subito la forza del messaggio portante del video. Secondo la produttrice e attrice romana è il silenzio il nemico da sconfiggere: per sostenere la lotta alla violenza sulle donne il primo ostacolo è rompere il muro di omertà che circonda numerose vittime. In un'Italia dove secondo l'Istat un cittadino su quattro pensa ancora che la causa della violenza sessuale sulle donne sia addebitabile al loro modo di vestire e ben il 39,3% della popolazione è convinta che sia possibile sottrarsi ad un rapporto sessuale indesiderato, lo spot, patrocinato dalla Comunità Europea e disponibile su Youtube, risulta ancora attualissimo seppur pubblicato nel 2008. Allargando il focus geografico, si scopre che ad oggi in Europa la piaga sociale è ben lungi dall'essere debellata: secondo la Commissione Europea una donna su tre ha subito una violenza fisica o sessuale. Breaking the Silence è la prima produzione della Moodyproduction, casa produttrice fondata da Evelina Manna, impegnata nella promozione di progetti indipendenti collegati al mondo della cultura, della musica e dell'arte in generale.

Evelina Manna, dalla carriera cinematografica all'impegno nel sociale

Già dai primi anni di carriera Evelina Manna, nata a Roma, entra nel mondo della moda: Cosmopolitan, Maxime, GQ Italia, Panorama, First, Style, sono solo alcuni dei magazine internazionali per i quali posa come modella. Ma è la recitazione la sua vera passione: trasferitasi a Londra, muove i suoi primi passi come attrice teatrale nell'off Broadway e a Roma, dove recita nella trasposizione teatrale di "Io e Annie" di Woody Allen. Nel 1999 debutta al cinema con il film americano "Il talento di Mr. Ripley", mentre in televisione il primo ruolo è nel film Rai "Padre Pio": prosegue sul grande schermo recitando in "Casomai" di Alessandro D'Alatri, "Alexander" di Oliver Stone e "Una bellissima bambina" di Mimmo Calopresti. In tv prende parte alle fiction "La Guerra è finita" su Rai1 e "Carabinieri" su Mediaset. Nel 2008, insieme a un gruppo di giovani professionisti, fonda Moodyproduction, casa specializzata nella realizzazione di progetti indipendenti: Breaking the Silence è il primo spot della "trilogia sociale" ideato da Evelina Manna in veste di produttrice, al quale seguiranno A Day & a Minute, cortometraggio sull'Immigrazione presentato al Taormina Film Fest 2011, e Let's Fall in Love, spot contro l'omofobia presentato al Palermo Pride e alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.

Mezzavera: anticipando l’album d’esordio in uscita a gennaio 2020 è “Grattacieli” il nuovo singolo della giovane cantautrice romana


L’equilibrio instabile di una vertigine prende forma in una canzone.


I grattacieli di New York, i grattacieli di Tokyo, i grattacieli dentro la testa di ognuno di noi. Alti, imponenti, bucano il cielo, costruzioni apparentemente insormontabili. Costruzioni che non si sa come affrontare, come decifrare, come scalare. Sono fatte di dubbi, di occhi, di paure, di speranze, di certezze, di presenze. Ad ogni piano, ad ogni finestra c'è una domanda e bisogna trovare il modo di rispondere. E quando finalmente ci si trova in vetta, si ha la sensazione che le nuvole vogliano giocare con te e che il sole ti tagli la faccia a metà.

E allora si hanno due scelte: scendere a ritroso i piani del grattacielo e mettersi a riparo, o si può restare in bilico sul cornicione dell'ultimo piano e cadere giù. Farsi avvolgere, farsi cullare, farsi cogliere alla sprovvista da un brivido alla schiena che, forse, porterà le risposte che si cercavano nel percorso. E allora ci si butta, si cade giù, nel vuoto. E si spera.

«Grattacieli è una canzone con la quale ho voluto raccontare, con un inchiostro nero che muta e si colora, le perplessità e l'esplosione emotiva che una storia agli sgoccioli ti incide dentro, in un perfetto equilibrio tra dolore e malinconia, come le spine di una rosa dentro il palmo di una mano». Mezzavera




Radio date: 13 dicembre 2019
Pubblicazione album: gennaio 2020
Autoproduzione


BIO

Cecilia Spinelli, in arte Mezzavera, nasce a Roma classe '95. Nel 2019 pubblica il primo singolo “Luna Bugiarda” con la produzione e l’arrangiamento di Matteo Costanzo ed affronta le prime significative esperienze live in diversi locali della Capitale. Nel 2019 scrive il suo primo album “Vizi Capitali”, in pubblicazione nel 2020; l’originalità dei brani di questo album è rappresentata da una particolare attenzione ai testi, tutti in lingua italiana, e ad una varietà delle atmosfere anche all’interno della medesima canzone, miscelando momenti di intensa intimità ad altri dove a prevalere sono l’ironia ed il divertimento. La scrittura è tagliente e attenta a creare immagini che restano impresse nella mente dopo un singolo ascolto. 
Con il singolo "Luna Bugiarda" Mezzavera partecipa al contest Lazio Sound organizzato dalla Regione Lazio dove si classifica tra i finalisti della sezione Indie e vince il Premio della Critica assegnato dal MEI (Meeting delle Etichette Indipendenti). Ad ottobre prende quindi parte al Festival di Faenza 2019 dove si esibisce sul palco principale di Piazza del Popolo in apertura della serata live di Morgan e dei Negrita. A novembre prende parte alla programmazione della Milano Music Week come ospite del MEI. 
Il 19 Dicembre 2019 si esibirà al "Let it beer" con un live di presentazione del suo progetto in anteprima, all'interno del quale presenterà il video del prossimo singolo "Grattacieli", in uscita il 20 dicembre. Nella prossima primavera affronterà un mini-tour che la vedrà impegnata in Giappone in tre serate presso alcuni locali di Tokyo. 


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IG: mezzavera_


Marco Forti “La vita reale” il giovane cantautore romano presenta il singolo pop in radio dal 13 dicembre

I confini della realtà perdono certezza nel brano che anticipa l’album d’esordio “Dal mio punto di vista”.


«Questo brano inizia con delle ipotesi che faccio riguardo alla vita, al Destino e al cammino di ogni essere umano. Metto in dubbio che la vita sia veramente reale e che sia esattamente come la percepiamo noi o magari, perché no? La realtà è proprio nei sogni e quello che viviamo quotidianamente non è nient’altro che una dimensione falsa, che però percepiamo vera!» Marco Forti. 

“La vita reale” mette in evidenza come l’uomo sia ipocrita nella sua natura perché finge sempre di essere qualcosa o qualcuno che non è e, che in fondo vorrebbe. Proprio come il Guerriero (citato nel testo del brano) che affronta la sua battaglia contro il mondo. 

La musica e gli arrangiamenti nati dalla creatività di Vincenzo Sorrentino, accompagnano a perfezione con un pop a tratti epico, il fulcro narrativo del racconto trasformandolo in immagini sonore ben visibili.




Il singolo è tratto da “Dal mio punto di vista”, primo album di Marco Forti, contenente 10 brani inediti che aprono a tutto tondo una finestra sui pensieri della vita dell’artista. 

 «“DAL MIO PUNTO DI VISTA” è un “amico” col quale confidarsi, riguardo a tutte le difficoltà, proprio come quelle che ho incontrato durante questo mio percorso e che però, sono riuscito a superare. Non è poi così sbagliato quando si dice che “gli amici” sono fondamentali! Marco Forti.

I 10 brani hanno un filo conduttore molto forte ma sono diversi tra loro, sia come scelta di arrangiamento sia nei temi trattati. L’intero album nasce dalla voglia di giocare con le parole e dal concetto di stravolgere tutto, attraverso questi famosi punti di vista. 



Etichetta/Edizioni – SAAR RECORDS 
Radio date: 13 dicembre 2019 

BIO

Marco Forti è un artista italiano, nato a Roma il 13 Luglio del 1994. Vive a Capena (RM).

“Se dovessi descrivermi in poche righe potrei riassumere tutto in 3 semplici parole: ARTE, SCRITTURA e CREATIVITÀ”. Proprio per questo fin da bambino sviluppa la passione per musica e teatro facendola diventare col tempo una professione.  

Fino ad ora, ha partecipato a vari concorsi, (sia di minor spessore che di maggiore importanza), stage, e ha vissuto esperienze come quella del Tour Music Fest, di Area Sanremo o della premiazione da parte di Giuseppe Aletti e Mogol, al C.E.T. durante il VI concorso per AUTORI. Ha inoltre partecipato al concorso di Elena Bonelli “Dallo Stornello al Rap”, rientrando tra i semifinalisti. Ha avuto l’opportunità di partecipare al concorso di Radio2 “Siamo Sanremo” nel 2017, e di recente al talent televisivo IBAND su La5, con buoni risultati. 
Ha abbracciato anche la carriera da attore di musical interpretando due ruoli in due diverse messe in scena. Ora è però concentrato sul portare avanti il progetto musicale “DAL MIO PUNTO DI VISTA”, grazie al sostegno dell’etichetta discografica SAAR RECORDS e al Maestro Vincenzo Sorrentino, che ha creduto da subito in lui e nel suo talento.


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giovedì 12 dicembre 2019

L’intervento di Nicolò Zanon al convegno di Assoedilizia per ricordare l’Avv. Michele D’Amico

Il Giudice della Corte Costituzionale Nicolò Zanon è intervenuto al convegno “La locazione nella storia e nell’attualità”, organizzato da Assoedilizia in onore dell’Avv. Michele D’Amico. Il focus dell’incontro è stato l’istituto giuridico della locazione

Nicolò Zanon

Nicolò Zanon e il convegno di Assoedilizia sulla locazione

Il Giudice della Corte Costituzionale Nicolò Zanon è intervenuto come relatore nel corso dell'evento di Assoedilizia incentrato sul tema della locazione, istituto dai molteplici aspetti e che rappresenta un importante strumento di crescita socio-economica. Al convegno hanno preso parte, oltre al Presidente dell'Associazione dei Proprietari Immobiliari Avv. Achille Colombo Clerici, che ha presentato l'evento, anche numerosi avvocati e docenti di diritto. Il pensiero espresso nel corso del convegno è stato unanime nei confronti del ruolo cruciale rivestito dallo strumento della locazione, capace di produrre mobilità abitativa nel mondo odierno, in cui necessità di tipo lavorativo, formativo e familiare emergono con forza. Inoltre, è stata sottolineata l'importanza della locazione per la sua capacità di finanziare indirettamente le attività imprenditoriali, permettere la crescita economica, tutelare i risparmi, fornire stabilità al mercato immobiliare e, al tempo stesso, dinamismo all'interno delle città.

La carriera di Nicolò Zanon

Nicolò Zanon è Giudice della Corte Costituzionale e docente di Diritto Costituzionale. Nato a Torino nel 1961, è laureato in Giurisprudenza con una tesi in Diritto Pubblico Comparato presso l'Università di Torino. In seguito, ha conseguito il titolo di Dottore in Ricerca in Diritto Comparato presso l'Università di Firenze. Ha iniziato la sua carriera professionale nel 1991 come ricercatore nella Facoltà di Scienze Politiche di Torino; pochi anni dopo, è professore a contratto di Istituzioni di Diritto Pubblico presso l'Università Bocconi di Milano. Dal 1996 al 1997 ricopre l'incarico di Assistente di Studio del Giudice Costituzionale Valerio Onida presso la Corte Costituzionale. Nel 1998 viene nominato componente del "Gruppo di lavoro per la Riforma dello Statuto regionale" e a partire dal 2000, per dieci anni, è stato membro del Comitato Legislativo della Regione Lombardia. Ha proseguito la sua carriera facendo parte del Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa. Nel 2010 è eletto dal Parlamento in seduta comune componente laico del Consiglio Superiore della Magistratura. Ha ricoperto tale carica sino al 2014, anno in cui viene nominato Giudice della Corte Costituzionale dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

“Power to our Planet”: Luigi Lusuriello al convegno per parlare di digitalizzazione

Guardare al futuro con gli occhi ben fissi sulla digitalizzazione per una tecnologia al servizio delle necessità umane: Luigi Lusuriello si è occupato di questo argomento durante il Convegno "Power to our Planet", al quale ha partecipato in qualità di relatore.
Luigi Lusuriello

Luigi Lusuriello a Bologna: la sfida della Digital Transformation

Una due giorni per guardare ad un futuro in cui l'uomo sfrutterà la tecnologia in modo intelligente per aprire nuove potenzialità e nuove strade innovative che migliorino la vita e il lavoro di tutti: il convegno che si è svolto a Castel San Pietro Terme (Bologna) è stato intitolato "Power to our Planet". Tra i partecipanti vi era anche Luigi Lusuriello, Chief Digital Officer di Eni e impegnato quotidianamente in prima persona nel processo di transizione verso il digital. Il convegno è stato strutturato per risultare un momento unico di confronto e discussione tra i player più in primo piano del settore e le autorità, che si sono alternati per discutere temi centrali per l'economia: cambiamento climatico, energia circolare, efficienza energetica, decarbonizzazione, mobilità sostenibile, tecnologie digitali e nuovi modelli di business, senza dimenticare le competenze e i nuovi ruoli che emergono nell'industria. Tra i relatori, Luigi Lusuriello si è occupato in particolare del panel intitolato "L'evoluzione e le sfide nella Digital Transformation".

Le tappe fondamentali della carriera di Lugi Lusuriello

Attualmente Luigi Lusuriello si occupa di guidare la trasformazione digitale di Eni: il manager ha assunto la carica di Chief Digital Officer del Gruppo il 18 settembre 2018. Laureato in Ingegneria Meccanica, la sua esperienza professionale spazia dall'Italia all'estero ed è ricca di ruoli di crescente rilevanza. In Agip S.p.A. gli viene affidato l'incarico di progettista di strutture onshore e offshore nella Direzione Ingegneria, ma in seguito arriva a ricoprire i ruoli di Project Manager, Production Manager e Capo Distretto a Ortona, quest'ultima carica ricoperta anche in Val d'Agri. Dal 2004 il suo profilo professionale si apre verso orizzonti internazionali: è Managing Director di Eni Congo e in seguito di Eni UK. Per completare la sua formazione, Luigi Lusuriello ha preso parte nel 2009 al corso "The Oxford Advanced Management and Leadership Programme" presso la Said Business School University di Oxford. Nel 2011 viene nominato Senior Vice Presidente per il Programma Iraq, mentre dal 2013 al 2018, prima di ricoprire l'attuale carica, è Executive Vice President Operations per il Gruppo Eni.

Transizione energetica, Luigi Ferraris: il Piano Terna più alto di sempre per vincere la sfida

L’AD e DG di Terna Luigi Ferraris a QN: “La posizione geografica rende l’Italia un hub naturale del Mediterraneo e il nostro Paese può diventare il cuore europeo della trasmissione elettrica e del dispacciamento”
Luigi Ferraris

L'elettrodotto Italia-Montenegro e altri progetti: l'AD e DG di Terna Luigi Ferraris a QN

Inaugurato lo scorso 15 novembre a Cepagatti dall'Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna Luigi Ferraris , l'elettrodotto Italia-Montenegro è "un'eccellenza tecnologica" che permette "sia di importare sia di esportare energia, favorendo l'utilizzo di risorse più efficienti". È lo stesso AD e DG di Terna a parlarne in un'intervista pubblicata da QN lo scorso 2 dicembre. L'opera si estende per 445 km dalla stazione elettrica di Cepagatti, in provincia di Pescara, a Lastva, nel comune di Kotor. "Il collegamento è cruciale per l'integrazione dell'intera area balcanica nell'Unione Europea, attraverso l'Italia" ha spiegato Luigi Ferraris nell'intervista, sottolineando anche come si tratti di una infrastruttura dal "forte valore strategico" anche per l'Unione energetica europea. Non a caso anche la Commissione Europea ne ha cofinanziato gli studi di fattibilità. "L'energia è il primo passo per sviluppare investimenti e quest'opera rappresenta più di una semplice collaborazione tra Italia e Montenegro" ha evidenziato infine l'AD e DG del Gruppo.

Luigi Ferraris, l'intervista a QN: il valore del Piano Strategico di Terna per il futuro dell'elettricità

A QN l'AD e DG Luigi Ferraris spiega anche come Terna si prepari a traghettare il Paese nel futuro dell'elettricità. Sullo sfondo le sfide della transizione energetica: non occorre solamente "rendere la rete elettrica più solida e ridurre le congestioni" ma anche "sviluppare capacità di accumulo e investimenti in innovazione e digitalizzazione". Il Gruppo risponde con un Piano Strategico che prevede, nei prossimi 5 anni, investimenti per 6,2 miliardi di euro sulla rete elettrica nazionale. Tra le opere prioritarie il collegamento Continente-Sicilia-Sardegna, inserita nel Piano di Sviluppo 2018: "Sono stati avviati contatti con le Regioni per condividere il progetto che verrà, poi, avviato in autorizzazione". Secondo l'AD, l'Italia ha le potenzialità per "diventare il cuore europeo della trasmissione elettrica e del dispacciamento": in questa prospettiva il ruolo di Terna sarà cruciale "nell'assicurare la piena integrazione delle fonti rinnovabili garantendo sicurezza, efficienza e sostenibilità del sistema". Il gruppo è già al lavoro: "Il collegamento Italia-Francia entrerà in esercizio entro la prima metà del prossimo anno. L'interconnessione sottomarina che unirà Italia e Tunisia è recentemente entrata in una fase operativa dopo la firma di un protocollo d'intesa tra Terna e Steg". D'altronde, come evidenzia Luigi Ferraris"le interconnessioni con l'estero garantiscono sicurezza e sostengono la piena integrazione dei mercati europei dell'energia e dei servizi".

Gianpietro Benedetti: la solidità di Danieli

Gianpietro Benedetti: la carriera in Danieli e i traguardi ottenuti all’interno dell’azienda di Buttrio dedicata al settore siderurgico
Gianpietro Benedetti

Gianpietro Benedetti: la situazione finanziaria di Danieli

La famiglia Benedetti agisce da sempre nell'ottica di rafforzare ulteriormente dal punto di vista patrimoniale la cassaforte di Danieli S.p.A., multinazionale con sede a Buttrio che è riconosciuta a livello internazionale per la produzione di impianti siderurgici. Attualmente guidata da Gianpietro Benedetti, figura chiave nel processo di innovazione e digitalizzazione, mantiene una situazione patrimoniale florida. La cassaforte di Danieli, dal bilancio consolidato con un utile di 50,5 milioni e un patrimonio netto di 1,8 miliardi, vede Bendetti come azionista in usufrutto al 50% (la nuda proprietà p della lussemburghese Gestione Jp) mentre la famiglia Mareschi Danieli è azionista tramite l'accomandita Gestioni Magma. La posizione finanziaria dell'azienda guidata da Gianpietro Benedetti resta florida, con un patrimonio netto salito anno su anno oltre i 108 milioni.

Gianpietro Benedetti, cuore pulsante di Danieli S.p.A.

Gianpietro Benedetti guida Danieli S.p.A. in qualità di Presidente e Amministratore Delegato. È inoltre impegnato dal 2010 nel ruolo di Presidente della Fondazione "ITS - Istituto Tecnico Superiore nuove tecnologie per il Made in Italy, indirizzo per l'industria meccanica ed aeronautica" (Udine). Dopo aver concluso gli studi presso l'Istituto Tecnico "A. Malignani", entra in Danieli nel 1961 in qualità di ingegnere progettista. Viene promosso pochi anni dopo alla direzione dell'Ufficio Tecnologie e Processo di Laminazione: è l'inizio di un'esperienza professionale di successo, che lo porta ad assumere gli attuali incarichi nel 2003. È Co-Amministratore Delegato nel 1986, Direttore Generale dal 1991 e AD dal 1999. Da settembre 2017 è inoltre Presidente del Consiglio di Amministrazione dell'Executive Board in Danieli. Gianpietro Benedetti ha saputo portare avanti un percorso di trasformazione e costante crescita all'interno dell'azienda, senza però snaturare il sistema valoriale che ne caratterizza le attività. Oltre a tre lauree ad honorem conseguite nel corso degli anni per le sue competenze professionali, il manager è titolare di numerosi brevetti per macchine e processi per la produzione dell'acciaio, con oltre 80 invenzioni registrate a suo nome. Ha ricevuto la Tadeusz Sendzimir Memorial Medal nel 2018.

Salvatore Navarra: la forza di PFE S.p.A. e delle imprese familiari, il panel alla Fiera di Milano-Rho

Salvatore Navarra ha rappresentato PFE S.p.A. all’evento milanese ALI Expo (Azimut Libera Impresa Expo 2019 - L’arte di fare impresa).
PFE S.p.A.

PFE S.p.A.: Salvatore Navarra parla della forza delle imprese familiari

"Siamo stati invitati qui ad Azimut Expo per partecipare ad un panel sull'impresa a conduzione familiare per raccontare la crescita dell'azienda di famiglia"Salvatore Navarra, Presidente del CdA di PFE S.p.A., è intervenuto in qualità di relatore durante l'evento milanese ALI Expo (Azimut Libera Impresa Expo 2019 - L'arte di fare impresa). Lo speech di Salvatore Navarra, intitolato "Le sfide dell'impresa a conduzione familiare", si è incentrato sul narrare la storia di PFE S.p.A. e le principali attività per portare avanti un'impresa all'insegna della crescita. "Partecipare a questa iniziativa è stato molto interessante, peraltro in un panel particolarmente qualificato: oltre alla mia presenza in qualità di imprenditore, vi hanno partecipato anche altri professionisti e consulenti" - ha dichiarato il Presidente del CdA. L'evento si è svolto all'interno della Fiera di Rho, in una cornice di alto profilo che ha visto la partecipazione di 260 operatori, 280 speakers e 14.000 partecipanti. "La condivisione del panel è stata allargata a tutti sui temi della pianificazione, la visione e la strategia che sono i fattori che caratterizzano il successo di un'impresa. Abbiamo toccato anche il tema della professionalizzazione della governance che, è chiaro, in un'impresa familiare diventa determinante per la crescita e il raggiungimento degli obiettivi prefissati".

PFE S.p.A.: i servizi e il ruolo di Salvatore Navarra

PFE S.p.A. è tra i leader italiani nel settore del Cleaning e del Facility Management. La sua esperienza, di oltre trent'anni, garantisce un'ampia gamma di servizi che facilitano l'impresa e si rivolgono sia a clienti pubblici che privati. L'azienda si occupa di sanificazione, cleaning, bonifiche delle condotte aerauliche, portierato, lavanderia, cura del verde, facchinaggio, vigilanza e altri servizi ausiliari e di assistenza sociosanitari. Una peculiarità di PFE S.p.A. è l'innovativo metodo di lavoro "Clever Job", di cui detiene il brevetto industriale: Clever Job consente di ridurre fino al 25% i tempi di lavoro e dei consumi legati alle varie attività di cleaning. Questo metodo dimostra l'impegno da sempre portato avanti in azienda verso l'innovazione non solo dei processi interni, ma dell'intero comparto del Cleaning e del Facility Management a livello europeo. Attualmente l'impresa è guidata da Salvatore Navarra, Presidente del CdA e figura chiave all'interno dell'azienda. PFE S.p.A. fa parte del progetto ELITE di Borsa Italiana, programma internazionale del London Stock Exchange Group che punta a valorizzare attività ambiziose e con un solido modello di business, in continua crescita.

Fabrizio Palermo, la strategia di CDP: “Presenza significa riavvicinarsi al territorio”

Fabrizio Palermo presente all’inaugurazione della nuova sede di CDP a Napoli: un’occasione per il Sud, che a breve vedrà protagoniste Bari e Palermo
Fabrizio Palermo, AD e DG Cassa Depositi e Prestiti

CDP apre a Napoli, Fabrizio Palermo:" Segno di vicinanza a tutto il Sud"

Dopo Verona e Genova è il turno di Napoli: il 29 novembre Cassa Depositi e Prestiti ha infatti ufficialmente aperto la nuova sede della società nel capoluogo partenopeo, confermando la "vocazione territoriale" del nuovo piano industriale presentato a fine 2018. "A livello territoriale questo è il terzo ufficio di nuova generazione che stiamo aprendo - ha commentato Fabrizio Palermo - che per noi è un segno tangibile di vicinanza non solo alla Campania, ma a tutto il Sud". Le parole dell'AD evidenziano l'importanza che CDP vuole dare al Mezzogiorno e in generale a tutto il tessuto urbano nazionale: "Le prossime aperture saranno appunto a Bari e a Palermo: per noi una presenza territoriale significa riavvicinarsi al territorio, ovvero alle imprese, agli enti pubblici e alle infrastrutture in generale, ma chiaramente portando anche tutto il nostro sistema di relazioni con le nostre partecipate". La presenza di CDP sia a Napoli che negli altri capoluoghi italiani non sarà di rappresentanza ma operativa a tutti gli effetti: garantirà infatti assistenza a imprese e pubblica amministrazione grazie alla fornitura di servizi di consulenza, progettazione e programmazione per la realizzazione di opere pubbliche e private. Per la società sarà dunque possibile rispondere concretamente ad uno degli altri temi affrontati dalla nuova strategia di CDP, l'accesso al finanziamento per le imprese: "Anche il nostro impegno finanziario sta aumentando, sia sul segno dell'export che di finanziamenti indiretti, e recentemente abbiamo firmato un accordo importante col Gruppo UBI per concedere finanziamenti a livello locale alle aziende". Oltre alle imprese del territorio campano, tra le quali la società annovera già diverse importanti partecipate come Fincantieri, Snam e Terna, CDP coinvolgerà anche le amministrazioni locali, mantenendo tuttavia salda l'ottica privata degli investimenti: "CDP non lo definirei un intervento pubblico - specifica Fabrizio Palermo - ma un sostegno allo sviluppo di questa importante Regione in una logica privata, perché ricordo che noi amministriamo il risparmio dei correntisti e dei sottoscrittori di buoni e libretti postali: siamo un soggetto che in un certo senso è a cavallo tra mondo privato e istituzioni, e riteniamo che questo connubio sia una formula molto efficace per sostenere lo sviluppo del territorio".

Imprese e innovazione: CDP, guidata da Fabrizio Palermo, punta su un Fondo da 1 mld

Nel nuovo piano industriale di Cassa Depositi e Prestiti, primo operatore nel venture capital in Italia, viene affrontata un'altra criticità estremamente rilevante per il futuro del Paese: i bassi investimenti in innovazione e sviluppo delle imprese italiane, che pesano in percentuale sul Pil per l'1,3% a fronte di una media Ue quasi del doppio. Per questo a novembre Fabrizio Palermo, in occasione dei 170 anni della società, ha annunciato un Fondo Innovazione da 1 miliardo: "Una nuova spinta che vuole fare leva su innovazione, inclusione e sostenibilità con un approccio del tutto nuovo, basato su un rapporto più solido con il territorio, sulla volontà di fare rete e sulle competenze finanziarie e industriali che rendono CDP un'istituzione unica nel contesto nazionale". Con le nuove sedi e il conseguente riavvicinamento ai territori, gli investimenti nelle infrastrutture e il nuovo Fondo, CDP ha tutte le carte in regola per assumersi la responsabilità dell'innovazione tecnologica del Belpaese.