mercoledì 16 luglio 2014

RSPP: la figura di riferimento della sicurezza in azienda

Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e l'Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione (ASPP) sono figure le cui funzioni sono disciplinate dal D.Lgs 81/2008.
La prima introduzione di queste figure nel mercato del lavoro italiano risale al 1994 quando vennero recepite alcune direttive europee riguardanti la sicurezza e la salute dei lavoratori.

Si tratta di esperti in sicurezza, protezione e prevenzione designati dal Datore di Lavoro per la gestione e il coordinamento in sinergia con RLS (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza) e con MC (Medico Competente) delle attività riguardanti il Servizio di Prevenzione e Protezione dei Rischi (SPP).

L' RSPP (Responsabile Servizio Prevenzione Protezione) è uno degli obblighi non delegabili del Datore di Lavoro.
Questa figura collabora con il Datore di Lavoro, il Medico Competente e l'RLS nella realizzazione del documento di Valutazione dei Rischi (VdR). L'RSPP partecipa assieme agli altri attori precedentemente indicati a riunioni periodiche annuali indette dal Datore di Lavoro.
Questa figura può essere ricoperta da personale interno all'azienda oppure da consulenti esterni.

L'obbligatorietà della nomina di un RSPP interno o esterno è definito dall'art. 31 del D.Lgs 81/2008.
In alcune tipologie di aziende definite dall' art. 34 il Datore di Lavoro può invece svolgere direttamente i compiti del Servizio di Prevenzione e Protezione dai Rischi.

L' RSPP (Responsabile Servizio Prevenzione Protezione) è deputato ad attività di consulenza e opera con uno status di neutralità nei confronti dei lavoratori e del Datore di Lavoro.
La legge non prevede sanzioni per questa figura, tuttavia egli è responsabile del reato di evento nel caso in cui eventuali infortuni si verifichino a causa di una non corretta consulenza fornita.

Il medico competente, l' RLS e l'RSPP sono responsabili nel conseguimento degli obiettivi previsti dal Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS), con uno spirito di miglioramento progressivo del livello di sicurezza e salute: essi concorrono alla programmazione di piani, programmi e procedure.

Per quanto riguarda le competenze e i requisiti professionali richiesti dalla figura di RSPP sono individuabili nell'art. 32 del D.Lgs 81/2008.
Per poter ricoprire questo ruolo, l'interessato deve essere in possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di scuola superiore, possedere attestato di frequentazione dei corsi di formazione denominati generalmente modulo A, modulo B e modulo C in corso di validità, attestati che possono essere conseguiti presso istituti di formazione come Gruppo Errepisrl a Lissone.

I corsi RSPP sono quindi costituiti da: un modulo A che costituisce il corso di base per lo svolgimento della funzione di RSPP e di ASPP, è credito formativo permanente, non necessita di aggiornamento, ha una durata di 28 ore ed è propedeutico allo svolgimento dei moduli B e C.

Gli argomenti del modulo A sono: i fondamenti della normativa, i soggetti della prevenzione ed altro, prende in considerazione anche i concetti come rischio biologico, chimico, fisico, elettrico, da rumore, da vibrazioni, da sovraccarico biomeccanico, da agenti cancerogeni e mutageni oppure inquinanti e altre tipologie di rischio.
Il modulo B è un corso maggiormente specializzato ed articolato in alcuni settori definiti che considerano il rischio in base alla classificazione ATECO  (Attività Economiche).
Esso non è propedeutico al modulo C, i settori in cui si differenzia sono nove riguardanti: industria, agricoltura, pesca, estrazione minerali, industria chimica, sanità e servizi sociali, pubblica amministrazione, attività artigianali ecc.
La durata varia a seconda del macro settore di riferimento per la propria attività (da 12 a 68 ore).


Il modulo C infine è di specializzazione per le sole funzioni di RSPP, la durata del corso è di 24 ore e costituisce, come il modulo A, un credito formativo permanente (non necessita quindi di ulteriori aggiornamenti) e riguarda la prevenzione e protezione dei rischi, anche di natura ergonomica e psico-sociale, di organizzazione e gestione delle attività tecnico amministrative e di tecniche di comunicazione in azienda e di relazioni sindacali.